tua sorella è pazza

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Theo: ciao -disse abbracciandola da dietro- vieni a rubare in casa mia? -chiese ridendo-

Vic: non ho un pelapatate e ho voglia di patate! E poi se avessi rubato neanche te ne saresti accorto, mica metti mano tu alla cucina? -rise-

Theo: ho le telecamere, non ricordi? Per tutte le ladre di pelapatate! Oggi resti a cena qui?Margaret ha avuto un imprevisto e non mi ha preparato la cena, mi aiuti? -chiese-


Nonostante lui sapesse che Victoria fosse più negato di lui su qualsiasi cosa ci fosse da fare in casa pensò che fosse una buona opportunità per passare del tempo con lei, fare due chiacchiere e godersi una serata diversa dalle solite a cui era abituato. Victoria accettò prontamente a patto che oltre al riso cucinasse anche le patate di cui sentiva la necessità e Theo ovviamente accettò senza indugi.

La presenza di Victoria gli piaceva, lo rassicurava e senza neanche rendersene conto il suo volto cambiava quando lei era lì con lui. Di ragazze ne aveva avuto e sapeva di poterne avere a migliaia ma lei era così diversa da tutte le altre che neanche a parole sarebbe riuscito a spiegarlo cosa rappresentasse per lui quella ragazza.


Theo: quindi neanche un auguri vi siete scambiati tu e i tuoi genitori? -chiese prima di bere-

Vic: no ed è meglio così -sorrise- alla fine ho passato un bel Natale con le persone a cui tengo maggiormente e mi sono anche rilassata!

Theo: ma si può sapere cosa è successo o è tutto un segreto di stato? -rise- so che c'entra Olivier ma a chiudere tutti i ponti mi sembra un pochino esagerato!

Vic: non ne ho voglia di parlare -disse lei seria- continuiamo a mangiare, non c'è bisogno per forza di parlare sempre! -disse osservando il suo piatto-

Theo: -rise- se ci fosse stato lui ora qui però le cose sarebbero andate diversamente no? -chiese-

Vic: -sbuffò- ti ho detto che non ne voglio parlare, per me è una storia chiusa e non me la sento, okay?

Theo: ti stai agitando un po troppo! -rise-


Theo non conoscendo a fondo tutta la storia avrebbe voluto entrare più nel dettaglio e non conoscere i soliti pettegolezzi da spogliatoio ma Victoria era inflessibile poiché spiegare tutta la storia avrebbe portato a galla tutti i suoi ricordi, le ansie, le paure e tutto ciò che aveva vissuto finchè Olivier non l'aveva liberata da quella famiglia di pazzi. Ma Theo la prendeva sempre sullo scherzo e non riusciva a capire fino a che punto spingersi o quando smettere di parlare!

Così Victoria prese la sua giacca e uscì di casa incazzata senza neanche salutarlo. Lui pensò in quel momento che stesse un po esagerando e che quella reazione era dovuta più al ricordo di Olivier in se che non alla sua famiglia ed a quello che era accaduto.

Lui nei giorni successivi decise di far sbollire gli animi e avrebbe aspettato che lei facesse un passo verso di lui. Era orgoglioso e sapeva di esserlo ma dall'altro lato non conosceva Victoria fino in fondo e non sapeva che era più testarda e cocciuta di lui. Così, nelle settimane successive non si parlarono proprio. Lei continuò la sua vita lavorando, uscendo con le amiche o con le sorelle, iniziando ad uscire il sabato sera e perfino si era spinta a tornare a ballare in discoteca come un tempo faceva.

Theo invece era sempre occupato con gli allenamenti, le partite in Italia e in Europa, e quei pochi momenti liberi che aveva o li passava nei locali con gli amici o alla play con i suoi compagni di squadra. Entrambi quindi durante quelle due settimane fecero finta di vivere in un appartamento in cui non era necessario che si parlassero ma allo stesso tempo cercavano di vedersi per evitare anche solo uno sguardo.

Amanti: l'ultima promessaWhere stories live. Discover now