Il foglietto

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Da Cesare - Ristorante, Roma
Martedì 4 dicembre 2024
Ore 21:00

POV Joseph

L'ansia di ritrovarmela davanti mi stava divorando vivo. Per di più, non ero solo quella sera.
Nei giorni precedenti, si stava organizzando una sorta di rimpatriata con i miei ex compagni di Amici e, dopo aver stabilito il giorno, Marta mi suggerì di andare proprio nel ristorante dove lavorava Matilde. Per mia fortuna, accettarono la mia proposta e alcuni di loro ci erano già stati lì, conoscendo quindi il posto.
Era stato difficile far coincidere gli impegni di tutti, che ormai stavano seguendo la propria strada. Infatti molti di loro non riuscirono a venire: come Mew, Matthew e Lil, impegnati alla produzione dei loro brani e album, e Nicholas e Sofia, impegnati in degli stage all'estero. Alla fine riuscimmo ad organizzare la serata e, fortunatamente, con le persone con cui avevo più legato all'interno della scuola: Petit, Marisol, Sarah, Kumo, Simone, Mida, Dustin, Gaia, Giovanni, Martina, Ayle e Lucia.

Eravamo fuori dal ristorante e ci stavamo salutando dopo mesi che non ci vedevamo.
- Ao regà, ma perchè non entriamo che si sta gelando?- affermò Simone e seguimmo il suo suggerimento.
Appena entrammo nel ristorante, venimmo invasi da un odore invitante.
- Qua stasera si mangia proprio bene mi sa- affermò Petit
- Sei sempre il solito- lo riprese Marisol.
Ad un certo punto, una figura a me conosciuta si avvicinò a noi. Era sempre dannatamente bella anche in divisa. Notai però la sua espressione scossa e sconvolta sul volto: chissà come si era sentito in quei giorni?
- Buonasera e benvenuti Da Cesare, come è prenotato il vostro tavolo?- domandò Matilde, cercando di evitare il mio sguardo.
- Carta -
- Seguitemi-
Ci guidò fino al tavolo e ci accomodammo, prendendo le nostre ordinazioni.
- Per lei?- si rivolse verso di me, facendomi scappare una risatina.
- Una carbonara - risposi, notando una sua occhiata.
- Perfetto, arriviamo subito-
Appena ci lasciò soli, notai Mida e Ayle tirarmi un'occhiata maliziosa.
- Guardate il maestro che dopo Amici acchiappa più di tutti-
- Ma vaffanculo, coglioni-

La serata passò con molta tranquillità e ogni tanto il mio occhio cadeva su Matilde: quanto avrei voluto parlarle.
- Mari com'è stata l'esperienza a New York?- domandò Sarah
- Magnifica e poi New York è una città splendida-
- L'America è bellissima, honey- affermò Lucia.
- Ancora di più perché ci ha dato te, Lucy- affermò Sarah, avendo un sorriso dall'americana.
- Si ma mi ha tenuto lontano la mia ragazza- affermò Petit.
- Vabbè ma te hai avuto i tuoi concerti, com'è stato per il milanese e il romano- affermò Martina, riferendosi a me e a Mida.
- Ieri ho avuto la mia prima data e vi giuro è stato assurdo vedere tutti cantare con me- affermò Mida.
- Posso confermare- affermò Gaia, con sorpresa di tutti
- Ma voi due non ci dite niente- affermarono in coro Simone e Giovanni.
I due si zittirono: era da un po' che si parlava di un possibile loro ritorno ma nessuno dei due aveva detto o confermato niente.
- Dai si sono imbarazzati. Come siete stupidi voi due- affermò Kumo, scatenando il sorriso di tutti.

Per un po' mi ero distratto a guardare il vuoto, immerso nei miei pensieri.
- Joseph, tu invece- mi richiamò Dustin, con il suo accento australiano ma con un italiano migliore rispetto all'ultima volta che l'avevo visto- Cosa ci dici tu?-
- Sto lavorando. Mo' ho finito il tour e dopo le feste mi metto a lavorare per la registrazione di nuovi pezzi. Entro l'anno prossimo ci sarà un nuovo album-
- La ragazza non c'è l'hai oppure sei rimasto sempre il solito?- domandò Ayle.
- Per l'amore non c'è spazio in questo momento- mentì spudoratamente, ricavandomi così un'occhiata da Simone e Kumo, che sapevano di Matilde.
- Ormai sei fidanzato con la tua musica. Sembrava ieri quando hai sbroccato in faccia a Rudy o ti eri ridotto a pulire tutta la scuola- affermò Mida, facendo ridere me e i nostri amici.
- Alla fine siamo rimasti quei soliti ragazzi con tanti sogni: sono felice di essere con le persone che più ho stimato durante questo percorso- affermò Sarah sorridendo.
- Ringraziamo il maestro per aver organizzato questa cena- affermò Giovanni, facendo partire un mini applauso.

