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Tornata a casa mi butto sul letto e crollo addormentata, quattordici ore di sonno evidentemente non sono bastate a sopportare l' incontro con Victoria.
Una voce familiare mi sveglia, Damiano? No, è la voce di una donna. Apro la porta della mia stanza e del corridoio, mi affaccio sulle scale, di nuovo.

È mattina.

Qualcuno sta chiamando fuori dalla porta, invece di suonare il campanello. Dalla porta a vetro riesco a vedere esattamente chi è... Cazzo.

Mi butto in camera di Damiano e lui non c'è.

Scendo lentamente le scale, non voglio aprire quella cazzo di porta ma se non lo faccio continuerà ad urlare.

Apro la porta.

TM: Dov'è tuo fratello?

TN: Ciao mamma.

Sentire quelle due sillabe uscire dalle mie labbra mi fa rabbrividire, mamma.

TM: TN, dimmi dove cazzo è tuo fratello.

I suoi capelli sono spettinati, la sua faccia bianca, le borse sotto agli occhi profonde e scure.

TN: Non lo so, te lo giuro non lo so.

Dove cazzo è Damiano? Pensavo che non l' avrei mai avuta affrontare, specialmente non da sola, in genere quando si presenta Damiano mi nasconde, mi protegge e la caccia via. Ora? Ora non c'è traccia di lui.

TM: Dove sono i soldi? So che avete dei soldi.

Mi ero ripromessa che non sarei mai stata spaventata da lei ma ora tremo, è sempre stata abbastanza forte di fisico, e in questo momento, fatta com'è non ha alcun ritegno. Forse mi sbaglio ma temo che possa fare qualsiasi cosa per quei soldi.

*Vic's pov*

Avvicinarmi di nuova alla casa di Damiano mi fa pensare, non abbiamo ancora parlato da allora, spero che potremo farlo oggi. So che non è una persona cattiva, rivoglio solo le mie cose, voglio far funzionare la band. Quel vialetto, ripercorrerlo, più che a Damiano mi fa pensare a TN. Alle sua mani calde sulla mie gambe nude, alla pioggia, alle lacrime, alla dolcezza con cui mi ha aiutata.

Citofono, sento dei rumori, grida?

??: Devi prendere quei cazzo i soldi.

TN: Mamma, non so dove siano i soldi, non so dove sia mio fratello, ti prego vattene, ti prego...

Vic: Cazzo.

Sussurro tra me e me.

Controllo se la porta è aperta, non lo è, cerco le chiavi che Damiano mi ha dato tra il mazzo che c'è nella mia borsa. Afferrò la chiave blu e apro la porta.

Una volta aperta mi rendo conto che non so che cosa devo fare, che cosa voglio fare. Devo pensare in fretta.

TM: Tu chi cazzo sei.

TN: Victoria tranquilla, va pure, Damiano non c'è.

La mamma di TN si gira verso di lei e la attacca fisicamente, la spinge e e vedo immediatamente che TN non ha il coraggio di opporsi.

Improvvisamente ha paura per lei, la ragione scompare e afferrò sua madre per i capelli trascinandola indietro.

Lei mi tira un pugno, è molto più forte d quanto mi aspettassi.

Sento la porta aprirsi, mi guardo indietro, È Damiano grazie a dio.

Dam: Che cazzo ci fai qui?

Si rivolge a sua madre.

TM: Dammi i soldi.

Improvvisamente di mette a piangere.

TM: Damiano mi servono, ti prego, ti prego ne ho bisogno, per favore.

Damiano è rosso di rabbia, apre la porta e le ordina di uscire urlando.

TM: Fanculo.

Esce quasi spaventata dal comportamento di Damiano.

SPAZIO AUTRICE
Scusa te per la lunga assenza, ho avuto alcuni problemi.
Spero che la mia vita privata non interferisca con la storia.
Grazie mille se capirete.
Spero che il capitolo vi piaccia.

Where you go, I goDove le storie prendono vita. Scoprilo ora