non farti mai più chiamare Viky

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A quel punto il cuore di Vic fece crack. Alla fine dei conti erano loro due e di sentimenti in ballo ce ne erano ancora nonostante li ignorassero e ognuno fosse andato dritto per la sua strada. Ma quando pronunciò quella frase sentì il cuore rompersi in mille pezzi e una lacrima cadere sul suo volto senza neanche accorgersene. Tutto questo bel momento fu interrotto da Theo che bruscamente era rientrato ed aveva deciso di fare lo show lì davanti a loro iniziando a inveire con urla e quant'altro.

A quel punto Olivier si defilò dalla situazione, la salutò e dopo qualche minuto sfrecciò con la sua auto verso casa sua mentre Victoria cercò di calmarlo affinchè il vicinato a causa sua non si svegliasse. Lo seguì perfino in casa sua ma lui non ne voleva sapere nulla, poiché era lei che stava sbagliando e lui di colpe non ne aveva, era perfetto. Scappò in camera da letto e Victoria ancora una volta lo aspettò cercando di prenderlo in un buon momento e di chiudere una volta e per tutte quelle sceneggiate che tanto odiava. Erano su per giù le tre del mattino e la ragazza era ancora lì in salone seduta sul divano quando finalmente apparve e la prima cosa che fece fu quella di strapparle la scatoletta che le aveva regalato Olivier contenente la torta.


Theo: fammi vedere che ha regalato all'amante questa volta -disse sarcastico- Olivier è bravo con i regali!


Il modo in cui diceva quelle cose fece ribollire il sangue di Victoria anche se restò immobile e in silenzio cercando di capire cosa avrebbe fatto quando avrebbe visto quella torta. Quindi Theo, dopo avergliela strappata letteralmente, quando la aprì rimase di stucco tant'è che non disse nulla per qualche minuto.

Stette lì alzato, di fronte Vic, con questo cartone contenente la torta e le candeline ancora poggiate lì sopra cercando di capire cosa fare o cosa dire. Fatto sta che cercò anche quella volta di avere ragione.


Vic: è il mio compleanno, Theo e tu me l'hai rovinato -disse alzandosi- grazie! -disse correndo alla porta- ti ringrazio davvero!

Theo: ora è colpa mia se Oli ha deciso di tornare con la sua famiglia? O sei tu la troia della situazione che l'avrebbe dovuto capire fin dall'inizio? Eppure ci vai ancora dietro.. -disse guardandola negli occhi-

Vic: -sorrise- dovrei anche risponderti? Il tuo comportamento e le tue parole parlano da sole. E te lo dico per l'ultima volta, stammi lontano! -disse puntandogli un dito contro-

Theo: -rise- perché sennò cosa fai? Lo vai a dire all'avvocato Giroud? -chiese-

Vic: lui non mi amerà mai ma tu non saresti mai potuto essere all'altezza sua -disse prima di uscire di casa-


Era stanca del suo comportamento tossico e da bambino immaturo. Era passata da un estremo all'altro in pochi mesi e solo allora aveva capito che uno come Theo non si sarebbe mai adattato con il suo. Uscì di casa in lacrime per l'ennesima volta ma a differenza delle altre decise di non rimanere in silenzio ma di prendere le sue cose e andarsene senza più guardarsi indietro.

Come poteva continuare a rimanere lì con la sua presenza e dopo tutto quello che le aveva detto? Era davvero inaccettabile quindi in fretta e furia prese le sue poche cose e decise di chiamare le sue amiche ma nessuna a quell'ora rispose ovviamente. Victoria quindi aspettando le prime luci del sole aspettò lì davanti alla finestra osservando cosa facesse il ragazzo ma al contrario suo dopo poco era crollato a dimostrazione che di lei non gliene importava nulla.

Sapeva che stava sbagliando ma in quel momento decise di scrivere a Olivier e solo il riprendere la chat con lui le fece venire i brividi ma quasi in quella situazione si trovò costretta anche se era tardi e sicuramente già stava dormendo. Lei gli scrisse semplicemente che aveva bisogno d'aiuto e di parlare con lui al più presto e così senza farselo dire due volte, alle sei del mattino lui la chiamò per dirle che si trovava fuori il portone di casa di Theo.

Amanti: l'ultima promessaWhere stories live. Discover now