dopo aver ordinato iniziammo a parlare;
chi parlava di musica, chi di problemi propri, chi delle proprie ragazze, o meglio passatempi, e invece c'eravamo io e simba muti.lui smanettava col telefono e io lo fissavo sinceramente, anche perché lo avevo letteralmente di fronte.
volevo provare a capirlo senza che lui parlasse, ma non funzionò e quando notò il mio sguardo su di lui alzò la testa."dimmi"
disse guardandomi fissa.
"cosa?"
"perché mi fissi da circa mezz'ora"
"non posso?"
"no"
"ah sei faccia proibita quindi?"
"per te si"
lo guardai male e mi girai dall'altro lato, verso zaccaria che mi guardava con uno sguardo che cercava spiegazioni.
lo evitai, dato che non potevo spiegarglielo in quel momento, e poi successivamente arrivò il mangiare ordinato.
quando finimmo tutto ci alzammo per pagare, il primo fu mohamed che pagò per sé, ma aggiunse anche un altro conto che comprendeva esattamente quello che mangiai io poco prima.non capivo.
mi passò ad 1 centimetro di distanza.
"da bravo uomo ho pagato per te"
mi disse all'orecchio per poi andare fuori dal locale.
lo seguì.
"sei strano tu"
dissi mentre accendeva una canna chilometrica a dir poco.
"volevi pagare tu?"
"no coglione, sei strano.. o meglio confuso. non sai cosa vuoi"
"io so perfettamente cosa voglio"
"cioè?"
"te"
disse buttando fuori il fumo dalla sua bocca.
"si dai, fai il serio"
"son serio"
mentre stavo per rispondergli, pero, arrivarono gli altri che proposero un giro per la città.
per tutto il tempo evitai il suo sguardo, con qualche scarso risultato.ad un certo punto mi sentì una mano fredda prendere il mio polso per farmi fermare.
era mohamed.
gli altri passarono avanti e noi rimassimo indietro.
"restiamo un po' da soli"
disse con sicurezza il ragazzo alla mia destra.
"no"
dissi guardandolo.
"eddai per una volta puoi ascoltarmi?"
sembrava un bambino quindi ci rinunciai."quindi? perché non credi a quello che ti dico?"
disse riferendosi al discorso di prima.
"moha ti conosco bene, anche se da poco, tutti mi hanno detto di non fidarmi facilmente di te, come posso farlo? almeno dimostramelo che mi vuoi davvero"
"perché non ti fidi?"
"perché dicono che le usi tutte come passatempo, e io non voglio essere quelle "tutte""
"dammi un'opportunità e ti faccio vedere che non è come dicono tutti"
"non so.."
"eddai, fidati per favore"
"posso fidarmi?"
"devi fidarti"
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"con me sei al sicuro"
Romancemi chiamo Sofia barbieri, sono la sorella del famoso rondo. noi siamo di san siro, un quartiere molto "criminale", o almeno così dicono. effettivamente è vero che in questo quartiere siamo in un brutto giro, ma in realtà siamo tutti delle brave pers...