BLAKE
«Non era solo una "verginella di merda" o qualsiasi aggettivo tu abbia deciso di descriverla?»
Alzai gli occhi al cielo appena sentii la sua voce da gallina spennacchiata. La voce che mi piaceva solo quando urlava il mio nome mentre ero dentro di lei.
«Non dovresti essere da qualche parte a sbaciucchiarti con il tuo fidanzatino?»
Estrassi dalla tasca un pacchetto di sigarette, prendendone una. Me la portai alla bocca e me la accesi.
Mi voltai verso di lei, aveva le braccia incrociate sotto il suo seno perfetto, coperto solo dalla camicia bianca quasi trasparente, che lasciava intravedere il suo reggiseno nero di pizzo. I capelli rossi erano legati in una lunga treccia e le labbra, con una quantità industriale di rossetto, si aprivano e si chiudevano, mentre masticava una gomma, facendomi venire l'orticaria per il rumore.
«Il mio fidanzatino ha pensato bene di incazzarsi con me perché ho detto la verità sulla ragazza con cui siete saliti in auto voi quattro ragazzi.»
«Alissa?» chiesi retoricamente. Sapevo già la risposta ma volevo vedere la sua espressione gelosa, anche solo a nominare qualcuno stato ad un centimetro da me.
Come se non sapesse che oltre a lei mi scopo minimo dieci ragazze.
«Cos'hai detto su di lei?» chiesi, aspirando il fumo. Non me ne fregava un cazzo. Era semplice per uscire da quella conversazione imbarazzante.
«Te la sei scopata?»
«E anche se fosse?» la schernì, mentre un ghigno si faceva strada sul mio volto.
«Rispondi alla mia domanda, Davis.» si avvicinò a me a passo spedito e mi prese per i capelli, facendomi abbassare alla sua altezza.
«Te la sei scopata si o no?»
«Ma chi? Raperonzolo?» iniziai a ridere, riuscendo a liberarmi dalla sua presa. Mi riportai la sigaretta alla bocca e soffiai il fumo, che mi uscì dal naso.
«Quella non si fa toccare nemmeno con un ramoscello.» mi appoggio alla mia auto con le braccia incrociate al petto.
«Comunque stava di merda con quel vestito, vero? Alissa, intendo.»
«Perchè me lo chiedi?» alzai un sopracciglio.
«Voglio la tua opinione.» mi rispose, mettendo su la facciata da brava ragazza che non era. Lei era una stronza. A primo impatto era l'amica migliore in assoluto per poi diventare tutto il contrario.
Cambia faccia.
«Invece stava bene, secondo me.» ammisi, senza pensarci due volte.
Lei si immobilizzò e mi guardò con gli occhi che dicevano "ma sei coglione?"
«Ma è in carne. Tu odi le ragazze in carne!»
«Quel vestito lo avevi indossato tu l'anno scorso, sbaglio? Ti rode che sta meglio a lei?»
Non realizzai nemmeno quello che dissi, ma cazzo. Appena lo feci mi sentii libero di un peso.
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Perché Tu?
Teen FictionAlissa ha diciotto anni e si è trovata costretta a trasferirsi in una scuola del tutto nuova. Non conosce nessuno, a parte il suo migliore amico delle elementari, ma, con sua grande sorpresa, fa presto a fare amicizia. È la classica ragazza per bene...