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Ma tu chi sei che avanzando nel buio della notte inciampi nei miei più segreti pensieri?

- Shakespeare

Era da tempo che Shane non combatteva contro così tante persone. Quella a SpiritCave era stata una battaglia spietata, e lui ancora ne riportava le cicatrici, una sulla gamba e l'altra sulla spalla, ma gli avversari erano stati solo tre. Adesso, invece, c'erano tutti i Regni delle Tigri e degli Squali e metà di quelli dei Lupi e delle Aquile.

Subito dopo il loro arrivo alla Rocca delle Aquile, Arik aveva dato l'ordine di aiutare le Tigri in battaglia, e tutti i guerrieri si erano dovuti recare alla Città delle Tigri. Evan e Lilith erano rimasti alla Rocca, fuori pericolo.

Al contrario di Shane, Kira sembrava a disagio, come se sentisse che quello non era il suo posto, e Shane la conosceva abbastanza da capire che la sua espressione apparentemente serena in realtà celava ben più di semplice fastidio.
La ragazza stava ricordando qualcosa. Qualcosa il cui ricordo doveva farle davvero male.

Shane disarmò l'avversario contro il quale si stava battendo e lo spedì a terra con un calcio deciso. Si chinò a raccogliere il coltello che aveva sottratto al nemico e lo infilò nel fodero, insieme alle altre armi che aveva.
Davanti a sé scorse suo fratello fronteggiare un ragazzo poco più basso di lui, probabilmente del Regno dei Lupi a giudicare dal mantello verde, con i capelli castani sporchi di sangue.
Aarax aveva chiazze di liquido vermiglio sul volto e sugli stivali e sanguinava dalla tempia.

L'avversario tentò di colpirlo con la spada, e allora Shane corse ad aiutare il fratello. Colpì il ragazzo dei Lupi di piatto con la spada, facendogli perdere l'equilibrio. Il ragazzo finì sdraiato al suolo, con il piede di Shane premuto sulla schiena.
«Dev'essere un Perlustratore», fece Aarax, con disprezzo. «Altrimenti non sarebbe ceduto così facilmente».
Il fratello socchiuse gli occhi. «È un insulto a me, che l'ho affrontato indegnamente secondo te, o a lui?»
L'altro ridacchiò. «Forse un po' a entrambi».

Il Perlustratore sputò la terra che gli era entrata in bocca e si voltò verso Aarax, gli occhi di fuoco. «Sarò anche ceduto facilmente, ma se non fosse stato per il tuo fratellino ti avrei battuto».
Shane sgranò gli occhi, riconoscendolo. «Ramin?!»
«Esatto». Il Perlustratore mugugnò. «Adesso ti dispiacerebbe lasciarmi andare?»
«Voi due vi conoscete?», chiese Aarax confuso. Il fratello annuì. «È uno dei Prescelti», rispose lasciandolo andare. «Scappa», disse poi a Ramin. «Meglio se non faccio vedere che mi lascio sfuggire un nemico».

Senza attendere risposta né da Ramin né da Aarax, il fratello di quest'ultimo affiancò Kira, che stava combattendo contro due guerrieri degli Squali. Uno dei quali era Kuhjiarth.
La ragazza faticava a tenere testa ad entrambi, per cui Shane decise di intervenire - anche se qualcosa gli diceva che sarebbe intervenuto anche se Kira se la stesse cavando alla grande.

Scivolò alle spalle dei due, affondando il coltello sottratto all'avversario che aveva affrontato prima di Ramin tra le scapole del compagno di Kuhjiarth, che si accasciò inerte ai suoi piedi. Kira trattenne un'esclamazione sorpresa mentre Shane andava a colpire alla testa il guerriero rimasto. Ma Kuhjiarth sembrò sentire appena il colpo, e si voltò ad affrontare il guerriero delle Aquile, stringendo una scure tra le mani, che abbatté con forza su Shane, ma lui si era già allontanato, evitando per un soffio la lama, che colpì inutilmente il suolo, rimanendovi incastrata.

Con un urlo frustrato Kuhjiarth prese a strattonare il manico della scure cercando di liberarla ma non ottenendo risultati. Shane approfittò della sua distrazione per avvicinarsi a Kira, che apparentemente non sembrava essere ferita, ma l'espressione tirata raccontava ben altro.

Wilderness. Dark HeartsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora