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Ciò che il tuo occhio al risveglio vedrà il tuo vero amore diventerà.

- Shakespeare

Lilith si sistemò dietro l'orecchio una ciocca di capelli scuri che il vento le aveva fatto andare davanti al viso, coprendole la visuale che aveva sul libro che teneva aperto sulle ginocchia.

Le era stato prestato da Kira ed era un libro Wildernessiano, che sulla Terra non avrebbe potuto trovare. S'intitolava I suoi occhi al chiaro di luna, e stando a ciò che le aveva detto Kira doveva essere molto interessante.

Chiuse il libro sentendosi chiamare, e per un attimo temette che fosse Evan. Solitamente nessuno veniva a disturbarla mentre leggeva, a casa sua. Ma lì non era a casa sua. Era nella camera di Kira, in casa dei Wilson, con la ragazza seduta accanto a lei sul letto che continuava a parlargli di quanto fosse fantastico Jason, il ragazzo di cui la protagonista si sarebbe innamorata a pagina settantacinque nel capitolo sei, elencandone aspetto fisico, pregi caratteriali, citazioni...

Lilith stava per chiederle se si ricordasse a memoria ogni singola parola di tutto il libro, quando la porta della stanza si aprì ed entrò Kayra.
«Eccovi qui!», esclamò. «Io e i ragazzi stavamo pensando di andare a SpiritCave, per tentare di...»
«Ci abbiamo già provato», la interruppe Kira.
Kayra obiettò: «Ci abbiamo già provato io, tu, e Ramin».
«Cosa vuoi dire?»
La guerriera delle Tigri fece un sorrisetto, prima di scostarsi dalla porta, e allora Kira vide che dietro di lei c'era qualcuno. Qualcuno che conosceva molto bene.

Rasha.

Si alzò dal letto e corse ad abbracciare la ragazza degli Squali, che rimase rigida nella sua stretta. «Kira», la salutò. «Quanto entusiasmo...»
«Anch'io sono felice di rivederti, Rasha», replicò Kira, lasciandola andare. «È passato un anno, pensavamo che non saresti più tornata!»
Rasha rise. «Sareste stati persi senza di me. Non potevo abbandonarvi».
«Grazie tante», borbottò Kayra, mentre Rasha sorrideva ampiamente. «Di niente». I suoi occhi si posarono su Lilith. «E lei chi è?»
«Una Mutaforma-Gatto con doti di maga, anche se stando a quanto dice lei non ci sono stregoni nella sua famiglia».

«Mia madre studia magia», intervenne prontamente l'interessata. «Devo solo a questo il mio talento». Non capiva come potesse Kira, così gentile e sensibile, essere amica della scorbutica Rasha.
«Non chiedermi perché è con noi, è una lunga storia», intervenne Kira. «Ma Lilith è mia amica quanto lo sei tu, ed ha il diritto di restare con noi».

«Bene», sbuffò Rasha. «Poi chi altro c'è? Il presidente degli Stati Uniti?»
«Solo Shane ed Evan», replicò Kayra. «E una Mutaforma Universale che dice di chiamarsi Natacha. Allora, vogliamo andare?»
La Principessa degli Squali trasalì. «Natacha? Lilith? Non è possibile...»

Kira le scoccò un'occhiata interrogativa. «Forse è meglio che ci spieghi cos'è successo nell'anno che hai trascorso a Wilderness», disse. L'altra si aggrappò a Kayra, come se temesse di cadere. «Sì», concordò.

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Natacha camminava a passo spedito tra gli alberi di SpiritWood, accarezzando il gatto che le stava in piedi sulle spalle, obbligandola a curvarsi in avanti per non farlo cadere. Era un gatto bellissimo, dal lungo manto color crema e gli occhi celesti. Proprio identico a sua figlia, Lilith, pensò Natacha. Se solo anche lei fosse solo una maga...

«Ci siamo quasi, Cloud», disse la ragazza quando il gatto soffiò spazientito. «Zakhar ha insistito per incontrarci proprio davanti a SpiritCave, dal momento che la prossima tappa dei Prescelti sarà quella».
Cloud saltò giù dalle spalle di Natacha, trasformandosi in un uomo alto, con i capelli biondo scuro e gli occhi azzurri. «Ci sarà anche Lilith?», domandò.
Natacha si strinse nelle spalle. «Ha salvato la vita di Kira. Ormai è una di loro».

Wilderness. Dark HeartsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora