19 Il segreto di Connor

82 6 6
                                    


ANNIE

Sono passati ormai parecchi minuti da quando Connor ha messo in moto la macchina...per portami dove, ancora non lo so. Fuori è tutto completamente buio... è notte fonda ormai. Giro lentamente la testa verso di lui, assicurandomi che non se ne accorga. Il suo sguardo è fisso sulla strada...per fortuna direi... visto che il suo modo terribile di guidare non è cambiato per niente. Chiudo gli occhi, esausta. Chissà come s'è l' è cavata Mary...come avrà fatto a spiegare agli altri quello che è successo? Mi sento terribilmente in colpa...avrei dovuto opporre resistenza, e non farmi trascinare via. Il mio sguardo cade sul suo braccio, intento a cambiare marcia. I suoi muscoli sono grandi quasi quanto la mia testa...che speranza avrei mai avuto di sfuggirgli? Praticamente, è un sequestro a tutti gli effetti. All' improvviso si accorge che lo stavo fissando. Ma stavolta non mi importa, che sappia una volta per tutte cosa penso di lui. È un pazzo furioso.

<<Chiama Mary...dille che è tutto ok>> mi ordina, con tutta la calma del mondo. Lo guardo sconcertata. Questo per lui sarebbe tutto ok? Scuoto la testa, cercando di tenere a freno l' istinto di prenderlo a schiaffi. All' improvviso ci avviciniamo ad un area piuttosto illuminata da tanti lampioni...non ho mai visto questo posto da quando abito a Duskwood. Sembrerebbe quasi un boschetto incantato. Una brusca frenata mi fa quasi sbattere la testa contro al finestrino. Accidenti a lui, e al suo guidare da cani. Che posto è questo? Perché mi ha portata qui? Lo vedo scendere dalla macchina, sistemandosi i capelli ribelli. Guardo il mio abbigliamento assolutamente inappropriato in questo momento, e maledico ancora una volta Mary e la sua "geniale"idea di conciarmi come una top model. All' improvviso una manata sul finestrino mi fa spaventare. Lo guardo di traverso, maledicendo anche lui.

<<Cosa pretendi, che ti apra la portiera forse?>> Mi chiede ironico, mentre aspetta che esca dalla macchina, spazientito. Non credo che conosca certe galanterie, visto il modo animalesco in cui mi ha trascinata qui. Faccio un respiro profondo, e a malincuore, apro la portiera. Fa davvero freddo. Cercando di coprirmi il più possibile, mi guardo intorno... questo posto è bellissimo... sembra magico... peccato che io in questo momento mi trovi in un incubo.

<<Tieni>> Mi volto all' improvviso, e lui è lì, che mi porge il suo giubbotto. Lo guardo sconcertata, chiedendomi se non sia un allucinazione. Lui continua a fissarmi, con il solito sguardo severo. Ingoio il groppo in gola. Forse mi conviene accettare, e non peggiorare la situazione, già piuttosto precaria. Afferro il giubbotto, senza dirgli grazie. Noto che adesso è rimasto solo con una maglietta a maniche corte. Mi chiedo come faccia a non sentire freddo. All' improvviso si incammina verso una panchina. Che intenzioni ha? Vuole tenermi qui tutta la notte? Adesso che ci penso è colpa di Mary...lei mi ha obbligata ad uscire...e guarda che disastro. A proposito... meglio chiamarla davvero...non voglio che si preoccupi...e spero con tutto il cuore che sia riuscita a gestire la situazione all' Aurora.

CONNOR

Finalmente si è decisa ad ascoltarmi, e a chiamare Mary. Chissà cosa le starà dicendo, penso, mentre mi accendo una sigaretta. Guardandola, noto che il mio giubbotto è di cinque taglie più grandi di lei. Scuoto la testa. Come può un essere così piccolo, crearmi tanti problemi e pensieri? Inconsciamente, il mio occhio cade sulle sue gambe. Distolgo velocemente lo sguardo. Cristo, credo di essere ancora ubriaco. All' improvviso mi ritorna in mente il modo in cui quel Phil se la mangiava con gli occhi. Cristo, avrei voluto spaccargli la faccia. Cosa direbbe Jake se io non tenessi sotto controllo la situazione con quel damerino? Una furia incontrollabile inizia a pervadermi... cercando di calmarmi, accendo un altra sigaretta, resistendo all' istinto di tornare indietro con la macchina, e andare a pestarlo. All' improvviso la vedo che si avvicina, riponendo il  telefono in borsa... è chiaramente spaventata... è questo l' effetto che le provoco...e la colpa è solo mia.

Duskwood Story Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora