Un Amore dal Passato...

28-HANNA

Non riesco a comprendere il suo sguardo. Oltre l'ira non vedo altro. Le sue parole continuano a farmi, male... Le sue giustificazioni, i suoi perché non mi danno pace. Se gli dicessi cosa è successo dopo che lui è andato via forse capirebbe perché non riesco ad andare avanti, o forse non capirebbe lo stesso. Lui non c'era, non era con me a tenermi la mano, a dirmi che sarebbe andato tutto bene. Ero sola! Sola fra quelle pareti bianche che non riuscirò mai a scordare...

Mi dice di tornarmene a casa e che mi proteggerà. So che vorrebbe fare a pezzi il mio capo, è sempre stato protettivo nei miei confronti e io sono stata troppo audace e cattiva forse a sfidarlo così, spogliandomi. Mi rivesto mentre lui si gira e torna a guardarmi dicendomi che sono sempre bellissima con la sua collanina ma che posso farne ciò che voglio. Lo guardo andare via senza dire una parola, cosa potrei dire altro?

Una volta sola, mi lascio andare alle lacrime che ho trattenuto fino ad ora. Ho amato lui per così tanto tempo vivendo e crogiolandomi nella sua assenza, e ora non so che fare, come sfuggire a tutto questo. Le sue parole... "Se dentro di te è rimasto qualcosa dell'Hanna che amo..." Stringo al petto il cuscino e ci affondo il viso. Come faccio a credergli? Dieci anni... dieci lunghi anni e mai una parola... mai... perché ora sarebbe diverso?

Mi sveglio completamente al buio sentendo bussare alla porta. Un fattorino mi consegna una scatola e quando la apro con disgusto vedo un succinto abito nero e un paio di scarpe con tacco 12 probabilmente... Scuoto il capo disgustata e richiudo la scatola gettandola in terra. Stupido porco, pensa che io sia una prostituta? Ma gli farò vedere io di che pasta sono fatta... Non ho più permesso a nessuno di farmi nel male o di umiliarmi dopo Sehun e non sarà di certo un omuncolo del genere a farmi scappare.

Apro la mia valigia e ne esco ciò che ho portato con me. Una tuta elegante pantalone, con scollatura solo sulla schiena. Poi però le scarpe tacco 12 le riprendo e le indosso, almeno il mio capo sembrerà basso e tozzo al confronto. Finisco di preparami legando i capelli in una lunga treccia di lato e con un velo di trucco raggiungo il salone.

Appena entro il primo che cercano i miei occhi è Sehun, e lui è seduto al tavolo con gli altri.

Lo guardo e a testa alta mi avvicino... il mio capo si alza per spostarmi la sedia e sorridendo guarda il mio abbigliamento. <<Vedo che hai trovato altro, mia cara Hanna!>> Sorrido sedendomi e annuisco senza rispondere. Spero solo che la cena finisca presto... Riporto gli occhi su Sehun e senza lasciare il suo sguardo prendo un bicchiere di champagne che il cameriere serve a tutti. Non sono una che scappa... e non voglio scappare neppure da lui... o forse ho bisogno di non scappare più da lui, l'ho fatto per troppo tempo.

La cena ha inizio e come al solito il mio capo non perde occasione per toccarmi o avvicinarsi, fino a che mi invita a ballare. Non posso sottrarmi anche a questo, ma sarà l'occasione buona per mettere le cose in chiaro una volta per tutte, così mi alzo e lo seguo in pista...