34-HANNA

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Le mie parole hanno toccato il segno. Torna a parlare del mio capo e so bene che ha ragione, tutto ciò che dice è la verità. Ho già avuto problemi simili in passato e infatti ho cambiato posto di lavoro, ma non posso darmi per vinta. Devo andare avanti in qualche modo. Lo vedo sedersi e cercare di rilassarsi. La tensione diventa palpabile, soprattutto quando mi parla di sé, di ciò che ha provato nel lasciarmi, della sua famiglia. Rimango in silenzio ad ascoltare. La mia rabbia è altalenante e proviene da quel passato di solitudine che forse un giorno gli racconterò, ma non adesso, non è il momento, sarebbe troppo anche per lui come lo è stato per me.

In fondo al mio cuore lo conosco, so quanto era sensibile e quanto probabilmente ha sofferto lasciando la sua casa, ma non ammetterò mai neppure questo.

Lo guardo e poi distolgo lo sguardo. << Mi è già capitato in passato di aver a che fare con gente come Lee, risolverò in un modo o nell'altro, non preoccuparti!>>

Poi alzo gli occhi ai suoi, e vedo che i suoi si inumidiscono mentre parla di me, di noi. Trattengo il fiato, cercando di trattenere anche le lacrime. Lo guardo con gli occhi sbarrati quando mi dice che "essere dimenticato è ciò che meritavo..."

Mi porto una mano sul cuore e sospiro. Ho immaginato tante volte come sarebbe stato riversargli addosso tutto il mio dolore, tutta la mia rabbia, ma vederlo così fa male, fa troppo male. I miei piedi si muovono senza che io riesca a pensare razionalmente e quando sono davanti a lui mi fermo e mi siedo sulle sue gambe. Lo guardo negli occhi e alzando una mano al suo viso, rimango ferma solo a fissarlo.

D'un tratto una scena dal passato torna alla mia mente. Un giorno di pioggia, fermi sotto la pensilina ad aspettare l'autobus, io sulle sue gambe ad ascoltare musica con le sue cuffie. Era la mia pace, il mondo... e lo è ancora.

<< Cosa vuoi da me Sehun?>> Mi appoggio al suo petto e appoggio la testa sulla sua spalla e continuo. << Tu sei un idol, non puoi avere relazioni...>> Alzo il viso nell'incavo del suo collo e inalo tutto il profumo della sua pelle che mi ha fatto sempre impazzire, che amo da sempre. Appoggio la bocca senza rendermene conto, come se fosse il gesto più naturale del mondo, come se non ci fossimo mai separati e risalgo con le labbra fino al suo orecchio.

<< Vuoi che ammetta che so, che sento cosa provi per me? >> Sospiro avvicinandomi ancora di più a lui. Ho bisogno così tanto del suo calore, che non riesco a resistere e così alzo le braccia a cingergli il collo. Lo abbraccio forte e lo stringo come ho sempre sognato di fare.

<< Mi sei mancato così tanto...>> Sussurro sulla sua pelle con le lacrime agli occhi.

La cosa che mi era mancata di più in tutto questo tempo... le sue braccia, il suo conforto... il suo abbraccio...

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 04 ⏰

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