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*Skip time*

??: Hey.

TN: Hey, ci conosciamo?

??: No, non ancora in realtà.

Sono seduta come al solito da Libido con i soliti amici. Oggi è una serata un po' più grande: dj set, sconti sul cibo cose che attirano gente che di solito non è qui, persone che non conosco.

??: Sono Jacopo piacere.

TN: Piacere TN.

Jak: Sei qui a sola?

TN: Con degli amici in realtà.

Indico il tavolo dove Mario sta versando della birra in bocca a Luca.

TN: I coglioni che fanno i coglioni lì dietro. Tu se qui da solo?

Jak: No, anche io con degli amici.

Li indica dall' altra parte della stanza.

TN: Bello il tatuaggio.

Dico facendo caso al suo braccio.

TN: Cos'è? Se posso chiedere.

Jak: Una campana di vetro.

Guardo il tatuaggio. Rappresenta un piccolo fiore in una campana di vetro.

Jak: Ti prego non chiedermi se è riferito alla bella e la bestia.

TN: È un giglio non una rosa.

Jak: Sì, esatto.

Dice lui sorpreso.

Senza rendermene conto mi sono avvicinata a lui e gli sto toccando il braccio osservando il tatuaggio. D' improvviso capisco.

TN: È la campana di vetro, Sylvia Plath.

Alzo lo sguardo e mi accorgo che ha un bellissimo sorriso, per la prima volta lo guardo bene.
È alto, moro, e riccio ha la barba rasata ma dalla mia distanza si può quasi intravedere.
Porta un paio di pantaloni larghi e una maglia over. È vestito molto bene in realtà.

Jak: Si è esattamente quello. Sei la prima persona che lo indovina lo sai?

TN: È uno dei miei libri preferiti.

Jak: Vale lo stesso per me.

TN: Femminista?

Jak: Convinto.

TN: Mi sono innamorata.

Jak: Ah sì?

TN: Se mi dici che leggi la Plath.

Sono un po' ubriaca.

Jak: Te l' ho detto che sei molto bella?

TN: No, ma ti perdono, d'altronde neanche io ti ho detto che sei molto bello.

Jak: Wow, addirittura.

TN: Addirittura.

Jak: Allora ti offro da bere?

TN: Volentieri.

Jak: Cosa un mojito? Sex On The Beach?

TN: Sambuca liscia, niente ghiaccio.

Jak: Ah si?

TN: Sì, sono un marinaio, e da bambina mangiavo il ghiacciolo azzurro.

Jak: Bene,  per me uno Jaeger.

TN: Che schifo.

Jak: Dov'è finito il marinaio?

TN: Sono comunque una ragazza.

Jak: E il tuo femminismo?

TN: Hai ragione, la verità è che lo Jaeger ha un sapore indefinito che non sopporto.

Jak: Sa di erbe.

TN: Erbe è troppo generico.

Cameriera: Per chi la sambuca?

TN: Mia, grazie.

Jak: Si perché per lei le erbe sono troppo generiche.

TN: Piantala.

Rido.

Jak: Scusa marinaio.

Ride anche lui.

Parliamo tutta la sera del più e de meno, di libri, di film, e anche di alcolici per una certa quantità di tempo.

Abbandono totalmente i miei amici e mi perdo in una conversazione che dura fino alle 3 del mattino. Parliamo il tempo scorre e io non me ne accorgo, rido da morire fino a stare male.

TN: Cazzo sono le 3. Credo di dover andare.

Jak: Allora, me lo dai il tuo numero?

Il mio cuore per un attimo si ferma e penso a Vic. Ma non abbiamo nulla, ne abbiamo discusso.

TN: Certo.  Allora è 336...

Where you go, I goDove le storie prendono vita. Scoprilo ora