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Tempo di feste

#Sofia POV

Fabrizio è perfettamente guarito e così il tour è finalmente ripreso, tappa dopo tappa sta collezionando una serie incredibile di successi e so che è ciò che si merita. E io sto iniziando decisamente a pensare ai regali di Natale, le idee ovviamente scarseggiano ma c’è da dire che questo è proprio uno dei miei punti deboli, quando devo scegliere un regalo sono una frana. - Sofia! - sento la voce di Luca. - Stai male? - mi domanda preoccupato sventolandomi la sua mano di fronte al viso. 

- Sto bene, ero solamente persa nei miei pensieri. - lo rassicuro prima che possa mettere in allarme anche Fabrizio.

- A che pensavi? - mi chiede sedendosi al mio fianco mentre aspettiamo la fine del concerto. 

- Al fatto che devo ancora comprare tutti i regali di Natale e sono una frana con questo genere di cosa. - confesso io e la cosa fa inevitabilmente scoppiare a ridere Luca. - Ti diverte la mia disperazione? - gli chiedo anche io fondamentalmente divertita perché so che non è un problema vitale.

- Abbastanza! - e sorride divertito. - Sono certo che troverai le idee giuste e poi è proprio vero quando dicono che è il pensiero che conta. - prova a dirmi Luca. 

- Spero che tu abbia ragione, ti giuro che se qualcuno ne resterà deluso dirò che ho seguito un tuo consiglio. - affermo io punzecchiando volutamente il fisioterapista del mio uomo.

- Anvedi questa oh! - se ne esce lui in perfetto accento romano mentre ride per poi spingermi leggermente. 

- Tutta questa confidenza? - gli domando io ovviamente scherzando, ora che il tour inizia ad essere agli sgoccioli mi rendo conto che in questi mesi si sono creati dei bei legami. 

- A che pensi? - mi domanda Luca.

- A questi mesi di tour. - replico io. - Diciamo che mi hanno permesso di imparare molto di me stessa e conoscere meglio i musicisti di Fabrizio e anche te, direi che si sono creati dei bei legami. - gli spiego io. - Se devo essere sincera penso di non averti ringraziato abbastanza per quanto hai fatto per Fabrizio prendendoti cura di lui e anche della sua voce nel periodo peggiore. - gli dico e vedo Luca che mi sorride. 

- Fabrizio è ormai mio amico ed è ovvio che voglio vederlo stare bene, so che per te il periodo in cui è stato poco bene non è stato semplice. - mi dice Luca. - Si vedeva la tua preoccupazione e hai fatto di tutto per sostenerlo sempre e comunque. - mi fa notare. - Anche se c’era una parte di te che avrebbe voluto vederlo fermarsi per prendersi cura della sua salute. - 

- E’ vero, ma so che lui mette sempre un sacco di persone e fattori di fronte a qualsiasi cosa. E poi dai anche grazie ai tuoi intrugli è riuscito a sostenere parecchi concerti. - scherzo io riferendomi alle varie tisane che ha preparato per i concerti passati. 

- Pure intrugli devo sentirmi dire? - mi domanda alquanto sconvolto. 

- Dai non te la prendere! - affermo io fissando le scale da cui tra poco dovrebbe comparire Fabrizio ed infatti ecco che poco dopo ci raggiunge, come solito affannato ma c’è da dire che sul palco non si risparmia proprio mai. 

- Come sono andato? - ci domanda curioso mentre ci avviamo verso il suo camerino, c’è da dire che da quando ha ripreso a cantare dopo lo stop imposto dal dottor Fussi sembra essere sempre un po’ agitato e preoccupato come se temesse che il problema potesse ripresentarsi. 

- Benissimo! - lo rassicuro io accarezzandogli il collo. - Smettila con queste paranoie, la tua voce è tornata alla perfezione e sono assolutamente convinta che il problema non si ripresenterà. - aggiungo ancora. - Basta che ti asciughi i capelli dopo la doccia e non te ne vai in giro mezzo nudo. - e sul finale di frase decido ovviamente di punzecchiarlo perché mi sembra essere fin troppo serio.