Casa di Joseph, Roma
Sabato 1 dicembre 2024
Ore 14:30POV Joseph
Era passata poco più di una settimana dall'ultima volta che avevo visto Matilde.
Dopo ciò che era successo, provai più volta a richiamarla e mandarle dei messaggi ma invano. Non ero stupido e capì che il suo ignoramento nei miei confronti era perché lei credeva di avermi deluso e di non volermi ferire. Ma la sua allontananza mi aveva fatto stare comunque male e questo malessere ero riuscito a metterlo da parte grazie al tour. Ma visto che era finito tutto, era ritornato peggio di prima.Ero steso nel letto del mio appartamento a contemplare il vuoto e con la testa che mi scoppiava a causa dei pensieri.
Un rumore di fusa vicino a me mi riportò alla realtà: vidi la mia gatta, Aria, avvicinarsi al mio corpo e così mi appoggiai sui due gomiti.
- Hai capito che il tuo padrone non è al top, vero?- domandai, accarezzandola e rispondendomi con delle fusa.
Aria e Latte erano sempre state comprensive ed empatiche nei miei confronti: era come se capissero il mio stato d'animo più degli esseri umani.
Quel momento di carezze venne fermato dal suono del campanello del mio appartamento: non aspettavo e non volevo nessuno in quel momento.
Mi alzai di malavoglia, venendo seguita da Aria, e mi diressi verso la porta, dove Latte si era messa sulla guardia. Non mi stupì vedendo chi c'era dietro la porta.
- Bella Jo- affermarono in coro Jader e Jacopo e scorgendo la figura riccioluta di Marta.
- Che fate qua voi tre?-
- Perché non ci fai entrare così capiamo cosa stai facendo tu?-Mi spostai per farli accommodare in quello che era il salotto-cucina. Mi buttai a peso morto sul divano venendo raggiunto da Jader, mentre Jacopo e Marta rimasero in piedi di fronte a me.
- Me fate paura così-
- Siamo solo preoccupati per te, Joseph- affermò Marta, con le braccia incrociate- Dopo la prima data a Roma, ti ho notato strano e a tratti assente. Per questo ieri ho avvisato i tuoi fratelli così possiamo capire cosa ti passa per la testa-
Sentivo la rabbia ribollirmi fino alla testa e non ero bravo a controllarlo: perché non capivano che volevo essere lasciato in pace?
- Non c'era bisogno di chiedere il loro aiuto, Marta. C'ho ventiquattro anni e so' badare a me stesso- affermai stizzito.
- Vedi che anche nelle videochiamate abbiamo notato questo tuo atteggiamento e mamma è molto preoccupata per te- affermò Jacopo- Quindi smettila di tenerti tutto dentro e di comportati da coglione-
Guardai Jacopo negli occhi e mi sentì come quando da bambino mi sgridava per le mie marachelle.
- Joseph- affermò Jader, seduto accanto a me- Teniamo molto al tuo bene e questo tu lo sai. Vederti in questo stato, ci fa stare molto male e ci fa preoccupare, perché non è la prima volta che ti vediamo così. Perciò, ti prego spiegaci che ti succede-Guardai i miei fratelli: come potevo mentire a loro.
Sin da quando eravamo piccoli, c'eravamo sempre stati noi tre con ognuno le sue caratteristiche: Jader e la sua saggezza, Jacopo e la sua esuberanza e poi c'ero io e la mia riservatezza. Ci completavamo a vicenda e per me loro erano un tassello fondamentale della mia vita: essendo il più piccolo fra i tre, hanno sempre avuto quell'istinto di protezione nei miei confronti. C'erano sempre stati durante le mie crisi nervose, i miei attacchi di panico e mi hanno aiutato dopo la rottura con Cecilia.Abbassai lo sguardo e giocai nervosamente con le mani: era da egoisti tenerli così preoccupati. Mi toccava sputare il rospo.
