Consideralo un privilegio

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Angel's Bar, Roma
Domenica 10 novembre 2024
Ore 00:10

canzone consigliata per leggere il capitolo: OSSIDIANA di Holden
piattaforma dove trovarla: SPOTIFY

POV Joseph

Roma di notte è sempre stata il mio punto debole: ogni tanto, mi divertivo a mettermi nel balcone del mio appartamento con Aria e Latte, i miei gatti, a guardare una Roma silenziosa e scura come l'ossidiana. In quei momenti da nottambulo erano nate molte delle mie canzoni.
Ma quella città era illuminata dalla ragazza che mi stava affianco. Non sapevo nulla di Matilde e non mi sarebbe dovuto interessare, ma c'era un qualcosa dentro di me che spingeva a starle vicino.

Stavamo girando da dieci minuti con la mia macchina in un quartiere vicino a quello del ristorante in cui lavorava.
- Me spieghi dove me stai a
porta'?-
- Siamo arrivati e...Parcheggia la'-
Non me lo feci ripetere due volte e parcheggiai in quel posto libero: era un miracolo che avessimo trovato un parcheggio in pieno centro.
Matilde scese dalla macchina e io feci lo stesso. Ci trovammo di fronte a quello che era un bar, con un'insegna abbastanza appariscente: Angel's Bar.
Entrammo nel bar, che era deserto, e io rimasi dietro a Matilde mentre lei salutava il ragazzo dietro al bancone.
Poteva avere la mia età ed era molto più robusto di me, i capelli scuri come l'inchiostro e gli occhi di un color miele che attraeva chiunque.

Da come si parlavano, lui e Matilde si dovevano conoscere bene e io mi sentì di troppo.
- Joseph, lui è Flavio, un mio carissimo amico- affermò Matilde-
Flavio, lui è...-
- Te sei Holden, il cantante di Amici?- affermò Flavio- Mado' hai spaccato al Serale. È bello averti qua-
Mi diede la mano per stringermela e io ricambiai. Dovevo aspettarmelo di essere riconosciuto.
- Grazie mille e sono contento di essere qua-
- Ma come vi conoscete voi? Mati non è che...-
- Non stiamo insieme - affermammo in coro io e Matilde, regalandoci un sorriso di imbarazzo.
- Beh voi non me la raccontate giusta- affermò Flavio- Comunque, mettetevi dove volete: a quest'ora il bar è vuoto e nessuno vi dovrebbe rompere. Nel mentre, vi porto qualcosa da bere?-
- Per me, va bene un gin tonic. Te, Joseph?-
- Anche per me un gin-
- Arrivano, subito-

Flavio si mise a lavoro e io e Matilde andammo a sederci in un tavolo appartato.
- Bel posto, comunque- affermai, guardando il bar, arredato seguendo uno stile moderno ma elegante.
- Flavio desiderava molto un bar e sono contenta che lui è riuscito a realizzare il suo sogno- affermò Matilde e notai uno sguardo triste sul suo volto.
La cosa che mi colpì anche all'instore di lei erano i suoi occhi scuri, che avevano una storia da raccontare ma erano bloccati da qualcosa. Anche in quel momento, i suoi occhi stavano parlando.
- Holden è il nome del protagonista del romanzo di Salinger, giusto?-

La domanda mi fece sussultare ma per quanto era improvvisa.
- Si, lo lessi quando ero un adolescente e quando incominciai la mia carriera lo scelsi come nome d'arte. Mi rivedo molto nel personaggio, soprattutto in alcuni tratti del mio carattere- affermai- Agli instore, molti mi hanno detto che avevano letto il libro per me durante il mio percorso ad Amici. Salinger me deve ringraziare per la pubblicità-
- Amici è stato un passaggio molto importante per te-
- Prima di Amici, ero abbastanza conosciuto, essendo che le mie canzoni erano virali su Tik Tok, ma Amici è stato importante nel mio percorso di crescita: oltre a crescere dal punto di vista lavorativo, sono cresciuto come persona-
- Molte esperienze ci aiutano a crescere e a capire chi siamo-
- Io sono cresciuto grazie ai miei compagni, a cui sarò sempre grato-
Un sorriso malinconico mi si stampò sul viso: anche se avevo vissuto momenti di alti e bassi, mi mancava Amici e i miei compagni. Con molti avevo mantenuto i rapporti, in particolar modo con Kumo, Mew, Simone e con altri, ma con alcuni ci eravamo persi, troppo impegnati con i nostri lavori.

Nel mentre, arrivarono i nostri ordini e, dopo che rimanemmo di nuovo soli, il silenzio calò fra noi.
- Tu, che mi racconti? Insomma, tu qualcosina di me la sai, ma io non so' niente di te- affermai.
- In realtà anch'io so' poco di te: quando c'è stato l'instore, accompagnavo la mia amica e non sapevo nemmeno chi eri-
- Chi l'avrebbe mai detto che adesso saresti stata seduta con quel cantante che non sapevi nemmeno chi era- affermai, facendola ridere.
- In effetti- affermò lei- Io comunque non ho niente di speciale da raccontare. Sono una dicianovenne che lavora per poter mantenersi una casa-
- Non studi?-
- Avrei voluto ma non ho abbastanza soldi per pagare la retta università- affermò Matilde, sorseggiando il suo drink con occhi lucidi- Forse un giorno chissà. Ma non mi va di passare per una frignona-
- Con me, non ti devi sentire così- affermai spontaneo- So' che non ci conosciamo bene e potresti anche non fidarti ma sono sincero nel dirti che io sono qui per ascoltarti-

La vidi asciugarsi la lacrima cadutale sulla guancia: non voleva mostrarsi debole. Ma lei non lo era.
- Io penso che non lo fai a tutte le tue fan questa seduta dallo psicologo, vero?- domandò con sarcasmo lei.
- Consideralo un privilegio-
- Joseph Carta mi sento lusingata e privilegiata per questo trattamento-
- Tu e mia madre andreste d'accordo perché parlate alla stessa maniera- affermai ridendo- Te la farò conoscere un giorno-
- Annamo a pagare che è meglio-

Matilde si alzò per andare al bancone e io le andai dietro: non dovevo farglielo fare.
- Fla' fammi il conto che...-
- Che pago io- affermai, avvicinandomi
- Sei pazzo? Non ti permettere-
- Me devo sdebitare per quello che è successo stasera-
- Joseph no-
- Quanto viene?- domandai, ignorandola.
- 14€- affermò Flavio.
Gli porsi una banconota e, dopo aver avuto il resto, uscimmo salutando Flavio, che mi ringraziò della mia presenza nel suo bar.
- Non dovevi lo sai- affermò lei, stringendosi nel suo cappotto marroncino.
- Invece si e mo' ti riporto a casa- affermai, aprendo con il telecomando la macchina.
- Così ti ritrovo sotto casa mia-
- Simpatica. Mo' sali-

Durante il tragitto, Matilde mi fece da navigatore e, ogni tanto, il mio occhio cadeva sul suo profilo: cazzo se era bella.
- Siamo arrivati- affermò, facendomi fermare la macchina.
Si slacciò la cintura e mi guardò: sentì il petto esplodermi.
- Grazie mille per la serata-
- Di nulla, ricciolì- affermai.
- Dal 13 parti per il tour?-
- Si, anzi alle 9 devo vedermi con Marta per definire alcune cose e la scaletta: devo ancora chiarire quali brani di Prologo devo mettere- affermai sbuffando, pensando a quanto mi scervellerò per quella maledetta scaletta- Te e la tua amica verrete a una data?-
- Volevo fare una sorpresa a Ilenia, la ragazza che ho accompagnato all'instore e...Dovremmo esserci-
- Allora ci vediamo e nel mentre...- affermai, prendendo il mio taccuino, dove scrivevo i pezzi, e strappai un foglio, dove scrissi il mio numero- Noi ci sentiamo perché voglio continuare a conoscerti-

Gli porsi io fogli e lei lo prese incredula.
- Ovviamente non lo dare in giro, sennò qua devo cambiare telefono-
- Che scemo che sei, Joseph Carta-
- Chiamami ancora con il cognome e poi vedi che succede-
- Che paura- affermò ridendo- Allora, ci si vede. Buon tour-

Prima di scendere dalla macchina, mi regalò un bacio sulla guancia, che mi lasciò pietrificato per quanto fosse delicato e dolce.
Ricambiai con un sorriso e aspettai che entrasse in casa prima di andare via.
Dovevo vederla tra il pubblico.

Spazio autrice:
Halo gente, piaciuto questo capitolo?
Qui cominciamo a conoscere i nostri personaggi insieme e vediamo un Joseph cotto e anche un po' sottone (ti capiamo Jo)
Ci vediamo domani con un nuovo capitolo pieno di sorprese.
Bye bye 🤍

𝑸𝒖𝒆𝒔𝒕𝒐 𝒎𝒐𝒏𝒅𝒐 𝒏𝒐𝒏 𝒇𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝒎𝒆| 𝑯𝒐𝒍𝒅𝒆𝒏 𝑭𝒂𝒏𝒇𝒊𝒄𝒕𝒊𝒐𝒏 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora