Zoe: ti ho detto che nella sede di Torino non posso andarci, ne abbiamo già parlato ieri, due giorni fa e anche la scorsa settimana! -disse sbuffando- mi manca solo un anno all'università e poi potrò andare ma credo che per ora stia bene qui a Milano. Perché non ci va Victoria? -chiese osservandola-
Caroline: ma dai, la piccola ha solo un mese, non possiamo spedirla in un'altra città con una bambina piccola e da sola per di più! -sorrise- e poi a lei non è mai piaciuto!
Celeste: lei è la futura presidente, è nata per questo!
Zoe: e poi dovrebbe andare a giugno, c'è tempo e la bimba crescerà!
Caroline: Claudio tu non parli? Non ti interessa questo discorso? -sorrise-
Claudio: cosa dovrei dire? Sarei felicissimo se Victoria lavorasse in azienda, infondo ha sia un titolo che esperienza quindi non potrei essere più fiero ma capisco che la bambina e lo stare sola potrebbero essere un problema! -disse prima di bere un bicchier d'acqua-
Vic: okay, voglio andare! -sorrise- ha ragione Zoe, sono nata per questo e voglio farlo! -sorrise-
Seduti a quella tavola per qualche minuto nessuno disse niente, il gelo totale finchè la bambina non iniziò a piangere e solo a quel punto Caroline e Claudio scattarono dalla sedia e corsero verso la figlia abbracciandola e piangendo allo stesso tempo. Il sogno di Claudio era proprio questo e vederlo realizzato dopo anni e anni di lotte e vedere soprattutto il cambiamento e il percorso che l'aveva portata a maturare lo faceva commuovere.
Caroline invece era preoccupata per la bambina, diventare vicepresidente per la nuova sedere di Torino significava assumersi responsabilità su responsabilità, lavorare la notte e non avere turni ben definiti. E Caroline, avendo vissuto una situazione simile, sapeva che sarebbe stata difficile. Forse cambiare area le avrebbe fatto bene? Doveva parlarne con Theo e sicuramente, per come era fatto, già sapeva che avrebbe dato di matto.
Dopo qualche giorno si videro a casa sua, lui passò tutto il tempo con la piccola a provare i nuovi giochi che le aveva comprato mentre Victoria metteva in ordine casa pur non essendo sua. Osservava che la casa era identica a come l'aveva lasciata, lui aveva sempre le stesse foto in salone con l'aggiunta delle nuove con la bambina, era tutto rimasto perfettamente uguale e sotto sotto anche lui anche se quando era in sua presenza cercava di fare il duro e il menefreghista.
Dopo aver fatto mangiare la piccola e averla messa a letto i due poterono così cenare, una cena tranquilla dato che si era fatto tardi e a casa di Victoria già avevano cenato.
Vic: mio padre vorrebbe che prendessi in mano le redini dell'azienda, per ora vorrebbe farmi vicepresidente -disse addentando una fetta di pane-
Theo: è ottimo! -disse sorridendo- avrai un sacco di soldoni! -rise-
Vic: vorrebbe che però mi spostassi nella nuova sede e non è qui a Milano, è a Torino -disse calma- non subito però, a giugno o fine giugno in modo che per due mesi io possa apprendere e imparare prima di iniziare effettivamente a settembre!
Theo: e quando pensavi di dirmelo? -disse lanciando la forchetta- ti sembra il modo?
Vic: calmati! -disse rassicurandolo- l'ho saputo solo qualche giorno fa!
Theo: -rise- e non hai pensato a me? A quel povero coglione, no? Thessa avrà solo sette mesi e qui già normalmente facciamo fatica a trovare un punto di incontro per vederci, cosa pensi accadrà lì? Passerò del tempo con lei una sola volta a settimana, eh? Perfetto! -disse alzandosi- proprio perfetto!
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Amanti: l'ultima promessa
FanfictionDopo la drammatica fuga dal suo matrimonio, Victoria e Olivier si trovano a fronteggiare nuove sfide e avversità. La loro passione viene messa alla prova mentre si destreggiano tra vecchi segreti e nuovi intrighi. La vita di Victoria diventa un tur...