- Vi ricordate che, durante l'after party, ero sgattaiolato via con quella ragazza, Matilde?- affermai, vedendo i presenti annuire- Mi ha portato in un posto molto importante per lei e lì ha incominciato ad aprirsi con me, raccontandomi del suo passato. Poi, con la scusa di avermi chiesto cosa significava quel messaggio che avevo detto prima di Randagi, ho presa la palla a balzo e mi sono dichiarato-
- Stai così per una friendzone?- domandò Jacopo.
- Assolutamente no. Anzi, lei sembra ricambiare ma mi ha detto che sarebbe stata la rovina della mia vita- affermai, notando Aria accoccolarsi sulla mia gamba, come per consolarmi- Non la sento più da quella sera-Attimi di silenzio governarono il mio appartamento e conoscendo i tre tipi che avevo davanti, c'era da preoccuparsi.
- Avevo intuito che era un problema di cuore ma non in una situazione così complicata- affermò Marta, cercando di sdrammatizzare.
- Cosa voleva dire con il fatto che sarebbe stata la rovina della tua vita?- domandò Jacopo.
- Credo che si riferiva alle sue paure- affermai- La sua vita è stata segnata dalla morte del padre e da altri fatti che le hanno causato paure e ansie. Ho cercato di farle capire che io l'avrei accettata per quello che era e che avrei curato le sue ferite ma...-
- Ti ama talmente tanto che non vuole sentirsi un peso- affermò Marta.
- Credo che lei pensa questo- affermai, reclinando la testa all'indietro- Mo' questa situazione mi sta mandando in crisi il cervello-Jader si alzò dal divano e si posizionò davanti a me.
- Ascolta quello che sto per dirti, bro- affermò Jader- Non fartela scappare. Io vi ho visti la sera del party e anche loro possono confermare che ogni volta che vi guardavate, per voi il mondo circostante smetteva di esistere. Io ti conosco Jo e sono certo che tu saresti in grado di curare le sue ferite e lei le tue. Non perdetevi perché siete fatti l'uno per l'altra-
- Jader ha ragione- affermò Marta, sedendosi affianco a me- È come ti ho detto quella sera in camerino: siete due imbranati fatti l'uno per l'altro-L'affermazione di Marta mi fece scappare una risatina.
- Cosa dovrei fare secondo voi, cupidi?- domandai con tono ironico.
- Potresti andare a recuperare la tua metà e chiarirvi una volta per tutti-
- Se dovessi spuntarle sotto casa, devo poi chiarire con la polizia- affermai- Non mi aprirebbe mai-
Il sussulto di Marta catturò la nostra attenzione.
- La manager ha trovato una soluzione- affermò Jacopo.
- Infatti, ho trovato una soluzione-
Mi bastò uno sguardo per capire dove voleva arrivare la mia manager. O sarebbe stato un successo o una grande stronzata.Spazio autrice:
Salve gente, piaciuto questo capitolo?
Il nostro Joseph ha problemi di cuore ma menomale che c'è il trio dei nostri cupidi Jader, Jacopo e Marta che vengono in soccorso del nostro innamorato.
Vorrei questi tre come sostegno morale nella mia vita😂.
Chissà che idea avrà la nostra manager? Lo scopriremo solo leggendo.
Ci vediamo domani
Bye bye🤍
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𝑸𝒖𝒆𝒔𝒕𝒐 𝒎𝒐𝒏𝒅𝒐 𝒏𝒐𝒏 𝒇𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝒎𝒆| 𝑯𝒐𝒍𝒅𝒆𝒏 𝑭𝒂𝒏𝒇𝒊𝒄𝒕𝒊𝒐𝒏
FanfictionSai Questo mondo non fa per me Forse un posto per me non esiste Sai Questo mondo non fa per me E vorrei qualcuno capisse (Non fa per me-Holden) Roma, 2024 La vita ha posto sempre degli ostacoli alla diciannovenne Matilde De Santis, che si sente fuor...