il re dei derby!

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Passarono una mezz'oretta buona a parlare con lui e con la madre che parlava sempre tramite Lucas e solo allora capì che Theo non le avesse raccontato della rottura tra di loro. All'inizio le sembrò strano che la madre facesse riferimento sempre a quella casa come la loro ma solo quando le disse che Theo le aveva confessato che erano tutte balle quello che scrivevano i giornalisti ebbe effettivamente la conferma. Theo rientrò poco dopo e vedendola lì rimase spiazzato, tutto si aspettava tranne di rivederla così senza neanche un messaggio.

Fece finta di nulla, l'abbracciò e le disse che le era mancata. Vic non seppe se lo fece perché ci fosse la madre o perché davvero ne era contento che lei fosse di nuovo lì con lei. Si comportò normalmente chiedendole come fosse andato il viaggio, come si era trovato con le amiche e sua madre ovviamente la invitò a cena per passare del tempo con loro e per conoscersi meglio, cene a cui non poteva sottrarsi.

Con la scusa che avrebbe dovuto posare le cose per il lavoro che le sarebbero servite anche per i giorni successivi andò in quella che era la sua vecchia casa seguito anche da Theo che una volta entrati cambiò totalmente espressione.


Theo: perché sei qui? -disse serio-

Vic: e perché non hai detto a tua madre di noi? Eh? Per fortuna che tuo fratello ha retto il gioco e inventato più bugie di me, si vede proprio che siete fratelli!

Theo: -rise- dopo la partita tornerà in Francia, sarà solo per qualche giorno che dovremmo fingere se proprio questo ti interessa. Non le ho detto nulla solo perché avrebbe iniziato a fare tante domande e non voglio stressarmi ancor di più, tutto qui! Allora tu invece che vuoi da me? -chiese curioso-

Vic: mi avevi invitato tu alla partita e io sono venuta -disse facendo le spallucce- domenica sera rientro, sta tranquillo. Così potrai andare a tutte le feste che vorrai senza me! -disse sistemando i suoi computer-


Non disse nulla, rimase indifferente e dopo poco Lucas lì chiamò per comunicargli che era pronta la cena cucinata rigorosamente dalla madre, fatta proprio per Victoria per farle conoscere il cibo tipico della Francia pensando che lei non ne sapesse nulla.

La cena fu tutta squisita e quando le disse che anche lei era francese e più precisamente che i suoi nonni erano di Lione la madre la prese ancor più a cuore ricordando tutti i bei momenti che aveva passato lì da giovane con i suoi nonni. La lingua francese ormai non la masticava più come prima anche se qualche frase di senso compiuto la riuscì ancora a formulare bene.

I due, fatta una certa ora, si diressero in camera da letto facendo finta che fosse la loro quotidianità anche se era tutt'altro. Victoria era agitata non solo per il bambino ma anche per tutte le bugie che il ragazzo le stava facendo trascinare e non le facevano per niente bene. Theo era scontroso, musone e non appena entrati si fiondò sul letto stando appiccicato al telefono mentre Victoria mise dei cuscini in modo tale che stessero separati e non ci fosse nessun contatto anche involontario tra di loro. Per fortuna prese sonno subito anche se continuava a girarsi e rigirarsi nel letto sentendosi quasi mancare il fiato.


Theo: ma che cazzo, la smetti? Da due ore non trovi una posizione? -disse urlando-

Vic: ma ti fai i cazzi tuoi? Devi dormire? E dormi! -disse furiosa- se avessi detto a tua madre le cose come stavano non avremmo dormito insieme! -disse puntualizzando-


Il resto della nottata però non andò meglio, nonostante fosse solo il secondo mese di gravidanza non aveva mai avuto nausee ed era strano ma Victoria ne era felicissima poiché a lavoro sarebbe stato difficile gestirle ma proprio quella sera ebbe il suo inizio. Theo che ancora non sapeva nulla continuò ad inveire più volte nei confronti della ragazza che in bagno, era seduta sul pavimento, stremata e distrutta dall'ennesimo conato di vomito mentre lui pensava solo alla luce che non lo faceva riposare invece di chiedere a Vic come stesse.

Amanti: l'ultima promessaWhere stories live. Discover now