Opera protetta da copyright (SIAE e patamu) tutti i diritti sono riservati.
“Che film vediamo?” domandai, prendendo posto sul divano tra PG ed Ector, tenendo Ardon a distanza.
“Sesso, sangue, sesso, battaglie... e alla fine sesso!” rispose Ardon, divertito, mentre osservava la mia espressione.
“Cosa?! Sul serio?” esclamai, rendendomi conto solo allora del pasticcio in cui ero finita.
“I film preferiti da questi due pervertiti hanno sempre queste sequenze” spiegò Ardon, seduto di fronte a me su una poltroncina.
“Vuoi ancora vedere questo film?”
Lo fulminai decisa a non dargliela vinta, anche se significava passare due ore di estremo imbarazzo.
“Sì!” risposi, in tono di sfida.
Ardon alzò quel suo stramaledetto sopracciglio, come per mettermi alla prova. Dopo circa mezz’ora, i temi toccati prima da Ardon cominciavano a combaciare tutti. Cavolo, in questo film non c’è una trama: solo tette, donne nude e tanto... troppo sesso. Era troppo imbarazzante per i miei gusti. Quando c’erano scene più piccanti, facevo finta di controllare il cellulare, provocando risolini fastidiosi da parte dell’idiota che avevo davanti.
"Cosa ti avevo detto?! Se vuoi andare via, fammelo capire... ci penso io", insinuandosi nella mia testa.
"Sai, posso fare meglio di quel tizio del film", aggiunse.
"Sei un pervertito!" risposi indignata.
"Allora, cosa vuoi fare? Non te lo chiederò più!"
Non sopportando più quel film mi lasciai convincere.
"Ok, andiamo", risposi mantenendo la nostra conversazione privata.
"Tessa, vieni. Io e te dobbiamo parlare degli allenamenti di domani" disse Ardon, alzandosi e prendendomi per mano. Gli altri due non si scomposero—troppo concentrati a scambiarsi battute.
Ridendo entrambi, uscimmo dal salone. Appena chiusa la porta alle nostre spalle, Ardon mi afferrò per un braccio e mi spinse contro la parete. Il suo corpo, dannatamente vicino al mio, mi tolse il fiato. La sua bocca si avvicinò alla mia in un sussurro.
"Non lo fare mai più!"
Sgranai gli occhi, frastornata. "Che cosa?" esclamai, con il respiro sempre più affannato.
"Farmi ingelosire!"Alzai le sopracciglia e scoppiai a ridere. "Davvero?" chiesi incredula.
Mi afferrò come aveva fatto nel parco, con la mano dietro la nuca per proteggermi dal freddo muro, e mi baciò con la stessa intensità. Quando finalmente riuscii a prendere fiato, lo guardai negli occhi.
"Sai una cosa? Se questo è il risultato... lo farò molto spesso!" sussurrai, sorridendo.
"Prova pure, ma sappi che non mi limiterò a un solo bacio!"
Mi mordicchiai il labbro inferiore, provocandolo.
Era quasi il tramonto, intorno alle cinque del pomeriggio, quando mi resi conto che era ora di portare Sandy a fare una passeggiata.
"Ardon, devo tornare a casa! Devo portare Sandy fuori" dissi, vedendo che si era addormentato sul divano della sua camera mentre io ero sotto la doccia.
"Va bene, ti accompagno. Vengo con te al parco."Il sorriso che mi regalò mi fece pensare a lui come al mio protettore personale.
Arrivati davanti a casa, un silenzio strano ci accolse. La mia villetta era completamente al buio, e quel silenzio opprimente mi mise a disagio.
STAI LEGGENDO
Tessa-scacco matto- Volume 1
FantasyTessa una ragazza, dal carattere irrascibile ed avventato,cresciuta sola con la madre una stilista di moda molto ricercata, si trovano spesso a cambiare casa per lavoro, stabilita già da parecchi anni in un piccolo borgo dei castelli romani, lavor...