Decisioni

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Ospedale Pertini, Roma
Lunedì 16 febbraio 2025
Ore 0:30

canzone da ascoltare durante la lettura del capitolo: IO RIMANGO QUA di Holden
piattaforma dove ascoltarla: SPOTIFY

POV Matilde

Mamma era sotto le mani dei medici quando arrivammo all'ospedale. Avevo cercato di convincere Joseph a non venire: era il suo compleanno e non mi andava di rovinare il suo giorno. Ma non ci fu verso e, spiegando la situazione a Jader e Jacopo, mi accompagnò all'ospedale lei dov'era ricoverata.
Cercai di chiedere più informazioni possibili a qualche infermiere ma tutti mi dissero di aspettare il parere del medico che l'aveva in cura. Stavo perdendo la pazienza ma Joseph mi strinse a se per tranquillizzarmi.
- Stammo calmi, Mati. Aspettiamo e vediamo cosa ci dicono- mi tranquilizzò Joseph: era incredibile come riuscisse a trasmettere sicurezza e serenità anche in quelle situazioni.

Ci accomodammo in sala d'aspetto e pregando di avere buone notizie.
Non mi resi neanche conto di essermi addormentata sulla spalla di Joseph e solo una voce che disse il mio nome mi risvegliò.
- È presente la figlia della signora Francesca Beccaria?- domandò quello che poteva essere un medico di circa quarant'anni.
Mi alzai di scatto venendo seguita da Joseph.
- Sono io- affermai, avvicinandomi- Mi dica, come sta mia madre?-
- Signorina, mi piacerebbe darle buone notizie ma non è così. Sua madre è arrivata qui priva di sensi e con un sanguinamento al naso in corso. La sua condizione, vedendo la sua cartella clinica, era già instabile prima del suo arrivo qui e probabilmente il viaggio l'avrà resa ancora più debole- spiegò il dottore, sentendomi quasi mancare ma venni retta da Joseph- Bisogna riportala necessariamente a Londra anche perché qui non abbiamo le giuste informazioni sulla paziente a differenza dei miei colleghi inglesi-
Non riuscì a proferire parola e cominciai a respirare anche faticosamente.
- Entro quando dovrebbe tornare a Londra?- domandò Joseph al mio posto
- Il nostro aereo personale è programmato per domani mattina presto- affermò il dottore- Mi dispiace moltissimo-

Il dottore ci lasciò soli e io crollai fra le braccia di Joseph, che cercò di rassicurarmi.
- Torniamo a casa- mi sussurrò e io potei solo annuire.
Per tutto il viaggio non dicemmo una parola e quando arrivammo a casa la festa era finita: pensai che Joseph avesse avvisato i suoi fratelli e loro si erano messi di buona volontà per far andare via tutti e avevano sistemato la casa.
Andai nella nostra stanza e Joseph capì che avevo bisogno dei miei spazi. Avevo la testa che mi scoppiava di pensieri e non riuscivo a ragionare lucidamente: avevo da poco ritrovato mia madre e non avevo neanche avuto il tempo di chiarire con lei. C'era anche il fatto di Joseph e della nostra relazione che mi spaventava. Non sapevo che fare.

Ero stesa sul letto e accarezzavo Latte, che si era appisolato accanto a me.
Poco dopo, Joseph mi raggiunse e rimase sull'uscio della porta.
- Non ti fa bene tenere tutto dentro, ricciolì- affermò Joseph, sedendosi accanto a me e facendo scendere dal letto Latte
- Mia madre sta morendo e io mi sento una merda per averla ignorata in questi giorni- affermai, mettendomi seduta e tenendo lo sguardo giù.
- Non è mai troppo tardi per rimediare, Mati. L'occasione di andare a Londra con lei sarà un modo per passare del tempo insieme e chiarire gli errori fatti nel passato- affermò, prendendo il mio volto fra le sue mani- Me l'hai insegnato tu che non è mai troppo tardi per niente, tranne per le mie scadenze sulle canzoni-
La sua affermazione mi fece ridere ma anche riflettere: il viaggio a Londra sarebbe stato un modo per riconciliarmi con mamma anche se significava lasciare la mia vita qua e pensare che al ritorno molte cose sarebbero cambiate.
- E pensare che ci siamo chiariti da poche ore e già ci dobbiamo separare di nuovo- cercai di sdrammatizzare
- Te l'ho già detto prima. Io sarò qui ad aspettarti e ad aiutarti- affermò Joseph, sganciando dal collo il medaglione- Quando sentirai la mia mancanza, stringi il medaglione sul cuore e questo sarà il mio modo di starti vicino-

Lo guardai sorridendo e mi aiutò a metterà quella collana.
- Mi hai aiutato quando ne avevo più di bisogno e non ti lascerò
proprio adesso che tu hai bisogno del mio supporto-
- Joseph Carta in arte Holden- affermai, creando sul suo volto un suo sorriso- Sei l'uomo della mia vita e non immaginerei nessun altro al mio fianco-
- Digli questa cosa agli inglesi che ci proveranno con te-
- Gli dirò che il mio fidanzato romanaccio e coatto li andrà a cercare sotto casa-
- Prendi anche in giro? Allora, mi sa' che qualcuno vuole una punizione- affermò, mettendosi su di me e mi fece il solletico.

