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gaia mi abbracciò nell'immediato e poi mi lasciò un bacio sulla guancia.
poi andò a salutare gli altri, tra cui mattia in particolar modo, ma ormai tutti avevamo capito cosa ci fosse tra i due.

poi mi trascinò nella mia stanza e iniziammo a parlare, soprattutto io che mi sfogai abbastanza direi.
dopo qualche ora però, esauste, ci addormentammo.

ci svegliammo contemporaneamente il giorno dopo e subito andammo a fare colazione essendo affamate come non so cosa.
nel mentre scoprì che gli altri avevano dormito da me, ma non so neanche io dove dato che la casa non era molto spaziosa e sicuramente non aveva tutti quei posti per far dormire tutte quelle persone, ma non ci pensai e continuai a mangiare i miei biscotti preferiti.

poi gaia andò da mattia, per svegliarlo, e io rimasi da sola in cucina a guardare i tiktok.
fino a quando non sentì una persona dietro di me, e ovviamente era mohamed.
mi girai e lo vidi sorridere a 32 denti mentre mi guardava, e ovviamente ricambiai anche se so perfettamente che, dopo tutto quello che ha fatto, non dovrei.

"come stai oggi?"
disse mentre si accomodava nel posto accanto al mio.
"bene dai, non mi lamento"
"ti va di uscire? almeno non ci pensi"
"no tranquillo, domani c'è anche il funerale e devo prepararmi psicologicamente"
"capisco... ma sappi che la proposta è sempre valida per te"
"sisi, me lo ricorderò"
"va bene, io ora vado"
mi salutò con un bacio sulla fronte e poi uscì di casa, nel frattempo si svegliarono tutti gli altri.

7 ore dopo*

la mattina è stata più tosto impegnativa, passammo il tempo a sistemare nei minimi particolari la casa dato che l'avremmo lasciata il giorno successivo, e a darci un aiuto furono tutti i nostri amici.
così ci distraemmo e fu un bene, ne avevamo di bisogno.
e tra risate e qualche sigaretta, finalmente la casa era splendente.

dopo aver pranzato andarono tutti via, compreso mio fratello che si occupò di certe cose del funerale, quindi io ne approfittai per continuare a sfogarmi buttano via tutte le lacrime che mi restavano in corpo.
dire che ero distrutta era dire poco.
le lacrime scendevano anche mentre facevo la doccia, anche quando mi vestivo e anche quando provavo a datmi una sistemata.

ma quando sentì aprire la porta di casa, smisero di scendere sulla mia guancia.

"con me sei al sicuro"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora