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CODY

-Sigarette finite.

Sospirai, perché Ali stava diventando come me.

Lei aveva sempre odiato le sigarette, ma da quando si era trasferita solo con la madre era tutta un'altra storia.

Le compravo un pacchetto di sigarette alla settimana, senza aspettare soldi in cambio.

Lo facevo volentieri, cazzo, era la mia migliore amica.

Ma le mentivo, dicendole che era meglio fumare che farsi del male fisico.

Il problema è che sapevo che fumare, in un certo senso, era una via per l'autodistruzione.

Stavo facendo autodistruggere la mia migliore amica e lei lo sapeva fin troppo bene.

Mi portai una mano tra i capelli e me li scompigliai.

-Che è successo questa volta?

-Lo sai, no? Il solito.

Oh.. si che lo sapevo. Lo sapevo fin troppo bene.
E mi faceva soffrire, il fatto che nonostante ci provassi non potevo fare un cazzo.

-Devo venire da te?

«Se non vuoi sentirti chiedere da mia madre se finalmente mi hai levato la
verginità te lo sconsiglio fortemente.»

Scesi le scale. Mio nonno era sulla poltrona in sala a guardare non so quale telenovela, da quando viveva con noi in TV non si guardava altro. Come se non avessi già troppi drammi per conto mio.

«Vai dalla tua ragazza?» chiese, facendomi alzare gli occhi al cielo.

«Non ho una ragazza, nonno, lo sai.»

«Ne sei sicuro?» chiese prendendo il suo bastone e alzandosi dalla poltrona, traballando un po'.

«Dovresti stare seduto, nonno.» lo rimproverai, vedendolo avvicinarsi.

«Eppure quella Alissa... avete un bel rapporto.» sospirai e andai in cucina, presi un succo di frutta e chiusi il frigorifero.

«È la mia migliore amica, nonno.»

«Ah baggianate, non esiste l'amicizia tra maschi e femmine.» mi riprese lui, quando tornai i sala. Mi sedetti sul divano con il telefono in mano.

«E invece io e lei siamo solo migliori amici, nulla di più. Va bene?» mi guardai intorno, notando che la casa era stranamente silenziosa.

Nonostante erano le 23:00 in casa c'erano sempre i rumori di mia madre che sistemava la cucina o il rumore del suoi spilli mentre faceva la maglia.

«Dov'è la mamma?» chiesi confuso, non usciva mai la sera. O usciva solo in certe occasioni, come noiose cene di lavoro.

«Boh.. mi ha detto che usciva con un giovanotto di nome.. come aveva detto?» si portò una mano sulla fronte, spremendosi le meningi.

Mio nonno non aveva mai avuto problemi a dimenticarsi le cose, ma da quando nonna è venuta a mancare avevamo notato un certo peggioramento nella sua memoria e nei suoi movimenti. Non volevo ammetterlo, ma mi stavo preoccupando.

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