Quella guerra durò poco poiché le nostre labbra si scontrarono in un bacio.
- Se ti va possiamo completare ciò che abbiamo lasciato nello studio- mi propose con un sorriso malizioso.
- Il poco tempo che ci rimane, voglio passarlo nel miglior modo possibile-

Le nostre labbra si baciarono con passione e completammo quello che avevamo lasciato in sospeso.
Quella volta fu molto dolce ma sempre passionale. Mi addormentai tra le sue braccia, sentendomi al sicuro da qualsiasi paura e mostro che disturbava i miei pensieri. Mi sarebbero mancate.

***

I raggi del sole entrarono silenziosamente nella nostra abitazione. Cercai di alzarmi silenziosamente senza svegliare Joseph, che dormiva beatamente. Lo guardai mentre dormiva tranquillamente e contemplai la sua bellezza mentre aveva il volto sereno e i capelli color miele scompigliati: mi sarebbe mancata quella visione ogni mattina.
Mi vestì e prima di lasciare la casa, scrissi una lettera che lasciai sul comò di Joseph, sperando che l'avrebbe letta.

Mandai un messaggio a Flavio e Ilenia e spiegai a loro tutta la situazione e della mia partenza improvvisa. Accarezzai per l'ultima volta Aria e Latte, che erano stati degli ottimi coinquilini.
- Consolate Joseph quando ne avrà di bisogno- affermai, ricevendo come risposta delle fusa.
Presi la valigia che avevo portato la sera precedente, convinta di non doverla più usare se non per dei viaggi con Joseph ma non fu così.
Aprì la porta e guardai la casa per un'ultima volta dando un sorriso malinconico.
Quando sarei ritornata molte cose sarebbero cambiate.

Caro Joseph,
quando leggerai questa lettera, io sarò già partita.
Non ho avuto il coraggio di svegliarti per avere un ultimo bacio o sorriso, sarebbe stato troppo doloroso per entrambi.
Sei stato il più bel regalo che la vita mi potesse mai fare e non avrei mai pensato prima d'incontrarti di fare certe cose: vivere una storia d'amore, iscrivermi all'università e riprendere il rapporto con mia madre.
Mi hai fatto capire che alla fine questo mondo è fatto per me.
Sono certa che in mia assenza continuerai a condividere la tua musica e la tua arte e ad avere il successo che ti meriti.
Mi mancherete tutti, in particolar modo tu ma sono certa che la distanza non rovinerà il rapporto che stiamo costruendo.
Mi mancheranno i tuoi baci, le tue carezze, i tuoi momenti in cui ti chiudevi in studio preso dall'ispirazione, le chiacchierate e i mini concerti sul balcone e le maratone di Harry Potter con Aria e Latte.
Papà mi raccontava la leggenda del filo rosso che unisce due anime gemelle: tu sei il mio filo rosso, Jo.
Ogni giorno che passa ne sono sempre più convinta e ancora mi do' i pizzicotti, credendo che sia tutto un sogno.
Ti amo tanto e sarà difficile la distanza ma riusciremo a conviverci. Quando sentirò la mancanza di casa, aprirò il medaglione e guarderò la mia di casa.
Tu sei il mio sole e io sono la tua luna e lo saremo per sempre.
A presto e ti amo tanto Joseph.
P.S Ho raccomandato Marta di controllarti così che nessuna ci provi con te. Anch'io sono abbastanza gelosa.

Spazio autrice:
Salve gente, piaciuto questo capitolo?
I nostri innamorati sono costretti a separarsi di nuovo ma la distanza non separerà la nostra coppia.
La lettera di Matilde ci ha fatto versare una lacrimuccia: è sempre difficile dire addio a chi si ama.
Il prossimo capitolo sarà l'ultimo e vedrà TANTE cose.
Quindi si, domani la storia sarà ufficialmente conclusa e io già ho il magone per questo ma vabbè.
Come se non bastasse, voi mi fate piangere di più perché abbiamo raggiunto le 9mila letture e non so' che dire se non novemila volte grazie.
Ci vediamo domani.
Bye bye🤍

𝑸𝒖𝒆𝒔𝒕𝒐 𝒎𝒐𝒏𝒅𝒐 𝒏𝒐𝒏 𝒇𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝒎𝒆| 𝑯𝒐𝒍𝒅𝒆𝒏 𝑭𝒂𝒏𝒇𝒊𝒄𝒕𝒊𝒐𝒏 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora