{𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 20}

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Al suono dell'ultima campanella , mi concessi del momento per me per riordinare i miei pensieri.
Una volta arrivato a casa avrei pranzato, studiato e, se avessi ricavato del tempo libero, mi sarei concesso un riposino.

Terminai di sistemare lo zaino e me lo portai sulle spalle, pronto ad uscire, quando Uraraka mi raggiunse.

«Sai già cosa sto per chiederti, perciò muoviti a rispondere.» Rispose autoritaria, sorridendomi.

Tirai un lungo sosprio esasperato.

«Dimmi almeno il luogo e l'orario.»

Avrei dovuto aspettarmelo da una persona come lei.
Uraraka era la tipica ragazza festaiola, bella e che studiava raramente. Io ero l'esatto opposto.
Per carità, le voglio un bene dell'anima però, cavolo, starsene un po' a casa non le fa male.

«Al Flower. Ricordi? Verrò per le 23:00.»

La discoteca. Come posso dimenticarla?
È stato quella sera in cui Bakugo e io avevamo..discusso? Chiarito? Parlato?
Sentii però che quell'incontro diede una svolta positiva alla nostra strana relazione, sebbene nei giorni avvenire mi ignorò completamente.

Tirai un lungo sospiro prima di alzarmi e andare all'armadio, lanciando delle veloci occhiate agli abiti disposti con ordine.

«D'accordo. Ci vediamo.»

[...]

Feci in tempo a darmi una veloce spruzzata di profumo prima di uscire di casa.
Essendo privo di ogni voglia del mondo, decisi di indossare dei semplici pantaloni neri dello smoking, una camicia del medesimo colore e delle scarpe.

«Ciao.» Sorrisi a Shoto entrando nella sua BMW nera.

Mi fece un cenno prima di mettere in moto e fare marcia indietro per uscire dal vicolo.

Quando arrivammo, la musica era già al massimo volume tant'è che dovetti alzare a dismisura il tono di voce per chiedere dove si trovassero il resto del gruppo.
Mi indicò un gruppo, non molto lontano dall'ingresso, in piedi davanti al bar.
Ci inoltrammo nella massa di persone e mi stupii di esserne uscito integro senza nemmeno un capello fuori posto.
Quando i ragazzi ci notarono, si voltarono sorridenti.

«Ehy ragazzi!» Esclamò Tsuyu, con del rossore sulle guance.

«Si è già data all'alcol?» Domandai sospirando, non nascondendo una nota di divertimento.

Uraraka annuì in rassegna, mentre Ilda mi porse un bicchiere di birra, la quale dovetti però rinunciare.

«Andiamo a ballare?» Mi chiese dopo un po' Uraraka.

Eh?

Eh????

Uraraka Ochako, una femmina, mi sta chiedendo di ballare?

«Va bene.»

[...]

«Basta!»

«Ho detto smettila!»

Uraraka ormai era senza fiato quando mi allontanai da lei, mentre un po' di sudore gli brillava sulla fronte ai vari cambi di luce della palla rotante appesa al muro.

Dopo aver ballato, ci ritrovammo a farci il solletico a vicenda al centro della pista da ballo e a quanto pare..beh, avevo vinto io.

Stava ancora ridendo quando la vidi portarsi una mano al petto, alla ricerca di prendere fiato.

La camicia mi si era attaccata al petto per l'umidità e i capelli erano ormai un masso di confusione.

«Ritorniamo dagli altri?» Domandai, sbuffando divertito, offrendole la mia mano.

 𝑵𝒐𝒏 𝒂𝒏𝒅𝒂𝒓𝒕𝒆𝒏𝒆 {𝑏𝑎𝑘𝑢𝑑𝑒𝑘𝑢}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora