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venne verso di me.
"ne è valsa la pena, no?"
"mh però troppi piani di scale"
"sei una tipa che si lamenta a quanto noto"
"eh e quindi?"
"che testa calda che seii, neanche si può scherzare"
disse facendomi scappare una piccola risata.

ci sedemmo per terra, e ci fu un attimo di silenzio imbarazzante che poi venne interrotto dal ragazzo alla mia sinistra.
"mattia parla sempre bene di te"
"eh beh effettivamente lo aiuto sempre in molte cose, mica si può lamentare"
"ci tiene molto a te"
"massì anche io, tranne quando fa il coglione"
"tipo?"
"tipo quando sa che a momenti non arriviamo neanche a fine mese, ma spende quasi tutti i soldi che guadagna in cazzate.. mamma si spacca in due per noi, facendo straordinari e 3 lavori diversi, ma a volte lui non se ne rende conto forse e fa il coglione così"

"ma dai è normale, è ancora piccolo diciamo vuole solo passarsi dei piaceri"
"si, ma sa la situazione a casa, potrebbe passarseli anche dopo i suoi piaceri del cazzo"
"vabbè in compenso ci sei tu che aiuti, vero?"
"si, ma mica sempre.. ancora vado a scuola"
"che scuola fai?"
"scientifico"
"e quanto ti manca?"
"2 anni"
"almeno vai bene? per andare allo scientifico bisogna essere cervelloni eh"
"tipo nel mio caso"
ridemmo.
"comunque si, vado abbastanza bene, ma a volte mi passa la voglia di andare perché le persone che frequentano questa scuola di merda si lamentano dei "criminali" dei quartieri come san siro e quindi automaticamente iniziano ad escludermi"
"che figli di puttana"

passammo qualche ora piena a fumare e a parlare di qualsiasi cosa ci passasse per la testa fino a quando non decidemmo di tornare a casa mia.
durante il breve tragitto ci fu silenzio, effettivamente c'eravamo detti tutto prima.
comunque appena entrammo dentro erano tutti svegli a mangiare, la solita fame chimica.

io andai nella mia stanza e nel mentre zaccaria venne verso di me.
"ma dov'eravate?"
mi chiese.
"boh siamo andati un attimo in un posto"
"scattato qualche bacio?"
"ma ti pare dai zakk, ti sembro una che va con i tossici o con quelli che sopratutto vanno con le troie?"
"mh no, però mohamed non è un brutto ragazzo, ci potresti anche provare"
"ma hai fumato altro per caso? tu sei impazzito"
"secondo me non sareste male"
disse francesco che bisbigliava la nostra discussione.
"ma vaffanculo"
mi rivolsi a quest'ultimo ritornando poi a parlare con il mio migliore amico.
"non ci pensare neanche, sto bene da sola dopo l'ultima relazione non voglio altri problemi"
"vedremo sofi"

gli chiusi la porta in faccia.
insomma sapeva che dopo la mia ultima relazione ero rimasta traumatizzata;
il mio ex era violento, mi obbligava a fare certe cose tipo prendere la droga al posto suo così rischiavo io, ma per fortuna non mi sono mai fatta scoprire. oppure quando gli chiedevo una pausa perché ero stanca dei soliti litigi sapeva solo urlarmi contro e tirarmi schiaffi.
e zaccaria e mattia sono sempre stati gli unici a sapere di questa cosa tossica, infatti gli diedero una lezione, penso gli sia bastata dato che non si è più fatto sentire.

non sono tutti uguali, lo so, ma non volevo fidarmi di nessuno in quel periodo, stavo benissimo da sola senza problemi strani e tragici.

"con me sei al sicuro"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora