ALISSA
Vediamo un po' pensai tra me e me cosa mettere per andare ad assistere ad una partita di football?
Accesi il cellulare e cercai subito il meteo. Era diventata la mia ossessione, ormai. Se non sapevo il tempo io non uscivo di casa. O non ero in grado di vestirmi.
Sereno, 24°C.
Lessi a mente.
24°?! Siamo seri? O mio dio, non sono abituata a queste temperature.
Dove vivevo prima, se di notte la temperatura arrivava ai 13°C faceva caldo. E no, non era per ingigantire la cosa.
Aprii il mio armadio e acciuffai una maglietta a manica corta e un paio di pantaloncini. Faceva veramente troppo caldo per indossare i pantaloni lunghi.
Presi dal cassetto della biancheria un reggiseno a fascia e mi chiusi in bagno, dove mi spogliai e corsi in doccia, rischiando di scivolare per via del bagnato nel piatto.
Quando uscii dalla doccia mi sbrigai a vestirmi, prima di ricevere un messaggio da Cody.
-Sono qui giù
Cazzo.
-Sto arrivando
Risposi in fretta, legandomi i capelli in una crocchia disordinata e scesi di corsa le scesi le scale, dove vidi Cody e mia madre alla porta.
«Non voglio fare nulla con tua figlia.» sentii sospirare Cody, mentre mi avvicinavo alla porta.
Mia madre chiaramente non era in se, stava cercando di reggersi in piedi appoggiandosi allo stipite della porta.
Era sempre così, da quando mio padre..
«Ciao, Ali!» mi sorrise il ragazzo, mentre io mi avvicinavo alla porta e tentavo di tenere sù mia madre, che faceva di tutto per scrollarmi di dosso.
«Hai bisogno di riposare, mamma. Cody, aiutami.»
«Facile fare la figlia splendida quando solitamente sei una stronza infame.»
Cody sgranò gli occhi e mi guardò. Credo di aver avuto la sua stessa espressione facciale, mentre guardavo incredula mia madre, che si mise a fissarmi dall'alto in basso, tentando di tenere i piedi ancorati al suolo.
«Dove credi di andare con quei pantaloncini corti?»
«Anna, andiamo. Ti accompagno in stanza.»
«Con quelle cosce che ti ritrovi credi davvero che qualcuno ti guarderà?»
Fai finta di nulla. Fai finta di nulla. Non merita le tue lacrime. È fatta.
«E con quei capelli? Sembrano un nido di rondini.»
«Ali, vai in auto. Arrivo.»
«Questo ragazzo sta con te per pena.»
«Ali. Vai in auto.» ripetè Cody con tono fermo, riuscendo a smuovere mia madre da dove si trovava, esattamente davanti a me.
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Perché Tu?
Teen FictionAlissa ha diciotto anni e si è trovata costretta a trasferirsi in una scuola del tutto nuova. Non conosce nessuno, a parte il suo migliore amico delle elementari, ma, con sua grande sorpresa, fa presto a fare amicizia. È la classica ragazza per bene...