Non era l'inferno

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Largo Venue, Roma
Martedì 19 novembre 2024
Ore 20:00

canzone consigliata per leggere il capitolo: RANDAGI di Holden
piattaforma dove trovarla: SPOTIFY

POV Joseph

Guardavo il mio riflesso allo specchio e sentì l'ansia divorarmi dentro. Il mio primo live nella mia città natale, che contava più di tutte le altre. Stavo per cantare davanti alla mia gente. Tra quella gente c'era anche lei.
- Daje, Jo. Sappiamo bene che spaccherai- affermò Jacopo, alzandosi dal divano e dandomi una pacca alla spalla- Poi dopo c'è l'after party e ciò significa una cosa: bere fino a morire-
- Come può essere che sei sempre il solito scemo te- affermò Jader, mentre io assistevo divertito a quello spettacolino.

Jader e Jacopo erano i miei fratelli maggiori, nonché i miei pilastri. Quando mamma e papà si separarono, i miei fratelli fecero di tutto per non farmi pesare quella situazione visto che avevo poco più di cinque anni. Hanno sempre sostenuto la mia musica, ho sentito il loro supporto durante il mio percorso ad Amici e continuano a farlo anche ora.
Mi sentirei perso senza di loro e mi ritenevo molto fortunato ad averlo al mio fianco.

Quei due continuavo ad insultarsi a vicenda e ciò mi fece distrarre.
- Vabbè riprendiamoci qua- affermò Jader- Piuttosto perché sei così ansioso, giovane?-
- Esibirsi per la prima volta a Roma, la mia città, mi causa quest'ansia-
- Secondo me ce sta un altro motivo- affermò malizioso Jacopo- Ti ho visto strano in questi giorni e sempre attaccato al telefono. Te ce devi dì qualcosa-
Cazzo come mi conoscevano bene. Non sapevano di Matilde e non avevo avuto l'occasione di raccontarglielo. Ero ormai condannato.

Ad un certo punto qualcuno bussò alla porta ed era Marta, che mi aveva appena salvato da quella situazione.
- Ciao Marta- salutarono Jacopo e Jader.
- Ciao ragazzi, come state?-
- Stiamo tranquillizzando il piccoletto ma penso che ti diamo il passaggio di testimone. Noi andiamo a vedere se arriva mamma- affermò Jader, dirigendosi verso la porta seguito da Jacopo- Ci vediamo dopo e ricorda: spacca tutto, shakalupa e dajeee-
Appena rimanemmo soli, Marta si sedette sul bracciolo del divano del mio camerino.
- Come ti senti?-
- Un po' agitato ma penso che ora mi passa- affermai sbuffando
- Non è solo per questo- affermò Marta- Lo vedo nei tuoi occhi che non stai pensando solo al concerto-
- Leggi il pensiero, Donà?-
- Conosco bene i miei polli, anche se tu sei molto introverso e sei il nuovo arrivato- affermò Marta- C'entra la ragazza del ristorante? So' che è a lei che hai mandato il biglietto e il pass-

Guardai Marta, che mi regalava un sorriso materno.
- Come l'hai capito?-
- Quella sera non le toglievi gli occhi da dosso e la guardavi come se niente intorno a te esistesse-
Presi un respiro profondo: era vero, con lei intorno gli altri smettevano di esistere.
- Non so' che devo fare con lei, Marta. Ho paura di rovinare tutto. Ho paura di soffrire di nuovo-
- Jo, non tutte le relazioni sono come quella che hai avuto con Cecilia. Non puoi privarti di amare-
- Lo so ma non voglio fare un casino-
- Non c'è fretta: fai con i tuoi tempi-
- Se la perdessi?-
- Non la perderai- affermò Marta- Vi ho visti a tutti e due quella sera e lei ti cercava sempre con lo sguardo. Siete due imbranati fatti l'uno per l'altra-
- Fai questi tipi di discorsi anche a Mengoni?-
- Non sono fatti tuoi- affermò Marta, facendomi sorridere.

Marta guardò il suo orologio e fece per alzarsi dal bracciolo.
- Andiamo che tra dieci minuti si parte-
Mi alzai e presi un enorme respiro. Dopo aver fatto il nostro solito rituale di merda, merda, merda, la mia band salì sul palco e, poco dopo, entrai io, portando la nascita di una grande boato dal pubblico.
Mentre cantavo, la cercavo tra la gente e la trovai: era in prima fila, sembrava una dea mentre cantava.
Sorrisi mentre la vedevo limitarsi ad ascoltare solo alcune canzoni di Prologo: mi aveva detto che prima dell'instore, non mi conosceva perciò me l'aspettavo.

Eravamo verso la fine del concerto e mancava l'ultima canzone. Quella più potente a mio parere.
- Regà è arrivata il momento dell'ultima canzone- affermai- La conoscete tutti qui, sia quelli che ci sono da sempre sia quelli nuovi. La scrissi ad Amici e, come ben sapete, me piace raccontare sia fatti che mi sono accaduti e non. Ecco questa canzone parla di una relazione finita, che però ha fatto vivere delle forti emozioni ai due innamorati. In questo momento della mia vita, sento di provare queste emozioni forti di cui si parla nella canzone. Roma, Randagi-

Rimisi il microfono sull'asta e guardai Matilde che ricambiò il mio sguardo, mentre vedevo la sua amica che le diceva qualcosa all'orecchio. Chiusi gli occhi e presi un respiro profondo mentre la musica partì di nuovo.

