Sono passati un paio di giorni, e io e Mario ci vediamo come dei clandestini a casa sua.
Quando ci incontriamo fuori scuola facciamo finta di nulla. E rende la cosa ancora più eccitante.I nostri occhi si incontrano ed immediatamente arrossisco. Lui fa un sorrisetto e mi giro verso Sara, che mi guarda sospettosa.
"Che c'è?" Le domando facendo finta di nulla.
"Siete un po' sospetti voi due." Mi guarda con gli occhi socchiusi come se mi volesse scrutare l'anima.
"Non stiamo insieme."
"Non te l'ho chiesto infatti, ma è come se mi avessi risposto." Alzo gli occhi al cielo mentre lei ridacchia.Non voglio ancora dirle altro, voglio aspettare che le cose diventino più... concrete.
Passano le prime due ore di lezione e chiedo alla professoressa di andare in bagno.
Mentre cammino per il corridoio vengo trascinata nello sgabuzzino del bidello."Ma sei impazzito-" Comincio a dire ad alta voce e Mario mi mette una mano sulla bocca per zittirmi.
Subito si fionda sulle mie labbra e mi prende il viso tra le mani.
"Mario, se ci beccano siamo finiti." Dico tra un bacio e l'altro, ma lui non sembra volermi mollare."Vieni da me dopo?" Mi domanda ed io annuisco.
"Per fare cosa?"
"I compiti, che domande." Dice ironicamente ed io mi metto a ridere."Fammi andare prima che si accorgano che manco."
Mi ruba un altro bacio, ed esco con accortezza, per non beccare nessuno in corridoio.Finite le lezioni, aspetto Mario fuori scuola.
"Bea torni con me?" Mi chiede Sara.
"No, vado con Mario."
Mi guarda con un sorrisetto ma non dice nulla.Mario mi passa il casco ed arriviamo a casa sua in pochissimo.
Neanche il tempo di rientrare che Mario si fionda su di me."Non vuoi nemmeno mangiare prima?" Domando ridendo.
"No, ho troppa voglia di te." Dice baciandomi il collo. "Ti avrei scopata anche nello sgabuzzino."Sono completamente ossessionata da Mario. Mi fa perdere la testa, ad ogni tocco, ad ogni bacio.
Mi infuocano i suoi polpastrelli sulla mia pelle."Mario, ti prego." Ha aspettato che lo implorassi per procedere.
Mi prende in braccio, ed io stringo le mie gambe attorno alla sua vita. Mi porta in camera da letto e subito mi spoglia."Mi fai impazzire quando dici il mio nome."
-
Finito l'atto, rimaniamo nel letto tra le coperte.
La sigaretta dopo il sesso è qualcosa di così rilassante.Ha la testa poggiata sul mio ventre, ed io lo accarezzo dolcemente.
"Nessuna mi ha mai preso così." Dice fumando, e facendo cadere la cenere nel posacenere sul comodino.
"Sei come una droga."Chi glielo dice che è lo stesso per me.
Sorrido, anche se lui messo così non può vedermi.
Finalmente mi sento così in pace con me stessa.
Non mi interessa cosa siamo, sto con Mario e sto bene.
Anche se domani dovesse spezzarmi il cuore, non mi interesserebbe.
Mario mi fa sentire delle cose che non pensavo fosse possibile provare.Anche il nostro silenzio è confortevole. Non sento il bisogno di parlare per riempire il vuoto, e nemmeno lui.
"Hai fame?" Mi domanda.
"Parecchia." Rispondo ridendo.
"Beh normale, abbiamo fatto cardio." Si alza e si mette un paio di pantaloni.
"Scemo." Alzo gli occhi al cielo tirandogli un cuscino.Lui si mette a ridere e va verso la cucina.
Dopo poco mi alzo anche io, ed indosso una maglietta di Mario, che mi sta enorme."Quanto mi piaci con la mia maglietta." Dice dandomi una pacca sul sedere.
"Potrebbe essere un'arma a mio favore." Gli lascio un bacio sulla guancia, ma mi prende per i fianchi e mi costringe a darglielo sulle labbra."Sei cotto eh?" Dico con un sorrisetto.
"Di te, tantissimo."Appoggio la testa sulla sua spalla mentre cucina.
Qualche giorno fa ero talmente convinta di odiare Mario. Adesso è tutto il contrario."Rimani con me stasera." Mi dice sul divano una volta finito di mangiare.
"Stiamo un po' esagerando eh."
"Ed io dovrei essere quello malizioso tra i due?""Voglio solo che rimani con me."
"Va bene." Gli bacio la fronte.Dopo pranzo ci allunghiamo sul divano, e ci raggiunge anche il gatto.
"Lolli ciao." La accarezzo, e si mette in braccio a me. "Amo questa gattina." La stringo e Mario sorride.
"Evidentemente anche lei.""Cecilia proprio non le piaceva, le faceva brutto e se ne scappava."
"Allora forse prima di metterti con qualcuna dovresti ascoltare questa saggia gatta." Commento e lui si mette a ridere.
"Forse hai ragione."Passiamo io pomeriggio, un po' con Lolli, un po' a vedere qualcosa su Netflix. Anche se di fatto, non abbiamo visto proprio nulla.
"E se tornasse tua madre?" Gli domando preoccupata mentre mi metto sotto le coperte.
"Non preoccuparti." Mi lascia un bacio sulla fronte. "Pure se fosse è abituata a tutte le donne che porto."Gli tiro una botta sulla spalla e mi giro dal lato opposto a lui. Fingendomi arrabbiata, so che scherza.
"Sto scherzando." Mi lascia un'infinità di baci sulle guance."Mario?"
"Dimmi."
"Non hai idea di quanto mi fai stare bene."