ALISSA
«Pronta per domani, Ali?» mi chiese il mio migliore amico Cody dall'altro lato del cellulare.
Era stravaccato sul divano e teneva beatamente il telefono appoggiato sulla pancia, dandomi un'intera visuale del suo doppio mento.Dal canto mio, invece, me ne stavo alla scrivania, il mento poggiato sul dorso della mano, poggiato a sua volta sul ginocchio, a trastullarmi con mille pensieri in testa.
Come andrà questa volta?
Mi troverò bene con i miei nuovi compagni?
E con i professori?«Non lo so, Cod, ho passato tutta la giornata ad avere crisi isteriche e a mangiare come non so cosa.» sospirai, prendendo il cellulare e mettendomi sul letto a pancia in giù. Mi misi il cuscino rosa e peloso sotto il mio ventre e appoggia la guancia sul mio morbido cuscino di Doraemon.
Già, diciotto anni e ancora il copripiumone di Doraemon, e onestamente non me ne vergogno.
«Sai, cambiare scuola l'ultimo anno non è mai una genialata ma.. dopo quello che è successo..»
Cody mi interruppe, mostrandomi il dito indice rassicurandomi con il suo solito bel sorriso.
Per vari motivi mi ero dovuta trasferire dal Canada all'Indiana, ritrovandomi così a dover abbandonare i miei amici di anni e la mia scuola, frequentata per ben quattro anni.
«Andiamo Ali, guarda il lato positivo: non sarai da sola! E poi ti prometto che la maggior parte dei nostri compagni sono molto aperti e non vedono l'ora di conoscerti.»
Sgranai gli occhi e spalancai la bocca.
A inizio estate manco eravamo sicuri che mi sarei trasferita e ora lo sapeva tutta la scuola?
«Lo hai già detto a tutta la scuola, Cody? Sul serio?»
Lui fece spallucce, alzando gli occhi al cielo.«Di che ti preoccupi? Ti ho facilitato le amicizie, almeno ti conoscono già tutti. E poi non l'ho detto a tutta la scuola solo.. a tutta la classe.»
Delle volte avrei preso a pugni il mio migliore amico, ma poi mi ricordai che senza di lui non avrei mai fatto amicizia, per colpa della mia stupida ansia sociale.
«Non c'è di che, madame.» disse, mandandomi un bacino, e la cosa mi fece ridere più del dovuto.
Lui sapeva sempre come farmi ridere.
«Secondo te cosa dovrei portare?»
«Portati una tuta che lascerai nel tuo armadietto in palestra e poi vabbè, i libri.» disse ovvio.
«Wow! Non ci avevo pensato! Grazie, Cod.» lo ringraziai ironicamente e lui sbuffò.
«Che cazzo vuoi portarti il primo giorno di scuola? Io onestamente è già tanto che porto i libri. Poi se devi portare altro te lo dicono i professori.» mise il cellulare in piedi sul comodino mentre lui afferrava un libro dallo scaffale e iniziava a sfogliarlo.
«Nuovo?» chiesi incuriosita.
«Si, oggi sono uscito con Summer e l'ho comprato.»
«E adesso chi è questa Summer?» appoggiai anche io il cellulare sul comodino e lo guardai incuriosita.
«Non è nessuno» sbuffò, chiudendo il libro «è una mia amica, ok?» disse nervosamente.
Ok, non era mia intenzione farlo arrabbiare.
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Perché Tu?
Teen FictionAlissa ha diciotto anni e si è trovata costretta a trasferirsi in una scuola del tutto nuova. Non conosce nessuno, a parte il suo migliore amico delle elementari, ma, con sua grande sorpresa, fa presto a fare amicizia. È la classica ragazza per bene...