2 - HANNA

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Il ristorante italiano come al solito è strapieno, fortuna che "Gi-na" aveva prenotato e fortuna che, come al solito, mi ha dato buca. Ormai ci sono abituata, ma cinque volte in una settimana è troppo. Prendo il cellulare per scriverle ogni insulto possibile e facendolo, come sempre, prendo fra le dita la mia collanina per giocarci. Ovviamente il mio pensiero va a "lui"... sono passati circa dodici anni, eppure non l'ho mai dimenticato. Come potrei? Il mio primo amore, il mio primo bacio. E l'unico che mi abbia spezzato il cuore in piccoli piccoli pezzetti...

Guardo la ragazza al telefono e sospiro frustrata. Come può essere un ristorante rinomato se la signorina alla reception si fa gli affari suoi? Mi giro spazientita e appena lo faccio il cuore mi fa una capriola. Un ragazzo alto, col cappello calato in testa e mascherina, entra nel locale e rimane fermo a fissarmi. Potrei riconoscere ovunque quella figura, la vedo ancora nei miei sogni, dannazione. E soprattutto come è possibile che io lo abbia davanti ai miei occhi? Mi scruta, mi fissa come a voler capire chi sono e allora la mia bocca parla senza che io possa fermarla. Mi avvicino e gli dico quello che penso come ho sempre fatto. Lui mi riconosce e il mio cuore esplode di nuovo, come il primo giorno che mi ha guardato a scuola.

Ricordo ancora quel giorno. Nuovo ragazzo in una nuova scuola e subito tutte le ragazze a corrergli dietro. Io invece non ho mai detto a nessuno che mi piaceva, ma ho fatto di tutto per farmi notare. Lo seguivo ovunque, facevo in modo che mi notasse, che mi vedesse dappertutto, fino a che quel giorno in palestra l'ho baciato. Ricordo i suoi occhi sorpresi, sbalorditi dal mio comportamento, ma è durato poco. "Oh Sehun" il ragazzo più popolare, ha alzato le braccia per cingermi la vita e ha ricambiato il mio bacio.

Il giorno più bello della mia vita!

Lo fisso scioccata ma anche piena di rancore e prima di continuare a parlare mi mordo il labbro. << Vedo che sei ancora sveglio! Ma da come mi guardi ti ci è voluto un bel po'!>> Distolgo lo sguardo infastidita da questa cosa. Come ha potuto dimenticare il mio viso? Ma sento di essere solo una stupida. È ovvio che mi abbia dimenticata. Se mai ha provato qualcosa per me. Da come è sparito, da come mi ha lasciata senza neppure una parola, è difficile che per lui importassi qualcosa. Torno sul suo viso e sorrido beffarda. << Pensi che camuffandoti, nessuno riconosca il rapper degli Exo?>> Chiedo ancora pungente. Non riesco a non riversare il mio astio nelle mie parole. Porto inconsciamente le dita sulla collanina come faccio sempre se sono nervosa, e cerco di respirare normalmente, quando sento la sua voce. <<Vedo che non sei cambiata... baby thunder!>> Appena sento quell'appellativo, il mio cuore torna a fermarsi. Sbarro lo sguardo e incollo gli occhi ai suoi. Il solo sentire la sua voce e sentirmi chiamare così, fa ancora male.

Stringo le dita sulla catenina e alzo il viso in segno di sfida. <<Non sono più baby thunder, Sehun!>> Voglio che lo sappia, non sono più la ragazzina che pende dalle sue labbra. Ci siamo incontrati per caso, ma in questa piccola fortuita occasione ho intenzione di riversare tutto il mio risentimento su di lui. Stronzo che non è altro!

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