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Al parco gioco con le bambole insieme a Sara, la mia amica, quando un bambino me le sfila di mano. È ricciolino, ha i capelli scuri ed è più alto di me, forse è più grande.
"Ridammele o lo dico alla mamma!"
"Sei proprio una femminuccia." Dice e mi fa arrabbiare.

"Tu chi sei?"
"Mario."
"Mamma! Mario non mi ridà le bambole!"
"Dai Beatrice, chiediglielo con educazione."

Sbuffo e mi giro verso di lui.
"Mario, puoi ridarmele per favore?" Senza dire niente me le passa.
"Chiedigli di giocare con te." Mi suggerisce mia madre a bassa voce.
"Ma mamma non voglio, è cattivo."
"Non dire queste parole, Bea, forza."

"Mario, vuoi giocare con me Sara ed Andrea?" Gli domando ed i suoi occhi si illuminano ed annuisce.

"Possiamo essere amici." Gli dico ma lui abbassa lo sguardo.
"No, non possiamo, io me ne vado domani..."
"Possiamo esserlo anche quando ritorni." Lui continua a guardare per terra, calciando i sassolini con le scarpe.
"Ma io non so quando torno..." Comincia a dire ed alza lo sguardo. "Quando sarò più grande tornerò e giocheremo ancora insieme."

WILD//TeduaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora