Wilderness. Dark Hearts

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Una metà di me è vostra, l'altra metà è ancor essa vostra. Vorrei poterla dir mia. Ma se è mia, ne consegue che è vostra. E così è tutto vostro!

- Shakespeare

Kira e gli altri erano chini su una mappa antica.
«Guardate». Kira indicò una piccola grotta raffigurata a nord della mappa. «La chiamano SpiritCave. È un'antica miniera abbandonata secoli fa per la presenza di strani fenomeni come comparse di nebbie improvvise, rombi di tuoni quando il cielo era limpido...»

«Gli Spiriti delle Nuvole e del Cielo», dedusse Kayra.

«È quello che penso che siano», annuì Kira.

Ramin pose l'indice sul disegno schematico di un bosco. «SpiritWood», lesse. «Noi siamo qui». Trascinò il dito fino alla miniera di SpiritCave. «E dobbiamo arrivare qui. Considerando che la distanza tra il Burrone ed il bosco è rappresentata sulla carta da pochi millimetri mentre invece tra SpiritWood e la miniera ci sono diversi centimetri, direi che siamo piuttosto lontani da SpiritCave».
Kira sorrise. «Io e la signora Wilson lo abbiamo notato, ma conosco una persona che potrebbe accompagnarci e farci da guida, dato che è un Umano. L'ultima volta che l'ho visto ho sentito che parlava di una certa spiaggia, quindi proverei a cercarlo lì. Se lo trovo, è fatta».

Lei e Kayra si fecero indicare dalla signora Wilson la spiaggia più vicina. La raggiunsero poco prima del tramonto.
Le spiagge di Wilderness erano molto meno affollate e rumorose, e le ragazze furono sorprese che in quella spiaggia, tra le grida della gente, era appena udibile il mormorio del mare.
«Allora», esordì Kayra, «Chi stiamo cercando?»
Kira indicò un ragazzo alto, dai capelli dorati alla luce del sole. «Lui».
«Però!», esclamò Kayra. «È la guida più carina che io abbia mai visto!»

Kira rise. «Andiamo, chiediamogli se può accompagnarci».
«E se è fidanzato», aggiunse Kayra.
«Ehi», intervenne l'altra. «Così fai ingelosire Ramin».
«Non per me!», esclamò la guerriera delle Tigri. «Ma per te».

Kira la ignorò. «Ehi, Evan!», salutò il ragazzo, che si voltò. «Kira!», esclamò sorpreso, correndo da lei. Adesso che non era più completamente esposto alla luce del sole i capelli erano castani scuri. Le prese le mani. «Che bella sorpresa!»
«Già», intervenne Pam, acida. «Proprio una bellissima sorpresa».
La ragazza raccolse una pesante borsa. «Ev, io vado», tagliò corto, allontanandosi per salire sul suo strano carro a due ruote.

Lui annuì distrattamente, poi tornò a rivolgersi a Kira: «Cosa ci fai qui?»
«Ecco, io e la mia amica eravamo qui in giro...», improvvisò la guerriera. Si guardò intorno. «Posso parlarti in un posto meno affollato?»
Evan sembrava stupito. «Ma certo», rispose.
«Al bosco di SpiritWood?», propose Kira. Lui annuì.

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«È difficile da spiegare», stava dicendo Kira. Lei, Kayra ed Evan erano seduti nel prato intorno al Burrone. «Ma io e la mia amica veniamo da... un'altra Dimensione».
«Un'altra Dimensione», ripeté lui. «Certo. Senti, non vorrei offenderti, ma... ne sei sicura? Un'altra Dimensione?»
«Certo che sì!», esclamò lei, indignata. Come poteva Evan darle della bugiarda così gratuitamente? «Ne vuoi la dimostrazione?»
Senza aspettare una risposta, si alzò e scagliò il Laaxis nel Burrone dell'Infinito, nel quale si aprì un portale violaceo.

«Avanti», lo incoraggiò. «Vieni... e vediamo se ne sono sicura».
Evan si alzò riluttante e raggiunse la ragazza. «Dovremmo saltare là dentro?», domandò scettico, lanciando un'occhiata diffidente al portale.
«Esatto».