Vieni con noi

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Casa di Matilde, Roma
Domenica 15 dicembre 2024
Ore 4:10

POV Matilde

Le quattro di notte era da sempre stato considerato l'orario in cui i defunti tornavano dall'altro mondo per visitare i loro cari. Sapevo che era una leggenda ma desideravo tanto che mio padre tornasse per raccontargli cosa stava succedendo. Non sarebbe stato di certo contento vedere come stavo buttando la mia vita ma non sapevo come andare avanti. O almeno prima di incontrare Joseph: da quando era entrato nella mia vita, sentivo di star recuperando quella fiducia che non avevo più nella vita.
Durante la cena di venerdì, avevo sentito quell'aria di vera famiglia che non sentivo da tempo. Mi venne naturale parlare con loro di me e di chi ero perché non mi avevano giudicato o insistito sulle mie decisioni.
Sua madre Rebecca mi aveva preso in disparte, decisa a parlarmi.

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Rebecca mi fece vedere fiera la sua crostata di ciliegie, che aveva un aspetto invitante.
- Wow ha un aspetto delizioso- affermai, respirando quell'odore della torta appena sfornata.
- È la preferita dei miei figli, in particolar modo di Joseph- affermò Rebecca, prendendo un coltello dal cassettone- Lui è un buon gustaio e mangerebbe pure i piedi del tavolo-
- Menomale che è snello- affermai ridendo.
- Il suo metabolismo non lo capirò mai. Mi passi i piatti?-

Feci quelle che mi disse e le passai i piatti azzurri, che erano riposti sul tavolo. La osservai tagliare le fette in modo perfetto e poi mi rivolse uno sguardo.
- Mio figlio non mi ha mai parlato di te- affermò- Cioè fino a due giorni fa e ancora non ho chiaro come vi siete conosciuti-
- Ad un instore. Io mi ero sentita poco bene e lui si era preoccupato per me ma dopo quell'incontro ci siamo persi, rincontradoci mesi dopo nel luogo dove lavoravo io. Da lì, siamo diventati...amici-
- Aspetta, lui si è ricordato di te a mesi di distanza?- domandò- Sai, Joseph ha la memoria di Dory possiamo dire e se si è ricordato di te vuol dire che hai fatto colpo su di lui-
- Colpo su di lui?- ripetei, posando il piatto- Joseph è un ragazzo magnifico e non saprei cosa ci ha visto in me-
- Quello che ho visto io in una serata- affermò Rebecca, passando il bancone e raggiungendomi.

In quel momento, mi prese le mani come una madre fa con una figlia.
- In queste ore, ho capito che sei una ragazza brillante e intelligente ma anche fragile e sofferente. Lo leggo nei tuoi occhi che hai molte paure e se qualcuno può provare a curarle...Beh quel qualcuno è Joseph- affermò, guardandomi negli occhi- Lo vedo da madre come ti guarda e ho notato come ha cercato di "consolarti" in quell'attimo di sconforto. Ti ama e tu ami lui e proprio per questo ti ringrazio perché era da tempo che non lo vedevo così: dopo la sua ultima relazione, ha incominciato a chiudersi in se stesso e quasi non lo riconoscevo. Ti ringrazio di avermi ridato il mio piccolo Joseph-
Sentivo le lacrime che mi riempivano gli occhi e Rebecca mi abbracciò. Erano anni che non sentivo un abbraccio vero da parte di una madre. Ma non una madre qualunque ma mia madre.

Ci staccammo e asciugammo le nostre lacrime.
- Andiamo che conoscendoli quei tre stanno escogitando piani malvagi-
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Guardavo il soffitto riflettendo sulle parole di Rebecca. Io e Joseph ci eravamo trovati e inconsapevolmente stavamo curando le ferite l'uno dell'altro.
E pensare che lo rivedrò ad anno nuovo. O almeno così credevo.
Una notifica del telefono illuminò la stanza buia. Era Joseph.