Le tue mani
Più letali
Degli spari
Non lasciare la presa, rimani
Se cadiamo
Aggrappati
Come un salto giù da dieci piani
E spero qualcuno mi salvi
Se con te è come perdere i sensi
E non posso e non voglio fermarmi o
Che ti fermi
Non c'è niente che io possa farci
Siamo soli invisibili agli altri
Ah, ah, ah, ah, ah
Bruciano gli occhi con i tuoi abbaglianti
Dimmi perché ora piangi (eh, eh)
E mi guardi anche se non mi vedi
Tranne quando siamo stesi ubriachi sopra i marciapiedi
Ti ricordi correvamo contro ve-ve-ve-vento
Nel buio sui due-ce-ce-ce-cento
In fondo è stato be-be-be-bello
Cani randagi
Noi siamo uguali, eh-eh-eh-eh
Gira tutto e mi sembra l'inferno
Fai la dura, ma hai il cuore di spugna
Vorrei crederci e dire lo stesso
Quando dici che tutto si aggiusta
Tu che sembri anche troppo perfetta
Così bella che sembra una truffa
Sono qui pronto a venderti il cuore
Aspettando soltanto la cifra più giusta
E non voglio sprecare un momento
Le tue unghie mi strappano a righe
Io che ho sempre avuto il vuoto dentro
Chissà come tu lo riesci a riempire
Non so come raccogliere i pezzi
Ho imparato solo a demolire
Prendi fuoco sopra la mia pelle
Ma sei come ghiaccio sulle ferite
Bruciano gli occhi con i tuoi abbaglianti
Dimmi perché ora piangi (eh, eh)
E mi guardi anche se non mi vedi
Tranne quando siamo stesi ubriachi sopra i marciapiedi
Ti ricordi correvamo contro ve-ve-ve-vento
Nel buio sui due-ce-ce-ce-cento
In fondo è stato be-be-be-bello
Cani randagi
Noi siamo uguali, eh-eh-eh-eh
Se ti parlo e non ascolti una parola
C'è qualcosa in noi che proprio non funziona
Lo so anche se non lo ammetto
Niente ha senso se non sei con me
E mi guardi anche se non mi vedi (non mi vedi)
Tranne quando siamo stesi ubriachi sopra i marciapiedi
Ti ricordi correvamo contro ve-ve-ve-vento
Nel buio sui due-ce-ce-ce-cento
In fondo è stato be-be-be-bello
Cani randagi
Noi siamo uguali, eh-eh-eh-eh

Il pubblico esplose in un grande applauso.
Dopo gli inchini e i ringraziamenti, tornai dietro il backstage, dove trovai i miei fratelli, mamma e Marta aspettarmi.
- Sei stato bravissimo, amore di mamma. Sono fiera di te- affermò mamma, abbracciandomi mentre la sentivo piangere.
Mi staccai e guardai Marta, altrettanto commossa.
- Vieni qua, scemo- affermò abbracciandomi- Sei stato meraviglioso-
- Grande il nostro fratellino. Ormai sei un ometto- affermò Jader, dandomi una pacca alla spalla.
- Ma quel discorso prima di Randagi?- mi domandò malizioso Jacopo.

A salvarmi per l'ennesima volta fu Marta: dovevo fare una statua a quella donna.
- Beh sarà meglio dirigerci al party- affermò Marta- Anzi, voi cominciate ad andare che io e Joseph andiamo un attimo da dei fan che volevano vederti-
Jader, Jacopo e mamma fecero come disse e, quando se ne andarono, rimanemmo soli.
- Andiamo che Valeria ci ha fatto un favore-
- Favore?-
- Cammina e non fare domande-

Marta mi portò nell'altra uscita del backstage, che era isolata.
Li vidi Valeria insieme a due ragazze e non poté riconoscere una di loro.
- Ciao Joseph-
- Ciao Matilde-
Mi sembrava girare tutto ma questa volta non era l'inferno.

Spazio autrice:
Salve raga, piaciuto questo capitolo?
Questo è uno dei miei preferiti dei capitoli che ho scritto e vediamo l'arrivo di nuovi personaggi: Jader e Jacopo che saranno la parte comica di questa storia e la nostra Marta (che chi ha letto le mie ff su Marco Mengoni conoscono bene)
OVVIAMENTE, QUESTO FATTO NON RAPPRESENTA LA REALTÀ ANCHE PERCHÉ NON PREVEDO IL FUTURO PERÒ CI TENGO A RIBADIRLO😂.
Ci vediamo nel prossimo capitolo.
Bye bye🤍
P.S Vi consiglio di leggere il capitolo ascoltando Randagi, la canzone di Joseph e magari fatelo su Spotify se c'è l'avete così facciamo aumentare gli ascolti del nostro maestro.

𝑸𝒖𝒆𝒔𝒕𝒐 𝒎𝒐𝒏𝒅𝒐 𝒏𝒐𝒏 𝒇𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝒎𝒆| 𝑯𝒐𝒍𝒅𝒆𝒏 𝑭𝒂𝒏𝒇𝒊𝒄𝒕𝒊𝒐𝒏 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora