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Izuku si immobilizzò sul posto, la presa sulla maniglia ancora salda nonostante le gambe sembrassero scolpite nel cemento.
Non credeva alle sue orecchie; aveva sentito bene?
Katsuki Bakugo aveva appena pregato in modo pietoso e disperato Izuku, un sassolino inutile..un giocattolo, di non andarsene?
Era palesemente ubriaco.
Eppure, nonostante ne fosse pienamente convinto, il suo cuore accelerò, le vene pulsarono e i vasi sanguigni aumentarono di temperatura, accaldando il viso del povero ragazzo.
Con lentezza si girò e ciò che vide lo fece veramente barcollare..
Katsuki stava piangendo.Con lo sguardo chino in basso, le lacrime rigavano il suo bel viso silenziosamente. Il labbro gli tremava tra la presa salda dei denti superiori, probabilmente nel tentativo di fermarlo.
E a ciò ad Izuku gli si creò un nodo in gola, soffocante e stretto.
Senza pensarci, alzò la mano in aria e la poggiò delicatamente sulla spalla del maggiore che in risposta si irrigidì.«Kacchan..» Il fiebile sussurro era quasi inudibile.
Katsuki girò la testa di lato e guardandolo dritto negli occhi, rispose, «Izuku, mi dispiace.. per tutto ciò che ti ho fatto».
Il sottoscritto spalancò nuovamente gli occhi, incredulo. Il cuore perse un battito e tutto attorno a se cadde nel vuoto.
La musica assordante sparì, il chiacchiericcio sparì... c'erano solo loro due lì, nella stanza dei genitori di una loro compagna di classe.Troppe cose..lo stavamo mandando in confusione.
Era veramente il suo Kacchan? O lo avevano rapito, usato come cavia per esperimenti e rilasciato come nuovo prototipo?
Non che gli dispiacesse..Con la testa colma di domande senza risposta, Izuku osservò il biondo calmarsi lentamente e le lacrime seccarsi sulle sue calde guance.
Sembrava così dispiaciuto che ad Izuku gli si strinse il cuore... così, con dolcezza, portò le mani dietro la nuca del biondo e accompagnò il capo di quest'ultimo sulla sua spalla..
ascoltando i piccoli singhiozzi del maggiore mentre si aggrappava disperatamente contro la sua maglia.Questa parte di sè.. Izuku sapeva che il maggiore non l'aveva mostrata a nessun altro al di fuori di lui e si sentiva egoista ad ammettere che ciò non gli dispiaceva per nulla.
Voleva confortarlo, farlo smettere di piangere perchè lo faceva sentire una merda, ma non lo fece. Nel più totale silenzio, Izuku accolse la vulnerabilità di Bakugo e l'accarezzò con dolcezza, custondendola con massima cura all'interno del suo cuore dalle mille cicatrici.
Non sa quanto tempo passò, ma nulla era importante in quel momento perchè il suo Kacchan era lì, al sicuro fra le sue braccia.
Quando Katsuki aveva smesso di piangere, Izuku si era seduto sul letto a valdacchino della camera dei genitori di Momo e, con la schiena contro la testiera del letto, aveva invitato il maggiore a sdragliarsi insieme a lui.
E il biondo accettò titubante, sdragliandosi sul minore e appoggiando il viso sul suo ventre. Circondandogli la vita con le sue possenti braccia, sì rilassò sotto il tocco gentile delle mani di Izuku sui suoi capelli.
Avevano ancora i vestiti e i volti sporchj di vernice e molto probabilmente avevano sporcato il letto, ma a nessuno dei due importò.
Sicuramente alla famiglia Yaoyorouzu i soldi non mancavano di certo e, se il colore non sarebbe andato via, ne avrebbero potuto comprare una nuova..
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𝑵𝒐𝒏 𝒂𝒏𝒅𝒂𝒓𝒕𝒆𝒏𝒆 {𝑏𝑎𝑘𝑢𝑑𝑒𝑘𝑢}
FanfictionIzuku e Katsuki si conoscono sin da piccoli ma francamente fra i due non ci fu mai quel bel rapporto che ancora Izuku cerca di avere. Al contrario, Katsuki è il primo a tenerselo ben alla larga se non prenderlo in giro e alzargli le mani addosso. M...