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"calmati bambina del cazzo, a me non parli così, capito?"
iniziò a stringere sempre di più la presa.
"con chi cazzo pensi di parlare?"
continuai a ridergli in faccia, fino a quando non mi prese e mi spinse al muro tirando un pugno forte alla mia faccia facendomi chiudere gli occhi dalla paura.
sin da piccola ho paura dei rumori forti, come quello fatto in quel momento da simba, e soprattutto paura di chi alza le mani;
papà sempre lo faceva con me e mamma.

"pensavi lo tirassi a te?"
rise.
cazzo ride?
"mollami"
"e se non volessi?"
gli tirai un calcio nelle palle.
"figlia di troia"
disse sedendosi nel divano tutto dolorante.
"la prossima volta che mi tocchi ti faccio vedere che fine fai"
mentre stavo tornando nella mia stanza però ricordai cosa dovevo dirgli prima.
"ah e comunque la mia intenzione era ringraziarti per ieri"
chiusi la porta e poi ne sentì un'altra chiudersi al di fuori della mia stanza.

se n'era andato, meglio per lui credetemi.
mi ha seriamente dato della poco di buono?
neanche mi conosce.
che coglione.
smisi di pensarci e iniziai a scrivermi con le mie amiche.
per le 21 tornò mamma a casa e io andai subito da lei.

"mamma"
"tesoro dimmi"
"come stai?"
"bene dai, sono solo stanca"
lasciò la sua borsa sul divano e andò a fare una doccia per poi dormire.
io invece inizia a fare le pulizie in tutta la casa, tranne la stanza dove mia mamma stava risposando ovviamente.
un po' in ritardo, lo so, ma per me pulire era una terapia quindi ne approfittai sta volta.

finì per le 23 e subito andai a farmi una doccia essendo tutta sudata.
avvolsi l'accappatoio una volta finita e poi indossai una felpa nera e un pantaloncino del medesimo colore con sotto delle semplici calze bianche.
feci anche due trecce e poi andai nella mia stanza.
per quella sera non mangiai, ero troppo nervosa e quindi andai a dormire.

dopo 2 giorni*

mi svegliai quel giorno alle 10, presto rispetto le altre volte, e iniziai a sistemare tutta casa dato che ero da sola.
una volta finito mangiai e poi andai a fare una doccia per poi uscire con gaia a fare shopping.
misi un top bianco e dei pantaloncini neri abbinati al colore delle mie tn.
portai una borsetta dello stesso colore del top e poi andai a farmi i capelli.
stavolta li faccio lisci.

alle 16 in punto ero già pronta per andare al duomo con gaia che mi aspettava giù.

"con calma mia principessa"
"vaffanculo gaia, non ti ci mettere anche tu oggi"
"che hai?"
"non ti ho detto che ho litigato con simba?"
"mh no?"
"ah ecco si, mi ha dato della troia per quello che è successo l'altra sera"
"e che te ne fotte? neanche ti conosce"
"si, ma non mi vanno bene questi pregiudizi"
cambiammo discorso quando gaia notò che mi stavo infastidendo.

andammo al duomo e girammo tutti i negozi, ma ci entrammo in uno in particolare dove incontrammo mattia, neima, zaccaria e infine simba tutto insieme.
"ma voi che fate qua?"
chiese mio fratello.
"no tu che fai dentro VS?"
sì esatto, era dentro victoria secret, a fare cosa non si sa.
"neima deve fare un regalo alla sua ragazza"
"ah sei fidanzato quindi?"
"ma noo, è solo un'amica"
disse imbarazzato.

ci fu un momento però dove mentre gli altri parlavano, ma io ero troppo occupata a guardare mohamed che smanettava col telefono.
"sofiaaaa"
richiamò così la mia amica l'attenzione mia e di simba
mi girai verso lei che probabilmente mi chiamava da un bel po'
"cosa?"
"tu vieni?"
"cosa? dove? ma quando?"
"oddio.. neanche ascolti quando ci organizziamo per uscire?!"
"no stavo pensando scusate"
"vabbè quindi ci sei stasera per le 22? andiamo a mangiare una pizza in giro"
"ah sisi, ci sono. ma ora andiamo via"
"cosa? perché?"
mi chiese gaia.
"andiamo e basta"
senza salutare uscimmo dal negozio, io seguita dallo sguardo del solito ragazzo.

"con me sei al sicuro"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora