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Ad arrivare a quella discoteca ci metto meno di dieci minuti, nonostante io abbia appena preso la patente, e che la strada da casa mia al luogo in cui si trova Victoria di norma ne impiegherebbe almeno venti. Mi basta poco per trovarla ancora accasciata a terra mezza stordita. La scena che mi trovo davanti è a dir loco aberrante. Victoria è segnata su braccia e gambe, i collant strappati il trucco colato, le lacrime che le ricoprono il viso. È accasciata a terra con la testa appoggiata al muro di mattoni, vicino a lei c'è del vomito, non so se è suo, probabilmente nemmeno lei lo sa. Quando mi vede le lacrime aumentano.

Vic: Grazie, grazie davvero, ti prego portami a casa.

Non ci penso due volte, la aiuto a sollevarsi e la porto in macchina. Entrate lei comincia a vomitare fuori dal finestrino. Non voglio chiederle cosa crede sia successo, non è abbastanza lucida. Ma sono incredibilmente terrorizzata da ciò che mi racconterà. Mentre guido mando un messaggio a Thomas.

"Sono con Vic. Ti richiamo"

Arrivate a casa sua, la accompagno in bagno le do una mano a lavarsi la bocca e la faccia. Lei non parla continua a piangere. Tutto quello che risco a fare è rassicurarla, dire che va tutto bene, che è a casa, che ci sono io, che è finita.

So che dovrei sapere ciò che che è successo, ma non riesco a pensarci. Un passo alla volta, per ora l' importante è che lei sia qui con me a casa al sicuro.

La porto a letto, sto seduta accanto a lei, le sfioro i capelli, la accarezzo, lei riprende a respirare ad un ritmo normale, lentamente scivola nel sonno. Mi alzo a prendere l' acqua abbandonandola per la prima volta in diverse ore.

*Vic's pov*

Mi sveglio sul mio letto, a casa. Sono viva. Grazie a dio. I ricordi di ieri sera tornano lentamente, con i mal di testa, brevi flash seguiti da enormi blackout. Sento le sue mani ovunque, le sue labbra. Se solo non avessi bevuto quel cazzo di drink. Sono stata stuprata. Questo è successo. Fatico ad ammetterlo ma è così. I suoi segni sono ovunque su di me. Mi alzerei, vorrei lavarmi. Non ho la forza.

Vedo TN entrare in camera. L' espressione sul suo volto, è terrificante, mi fa male il cuore.

TN: Amore, ciao, come ti senti?

Vic: Male.

Ritrono a piangere.

Vic: Lui ha...

TN: Lo so.

Anche lei vorrebbe piangere, lo vedo ma rimane forte per me.

Mi allunga una mano sul viso, ho paura, perché ho paura?

Mi allontano, di scatto.

TN: Tranquilla. Va tutto bene.

Si allontana un po' da me. Rendendosi conto che ho bisogno di spazio.

TN: Tieni, ti ho portato l' acqua. La vuoi?

Vic: Si, grazie.

TN: Sei a casa stai tranquilla.

Vic: Grazie per essere venuta.

TN: Non lo devi neanche dire, sono qua, con te, per te, tutto il tempo di cui hai bisogno. Va bene?

Vic: Ho bisogno di lavarmi.

TN: Hai bisogno di una mano ad alzarti?

No voglio fare da sola.

* TN's pov*

Entra nel bagno e chiude la porta dietro di lei. Non lo fa mai.

Muoio dentro.

Where you go, I goDove le storie prendono vita. Scoprilo ora