Feci un sorriso imbarazzato e mi distrassi con il mio telefono. Notai all'istante una notifica di Matilde.

Ricciolì🤍:
Sta andando tutto storto da quando ti ho allontanato e forse me lo merito, visto come ti ho trattato.
Mi manchi tanto, Carta🤍

Mi bloccai guardando messaggio: avrei dovuto insistere e lottare per starle affianco. Ma non l'avevo fatto e mi sentivo uno stupido.

L'unico che si accorse di quel mio comportamento fu Kumo.
- Joseph mi accompagni a fumare fuori?- mi domandò, tirandomi un'occhiata.
Accettai la sua richiesta, recuperai la mia iqos e lui la sua e uscimmo dal ristorante.
- Ho notato la ragazza del party- affermò Kumo, facendo un tiro- E ho notato che non le togli gli occhi di dosso. Mi devi delle spiegazioni-
Mi era impossibile mentire a Kumo, che era stato un fratello per me ad Amici insieme a Simone: la sua spontaneità e gentilezza mi avevano consolato nei momenti peggiori.
Gli raccontai del mio incontro e conoscenza con Matilde e di quello che era successo la sera del party.
- Ecco perché vi ho visti scomparire nel nulla- affermò Kumo- Se la situazione è come me l'hai descritta tu, non credo che lei non ti voglia ma ha solo paura-
- Che dovrei fare, Tiziano?- domandai, facendo un tiro dal nervoso.
- Visto che ne hai l'occasione, parlate dopo-
- Il problema mo' è dirglielo-
Kumo si fermò a pensare ed escogitò uno dei suoi soliti piani.
- Tieni ancora quel tuo taccuino, dove scrivevi i tuoi pezzi?-
- Si, perché?-
- Scrivile un bigliettino e quando si avvicina al nostro tavolo, glielo metti in tasca-
- Tu sei un cazzo di genio- affermai, dandogli il cinque.

Dopo aver fatto ciò, rientrammo come se niente fosse, anche se avevo paura di come sarebbe finito questo piano.
- Vi avevamo creduto persi- affermò Marisol- Stavamo parlando del successo che Martina sta avendo con i suoi musical e di Sarah che tra poco sarà una pop star in giro per l'Italia-
- Ma veramente, amo?- domandò Kumo.
- Il mio manager sta organizzando tutto ma il tempo che definisco l'album e poi potrebbe partire il tour- affermò Sarah, ridendo.
Sarah era stata una delle amicizie più importanti all'interno della scuola ed ero stato veramente felice per la sua vittoria, dato che aveva fatto uno dei percorsi più belli.
Per tutta quell'estate si era parlato di una nostra possibile relazione, alimentata dalla sua presenza in Ossidiana ma non c'era mai stato niente.
- So' veramente fiero di te, Saretta- affermai- Ti meriti tutto questo-
Ricevetti come risposta un suo sorriso sincero e puro.

Poco dopo, Matilde e una sua collega ci raggiunsero per sparecchiare e prendere le ordinazioni dei dolci.
Mentre sparecchiava la mia portata, in una sola mossa riuscì a mettere il bigliettino nella sua tasca e vidi Kumo farmi un occhiolino.
Dopo la scenetta divertente di Petit e il dolce, continuammo a parlare tranquillamente e mi sentì di essermi tolto un grosso peso sul petto.
Sentì uno sguardo su di me e avevo capito chi era.

Matilde mi stava guardando, cercando di non essere notata dagli altri e teneva quel foglietto con le mani tremanti.
Lo aveva letto e ora toccava sperare di vederla dopo.

Spazio autrice:
Salve gente, piaciuto questo capitolo?
Abbiamo avuto una piccola reunion di alcuni ragazzi di Amici e anche alcune scenette comiche.
Kumo si è rivelato un ottimo cupido (Kumo aiuta anche la mia vita amorosa) e Joseph è un abile ninja.
Chissà cosa succederà tra i nostri innamorati?
Lo scopriremo domani.
Bye bye🤍

𝑸𝒖𝒆𝒔𝒕𝒐 𝒎𝒐𝒏𝒅𝒐 𝒏𝒐𝒏 𝒇𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝒎𝒆| 𝑯𝒐𝒍𝒅𝒆𝒏 𝑭𝒂𝒏𝒇𝒊𝒄𝒕𝒊𝒐𝒏 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora