non male

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Per quanto si fidasse di Erika non le aveva ancora confessato della sua relazione con Olivier, forse temeva il suo giudizio o forse pensava che fosse passata del tutto e con una bimba in arrivo era anche inutile ripensarci.

Le settimane passarono e nonostante Victoria era sempre più irascibile, con i piedi gonfissimi e con poca voglia di vivere stando a letto tutto il giorno Theo sembrava essere cambiato, era più affettuoso, le portava sempre qualcosina quando tornava da lavoro e non si faceva problemi a sopportare tutti i suoi cambiamenti repentini pur non essendo nulla.

Da ribelle qual'era di tanto in tanto si alzava, andava da sola nella sua vecchia casa dove invece ora lavorava Erika andando contro il suo dottore ma lei non ce la faceva nonostante tutto il giorno fosse occupata e non stesse mai da sola. Se non c'era Erika c'erano le sorelle e se non c'erano loro a sopperire la mancanza c'erano sempre le amiche.


Erika: c'è Olivier, ha bussato a me, che faccio gli apro il cancello? Ma Theo non è uscito? -chiese curiosa-

Vic: si, aprilo vediamo che vuole! -disse osservando-

Erika: avrà dimenticato qualcosa in casa, ti porto fuori ma mi raccomando non ti azzardare per nessun motivo al mondo di alzarti come oggi! -disse seria-

Vic: -annuì- promesso! Allora poi vado direttamente a dormire, ci vediamo domani?


Erika l'accompagnò in sedia a rotelle sul patio, Olivier parcheggiò l'auto, scese e non appena la vide le sorrise al contrario di Victoria. Cosa voleva ora? Sapeva benissimo che non aveva dimenticato nulla a casa di Theo e se era lì pur sapendo che l'amico non ci fosse era solo ed esclusivamente per lei.

Lui le chiese se potessero parlare in privato e quando Victoria annuì senza dir nulla lui la prese in braccio portandola in casa sul divano di Theo. Erano ormai su quel divano da una decina di minuti ed oltre a guardarsi lui non aveva proferito parola, era buio e il silenzio regnava in quella sala.


Vic: beh, allora? -chiese curiosa- che volevi dirmi? E non inventare cazzate perché sai benissimo che Theo non c'è!

Oli: -rise- la gravidanza ti rende più aggressiva, non male!

Vic: ho capito, me ne vado a letto, chiudi la porta quando te ne vai!

Oli: no -disse fermandola per un braccio- volevo sapere solo come stessi, se lui ti stesse facendo ancora soffrire

Vic: e ti interessi dopo un mese? -rise- esattamente quando ci hai pensato? Prima di avermi bloccata ovunque o dopo aver conosciuto la tua nuova ragazza?

Oli: -rise- secondo te conoscendomi potrebbe mai piacermi una ragazzina del genere? Tu sei incredibile Victoria e in veste di mamma hai una luce diversa -disse spostandole un ciuffo di capelli- vieni con me, iniziamo una vita insieme in America, io, te e la bambina!

Vic: tu sei pazzo! -rise- vattene Olivier! -disse urlando- Vattene! -disse spintonandolo-

Oli: ti prego pensaci, non è mai troppo tardi! -disse insistendo-

Vic: Vattene! -urlò-


Come poteva arrivare a farle una proposta del genere? Forse in passato l'avrebbe seguito fino in capo al Mondo ma non ora e non spuntando in questo modo solo perché stava vivendo la sua crisi di mezza età.

Amanti: l'ultima promessaWhere stories live. Discover now