Joseph🤍:
Il mio sesto senso mi dice che sei sveglia, ricciolì

In quei mesi, sapeva della mia insonnia e spesso mi faceva compagnia fino a quando non mi addormentavo.

Matilde:
Non prendere in giro la mia insonnia, Carta
Stai partendo?

Joseph🤍:
Non ancora
Dobbiamo passare da una persona

Matilde:
A chi devi rompere alle 4 del mattino di domenica?

Joseph🤍:
Se ti decidi ad aprirmi, io sto fuori

Sgranai gli occhi e dovetti rivedere quel messaggio due volte.
Mi venne spontaneo alzarmi e aprire la porta. Era la verità.
- Che cazzo ci fai qui a quest'ora?- domandai
- Ti sono venuto a prendere: vieni con noi- affermò tranquillamente ed entrando nel mio appartamento- Sistema lo stretto necessario che i miei fratelli e mamma ci aspettano-
- Tu sei completamente pazzo- affermai- Non posso ho il lavoro e sarei un intralcio-
- Prima cosa: ho parlato con Ilenia e  mi ha detto per il tuo amico non ci stanno problemi, anzi mi hanno ringraziato. Seconda cosa: Jader e Jacopo hanno supportato questa idea e mamma ha approvato-
- Ripeto. Tu sei pazzo-
- Invece di ripetermi che sono pazzo, sbrigati che il traghetto è alle 5:45 e Jader ci lascia qua- affermò, fermando il mio controbattere- Non insistere perché non cambierò idea-

Mi vesti di fretta e furia con una felpa oversize e dei pantaloni e, dopo un anno dal mio trasferimento in quell'appartamento, uscì fuori la mia piccola valigia, mettendo i pochi vestiti che avevo, i prodotti, i soldi e le medicine.
Quando andai in cucina con la valigia, vidi Joseph seduto sul divano.
- Sei stata flash- affermò, alzandosi mentre io prendevo il mio cappotto dall'appendiabiti e lo indossavo- Sei pronta?-
- Si, anche se ho un po' di ansia-
- Ti sto portando nel mio posto nel cuore come tu hai fatto con me- affermò, prendendomi la mano- Lì conoscerai un po' di Joseph e anche di Holden. Magari potremmo passare un po' di tempo insieme-
- Se mi dici così sto casa-
- La notte ti fa diventare con la lingua tagliente- affermò, mettendo un braccio intorno al collo e prendendo la valigia- Andiamo su-

Feci uscire Joseph e io mi assicurai di chiudere bene la porta a chiave, per poi raggiungerlo in macchina, dove ci attendevano Jader, che guidava, Rebecca e Jacopo.
- Andiamo voi due, che sennò ve lasciamo qua- urlò da fuori il finestrino e io temevo che svegliasse il vicinato.
Ci misimo in viaggio per raggiungere il traghetto e, mentre Jacopo si era addormentato e Jader e Rebecca parlavano di cosa avremmo fatto lì, sentì la mano di Joseph prendere la mia, appoggiata sulla mia coscia.
I nostri sguardi si scontrarono, dicendo più di mille parole senza aprire bocca.
Appoggiai la testa sulla sua spalla e mi addormentai più serena del solito.
Quel Natale sarebbe stato diverso dai precendenti.

Spazio autrice:
Salve gente, piaciuto questo capitolo?
Joseph ha seguito l'istinto e ha fatto benone.
Matilde è ancora paranoica ma la nostra Rebecca l'ha capita e che non è sola (Rebecca ti amiamo).
Vedremo uno spostamento di location e c'è ne saranno delle belle adesso (MA BELLE BELLE)
Ci vediamo domani.
Bye bye🤍

𝑸𝒖𝒆𝒔𝒕𝒐 𝒎𝒐𝒏𝒅𝒐 𝒏𝒐𝒏 𝒇𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝒎𝒆| 𝑯𝒐𝒍𝒅𝒆𝒏 𝑭𝒂𝒏𝒇𝒊𝒄𝒕𝒊𝒐𝒏 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora