Anno 4251, regione di Benicassia, palazzo imperiale
«Forte Pietraguzza e Forte Pietrattusa sono tornati sotto il nostro controllo. I ribelli sono stati respinti.» Esordì Lance, ginocchio a terra e capo chino ai piedi dello scranno della sua imperatrice.
«Non basta! Che ne è stato di Arteus Gunther?» Il tono imperioso di Elyse lo fece sussultare.
Un anno di ricerche che avevano prodotto solo fallimenti. Lance si morse il labbro inferiore, frustrato. Gli errori commessi dai suoi sottoposti erano i suoi errori e non era ammissibile che lui sbagliasse.
«Rispondimi, Lance.»
Il cavaliere tenne lo sguardo basso. «È riuscito a fuggire. Abbiamo setacciato l'intera regione di Aleksin, ma senza risultato. Nessuna traccia, nemmeno nei forti riconquistati.»
Elyse si lasciò andare a un lungo sospiro. «Questo perché la tua stoltezza ti ha lasciato credere che fosse diretto alla sua tana.»
Sorpreso, Lance alzò il capo. Le iridi indaco di Elyse erano puntate addosso a lui.
«La dimora di campagna di uno dei miei fedelissimi è stata data alle fiamme dai banditi, le messi depredate, le guardie trucidate e derubate e la servitù catturata. Il nobile Gils Farre è stato rinvenuto impiccato al ramo di un albero del suo giardino.»
«Gils Farre, il padre di Eribert...» Rispose Lance in un sussurro. «Credi che sia opera sua?»
«I fuorilegge non sono mai stati così arditi come ora. La villa di Farre si trova a poche ore di cavallo a nord da qui. L'esposizione del suo cadavere altro non è che un avvertimento. Il suo modo di dimostrarci che è ancora in gioco.»
Lance serrò la mascella. Non era stato abbastanza arguto da poter immaginare una simile conseguenza dopo Forte del Lupo. Arteus capo di un gruppo di fuorilegge? Aveva dunque una capacità adattiva migliore della sua? O aveva fatto nascere dalla sconfitta una nuova opportunità? No, la disperazione lo stava lentamente portando alla deriva. L'ultimo vano tentativo di combattere il successo dell'Impero. Con i ribelli a un passo dalla sconfitta definitiva ha pensato bene di dissociarsene facendo di testa propria. Tipico di Arteus. Ora non restava che vedere fino a dove la sua testardaggine lo avrebbe portato.
«Non è l'unico episodio degli ultimi tempi» proseguì Elyse «ma questo è il più degno di nota. Un gruppo ben organizzato, con una gerarchia e una base. Ti ordino di trovare il loro covo e di raderlo al suolo.»
«Consideralo già fatto.» Rispose risoluto Lance. Si rialzò da terra, girò i tacchi e voltò le spalle alla sua imperatrice. Avrebbe dato priorità a valutare la densità delle scorribande e i luoghi idonei per un nascondiglio; questa volta si sarebbe occupato personalmente della dipartita di Arteus.
***
Art salì i tre gradoni squadrati e di pietra che lo conducevano a un soppalco naturale, all'interno della Grotta dei Briganti; la base segreta dei fuorilegge della Valesia. Una cavità naturale, nascosta tra le montagne, profonda e capiente, dove nel tempo era sorto un accampamento che in poco tempo si era trasformato in un villaggio. Fece un profondo respiro e si voltò; le fiaccole addossate alle pareti illuminavano i volti di centinaia di uomini, donne e bambini che lo fissavano con sguardi famelici e carichi di aspettative. Il successo delle scorribande mirate che aveva messo a punto avevano accresciuto la sua fama. A distanza di un anno poteva considerarsi alla stregua di una guida per quei disperati.
L'apice del successo era arrivato con l'assalto alla villa nobiliare dei Farre, nel cuore dell'Impero di Valesia. Grazie alle razzie compiute sul luogo, al covo era arrivato cibo in abbondanza, armi e vestiario di buona qualità. Non a caso Art aveva scelto quel luogo. Al solo pensiero, le labbra s'incurvarono in un sorriso compiaciuto.
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La figlia dell'imperatore
Fantastik[high | medieval fantasy, grimdark] Nulla è per sempre. Anno quattromiladuecentotrentanove dell'Impero di Valesia. Art Gunther è un giovane scapestrato, figlio cadetto del potente nobile Daniem Gunther. Insieme a dieci coetanei frequenta il primo an...