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6 mesi dopo*

beh pian piano arrivammo ai 9 mesi di gravidanza, praticamente quasi al termine ed io non ero tanto serena a differenza di mohamed che viveva serenamente la sua vita, e che urlava a chiunque che stesse per diventare padre con una felicità assurda, quasi quasi lo prendevano per pazzo.

sono stati anche mesi difficili perché ha rischiato di essere arrestato un bel po' di volte per via dei reati fatti da minorenne, con baby e tutti gli altri, ma grazie a dio risolvemmo tutto.

ci sono stati anche molti cambiamenti, tipo io e momo siamo andati a vivere insieme nella villetta dove prima stavamo io e mio fratello, invece zakk andò con amine e sacky e infine mattia andò in quella di zakk con gaia.

perché questi cambiamenti? boh ci andava, e io e mohamed ovviamente avevamo bisogno di andare a vivere insieme quindi ci sta.

comunque, era un giorno normale come tutti gli altri ed io mi ero appena svegliata con manuel che  scalciava dentro la pancia senza darmi un attimo di pace.
dopo di me si svegliò momo che subito mi diede un bacio e poi mi guardò la pancia con un sorriso compiaciuto.

"lì dentro starà sparando già"
risi a questa cazzata detta dal ragazzo al mio fianco.
"zitto coglione, lui mica crescerà come te"
"e invece si, hai voluto il mini simba no?"
"si, però mica deve essere proprio come te"
"tale padre tale figlio"
"non era proprio così"
"diventerà così allora"
lo insultai ironicamente e poi ci alzammo per fare colazione al piano di sotto.

dopo aver fatto colazione andai di sopra per sistemare un po' con l'aiuto di simba, e infine feci una doccia calda.
quando uscì feci la mia solita skincare e misi un vestitino comodo per stare a casa che a momenti mi esplodeva per via della pancia enorme.
però ad un certo punto mentre andavo verso mohamed sentì qualcosa percorrermi le cosce e dopo i polpacci, e quando abbassai gli occhi era tipo acqua e da lì capì di aver rotto le acque.

dal panico urlai e mohamed, che era davanti i miei occhi, venne in mio soccorso.
prese la valigia e io scesi le scale per andare in macchina e scappare in ospedale.
quando arrivai mi fecero salire al piano di sopra e iniziarono a farmi vari tracciati, mentre lui avvisò gli altri che arrivarono subito.

li vedevo tutto fuori dalla mia stanza dato che non potevano entrare, però almeno c'era la porta aperta che ci permetteva di parlare.

dopo qualche ora però iniziarono le vere contrazioni che mi fecero finire in sala parto e dopo qualche semplice spinta nacque manuel.

aveva due occhioni neri come il padre e dei capelli scuri come lui, era tale e quale a lui come ormai tutti si aspettavano.

uscì talmente in fretta che mohamed riuscì solo a prenderlo tra le braccia, ma non ci fu proprio durante il parto.
iniziammo a piangere dalla felicità e dopo un po', purtroppo, andò al nido per farmi riposare un po'.

gli altri lo videro dal vetro che affacciava sul nido e iniziarono a fare i complimenti a momo, ma quando uscì dalla stanza corsero verso di me ad abbracciarmi come se non ci vedessimo da anni.

"ora aspettiamo la femminuccia"
mi disse zakk con le lacrime agli occhi.
"col cazzo eh"
"dai"
continuò gaia.
"come stai?"
mi chiese mattia interrompendo le cazzate degli altri.
"sto benissimo anche se il parto è stato un po' traumatico, ma quel bambino è uguale a suo padre e a me sembra un dono di dio.. anzi della mamma che sapeva che avessi bisogno di qualcuno che mi stesse affianco per tutta la vita"

"con me sei al sicuro"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora