Bar Colosseo, Roma
Sabato 1 febbraio 2025
Ore 9:00POV Matilde
Le mie gambe tremavano mentre la mia testa veniva colpita da mille pensieri come meteoriti: stavo per rivedere mia madre dopo due anni.
Il giorno prima, Joseph si era preso cura di me e aveva cercato di farmi ragionare su quello che stava succedendo: avevo parlato di mia madre con tanto odio e disprezzo che anche lui non era felice di questa sua sorpresa ma la sua maturità e saggezza mi hanno convinto a incontrarla, almeno per vedere che cosa voleva da me. Eravamo riusciti ad organizzare questo incontro e l'ansia mi stava divorando dentro.
- Andrà bene, vedrai- mi rassicurò Joseph, prendendomi la mano
- Lo spero anche perché le direi solo parole d'odio nei suoi confronti ma so' che devo trattenermi-
- Cerca di mantenere la calma, ricciolì-Prima che io gli potessi rispondere, vidi una donna entrerà e chiedere informazioni al cameriere, per poi guardare nella nostra direzione: dopo tutti questi anni, lei era davanti a me. Aveva il viso smagrito e profondamente provato, il corpo era scheletrico, gli occhi scuri spenti e i suoi lunghi e folti capelli erano stati tagliati in un caschetto cortissimo. Non sembrava più mia madre. Non era la donna affascinante e in carriera che mi aveva cresciuto.
La donna si avvicinò verso di noi. Era di fronte a me e io sentivo un nodo in gola.
- Ciao Matilde. Da quanto tempo?- affermò mia madre, regalandomi un sorriso e sedendosi nella sedia di fronte a noi.
- Ciao...Mamma. Sono due anni che non ci vediamo- affermai fredda e sentendo la mano di Joseph prendere la mia, tranquillizzandomi
- È vero- affermò, guardando le mani appoggiate sul tavolo- Questo giovanotto chi è?-
- Sono Joseph Carta, signora-
- Joseph Carta? Sei il figlio di Paolo Carta?- domandò- Ma certo tu sei Holden, il cantante uscito da quel programma che guardavi sempre con papà, Matilde. Amici, giusto?-
- Almeno te lo ricordi cosa guardavo con papà- affermai, bloccandola.Quando sembrò per rispondermi, un cameriere arrivò per prendere le nostre ordinazioni e ci lasciò nuovamente soli.
- Quindi, voi due siete fidanzati?-
- Si, signora- rispose Joseph con un sorriso.
- Sono così contenta che mia figlia abbia trovato il ragazzo per lei- affermò- Durante l'adolescenza non ha mai avuto una relazione-
- Questo perché quel porco del tuo compagno me lo ha impedito perché doveva violentarmi mentre tu facevi finta di niente- affermai, sentendo il sangue ribollire- Per di più, hai scelto lui a me, che sono tua figlia-
- Matilde, io non volevo questo e lo sai anche tu-
- Però lo hai fatto. Mi ha violentata ripetutamente per sette fottutissimi anni, mi ha minacciata e mi ha rovinato la vita. E tu cosa fai? Scappi con lui e mi lasci da sola a diciott'anni- affermai, facendo uscire tutta la rabbia repressa da anni- Ho passato due anni di merda. Non ho potuto studiare e sono stata sfruttata da un altro come Carlo. Ho tentato tante volte di farla finita ma avevo i miei amici Ilenia e Flavio che mi hanno aiutato. Io ho ricominciato a vivere con Joseph: mi ha insegnato che si può andare avanti e che la mia vita non è veramente finita quell'11 gennaio 2023. Mi avete rovinato la vita tu e quel bastardo e ringrazia che ho il coraggio di guardarti negli occhi dopo quello che mi avete fatto-
Presi di nuovo fiato e la guardai. Aveva gli occhi rivolti verso il basso e non aveva il coraggio di guardarmi.
- Non hai niente da dirmi?- domandai, riavendo il suo sguardo addosso.
- È vero, sono stata una pessima madre a non accorgermi ciò che Carlo ti ha fatto. Sono stata accecata dall'amore che avevo per lui e se n'è approfittato, manipolando il mio pensiero e convincendomi a non portarti con noi a Londra. Credevo di aver fatto la cosa giusta per entrambe- affermò con gli occhi lucidi- Quando ci siamo trasferiti, lui è improvvisamente cambiato, diventando irascibile e violento. Poco dopo, è stato arrestato per aver violentato una ragazzina di tredici anni, figlia dei nostri vicini, e mi ha confessato che i genitori della ragazza avevano notato il cambio d'atteggiamento della figlia a differenza mia. Lì ho scoperto quello che ti ha fatto e mi sono sentita una madre di merda-Scoppiò in lacrime ma non ebbi nessuna compassione per lei e non capivo perché mi avesse cercata. Joseph, in tutto ciò, rimase in silenzio: una cosa che adoravo di lui e che non si intrometteva nelle discussioni in cui non era interpellato e si limitava solo ad ascoltare.
- Perché sei venuta qua a Roma?- domandai, leccandomi le labbra secche.
- Non ho mai smesso di pensarti da quando sono a Londra-
- Non mi hai mai telefonata o scritto-
- Perché non avevo il coraggio dopo quello che ti ho fatto. Ma dopo l'arresto di Carlo, mi sono decisa a cercarti e grazie all'aiuto di una mia amica, sono riuscita a trovare il tuo nuovo numero e a rintracciarti-
- Ci hai pensato due anni dopo? Meglio tardi che mai. Peccato solo che io sto riprendendo in mano la mia vita e mi sto costruendo un futuro con Joseph e con le persone a me più care. In questo mio piano, tu non ci sei e non ci sarai mai- affermai, alzandomi per andarmene e venendo seguita da Joseph.
- Ho il cancro, Matilde-La sua affermazione mi bloccò: cancro, una parola non nuova nella mia vita.
Mi girai e mi avvicinai a lei.
- È uno scherzo?-
- Non scherzo con la malattia che ci ha portato via papà- affermò- Dopo aver saputo la verità su Carlo, mi sono buttata nell'alcol e nel fumo, che hanno rovinato la mia salute e ho scoperto una massa tumorale ai polmoni un mese fa, ma è troppo tardi. Mi hanno dato poche settimane-Mi si era gelato il sangue e non sapevo che dire: anche lei mi stava per essere portata via da questo mostro.
Senza dire una parola, andai via dal bar e lasciai lì mia madre e Joseph.
Tornai a casa e mi chiusi nella nostra stanza, venendo coccolata da Aria.
Più tardi, tornò Joseph, che, trovandomi stesa sul letto, si sdraiò accanto a me.
- Che hai intenzione di fare con lei, ricciolì?- mi domandò Joseph, facendo girare il mio sguardo verso di lui
- Non lo so. Tu che faresti al posto mio?-
- Ascolterai sia il cuore sia la testa e vedo chi potrebbe avere ragione-
- In questo momento, entrambe sono più confuse della sottoscritta-
- In ogni caso...- affermò, prendendo dalla tasca un foglietto e passandomelo- Questo potrebbe servirti. Io vado a preparare il pranzo-Dopo avermi dato un bacio, mi lasciò da sola.
Mi misi seduta e aprì il foglietto e notai un numero e una scritta.Anche se non vorrai parlarmi, questo è il mio numero. Ti voglio bene
- MammaMamma aveva dato questo foglio a Joseph, capendo che era l'unico che mi faceva ragionare.
Ma adesso dovevo capire che cosa fare con lei.Spazio autrice:
Salve gente, piaciuto questo capitolo?
Questo incontro ha scosso un po' i sentimenti e i pensieri della nostra Matilde ma a quanto pare Joseph è l'unico che riesce a farla ragionare...Anche se c'è qualcosa che ancora non le ha detto.
Cosa succederà? Che decisione prenderà Matilde?
Da questo momento in poi, le acque si muoveranno moltissimo e ormai ci stiamo anche avvicinando alla fine.
Vi ringrazio con tutto il cuore per le 7mila letture e le tante stelline (più di 400)❤️
Ci vediamo domani.
Bye bye🤍
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𝑸𝒖𝒆𝒔𝒕𝒐 𝒎𝒐𝒏𝒅𝒐 𝒏𝒐𝒏 𝒇𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝒎𝒆| 𝑯𝒐𝒍𝒅𝒆𝒏 𝑭𝒂𝒏𝒇𝒊𝒄𝒕𝒊𝒐𝒏
FanfictionSai Questo mondo non fa per me Forse un posto per me non esiste Sai Questo mondo non fa per me E vorrei qualcuno capisse (Non fa per me-Holden) Roma, 2024 La vita ha posto sempre degli ostacoli alla diciannovenne Matilde De Santis, che si sente fuor...