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la mattina seguente*

mi svegliai prestissimo e fu molto traumatica dato che ero abituata a dormire fino a tardi.
andai a fare la mia solita doccia e poi incominciai a vestirmi e a fare skincare.
misi un po' di mascara, presi il mio zaino e iniziai ad andare verso la mia scuola.
ma qualcosa, o qualcuno, mi interruppe durante il tragitto.

"sofia sveglia alle 7:30? ma dove cazzo vai?"
conoscevo bene quella voce.
mi girai ed era simba sulla sua macchina.
"dove posso andare secondo te?? a scuola coglione"
"a piedi? ma sali, ti do un passaggio io"
"no grazie, chissà quante troie sì sono sedute su quel sedile"
"tu non vuoi essere una di quelle?"
era evidente mi volesse infastidire, anche se sapeva che io ero tutto tranne che troia.
non gli risposi e continuai a camminare infastidita.
"eddai scherzavo, sali sofi"
mi arresi.

salì su quella macchina, penso fosse una lamborghini, boh non ne ho mai capito di macchine, però era molto bella.
gli spiegai la strada per arrivare nella mia scuola e finalmente arrivammo prima del suono della campanella.
"a che ora esci?"
"a 12 dato che manca il prof delle ultime due ore"
"va bene, ciao"
salutai con la mano ed entrai nella mia classe esattamente.

fu una giornata molto faticosa devo dire;
mi litigai con due miei compagni dato che erano letteralmente due stronzi, e poi mi interrogarono in matematica ma per mia fortuna presi 7 e non so neanche come.
alle 12 in punto uscì da scuola e proprio mentre scendevo le scale vidi la stessa macchina che mi accompagnò la mattina.
sì esatto, era simba con zaccaria.

"bellezza sali"
mi disse il mio migliore amico.
"si ciao anche a te zakk"
dissi mentre aprivo lo sportello per salire.
"com'è andata?"
mi domandò sempre lo stesso.
"mah, poteva andare meglio.. ho litigato con due miei compagni"
attirai finalmente l'attenzione dell'altro che guidava, nonché simba, che spostò lo specchietto retrovisore per vedermi meglio in faccia.
"che volevano?"
mi domandò mohamed.
"nulla, rompono il cazzo agli altri e mi da fastidio, sono due falsi di merda"
"ti hanno toccata?"
chiese zakk.
"no, a quest'ora mi prendevate in questura"
scoppiarono a ridere.

comunque arrivammo a casa per le 13, erano invitati a pranzo da me insieme a tutti gli altri e appena aprì la porta neima venne ad abbracciarmi, gli voglio un bene dell'anima.
iniziammo a mangiare la pasta preparata da mia mamma che poi scappò via per il lavoro.

dopo aver finito andai nella mia camera e riposai un po'.
quando mi svegliai non c'era più il rumore assordante che c'era quando chiusi gli occhi ore prima, ma bensì un silenzio assurdo.
andai di là ed infatti non c'era nessuno quindi chiamai mattia.

"ma dove cazzo siete?"
"in giro, perché?"
"non mi hai avvisata"
"eccerto, dormivi"
"boh vabbè, dove siete?"
"in piazza, vuoi venire?"
"arrivo"
staccai e iniziai a prepararmi.
misi una semplice tuta nike nera e le mie tn bianche e andai verso la piazza.

"buongiorno principessa"
mi disse zakk.
"eii"
mi sedetti accanto a lui, però notai subito simba con accanto una rossa, chi cazzo era?
"zakk"
lo chiamami.
"dimmi"
"ma chi è quella?"
la indicai con lo sguardo a bassa voce.
"boh una scopamica di mohamed suppongo"
disse ridendo, ma in realtà non faceva ridere in cazzo.
"ah capito"
dissi delusa.
"perché? gelosa?"
disse neima che stava origliando.
"ma che dici"
"lo so che ti interessa eh"
gli feci il dito medio e poi andai via senza dire niente e avvisare nessuno.

dopo qualche ora mi chiamò mio fratello e io ovviamente risposi.
"sofi ma dove sei?"
"a casa perché?"
"sei scomparsa dal nulla senza avvisare"
"vabbè è tutto apposto"
"vabbè.. vuoi uscire con noi? andiamo a mangiare fuori"
"ma ti pare"
risposi nervosa.
"dai sofi mica c'è quella che oggi era accanto a simba"
era palesemente la voce di neima che scherzava, e riuscì a farmi ridere anche se ero nervosa e infastidita.
"dammi il tempo di prepararmi allora"
"perfetto, mezz'ora e arriviamo"
staccai e mi preparai.

feci una doccia, asciugai i capelli e li feci mossi.
poi misi un top nero con sotto un semplice cargo.
abbinai le af bianche e una borsetta dello stesso colore per poi scendere sotto, dove mi aspettavano i miei amici.

"tutto questo tempo per metterti un top e un jeans?"
disse zaccaria.
"no, c'è un lavorone dietro.. e poi anche se fosse?!"
dissi a mia volta scherzando.
"tu puoi tutto"
queste parole uscirono dalla bocca di neima che in conseguenza fu squadrato da simba.
ma non gli dammo peso e andammo al locale dove avevano prenotato.

"con me sei al sicuro"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora