Capitolo 22

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Dadda's pov

Io: < Stamattina l'ho accompagnata a scuola, e ho notato una serie di ragazzine fissarla e bisbigliare mentre usciva dalla macchina >

Awed: < Dadda è più che normale. La notizia di voi due ha fatto scalpore, soprattutto su quel target di età. A volte comunque mi chiedo come sia possibile che la Chiarina abbia la loro stessa età >

Io: < In che senso? >

Awed: < Mi è capitato di uscire con ragazze di anche 19 o 20 anni, ma la maggior parte non riescono a mettere in piedi mezzo discorso sensato. Quindi a volte mi chiedo come sia possibile che una persona di appena diciotto anni abbia una testa così tanto avanti >

Io: < A quello me lo chiedo anche io. Spesso mi scordo che abbiamo tutti questi anni di differenza. Quando la vedo girare per casa penso solo al fatto che vorrei stesse con me per sempre >

Awed: < Siete belli insieme, e non ti avevo mai visto così innamorato Daddetton >

Io: < So che a volte posso sembrare troppo sdolcinato o ripetitivo, ma quando dico che è la donna della mia vita, è perchè credo veramente che sia così. Fosse per me le chiederei anche domani di sposarmi >

Awed: < Lo so bene, si vede lontano un chilometro. E ovviamente al matrimonio tutti in total black! >

Continuiamo a ridere e a parlare, e dopo due ore mi rendo conto che è già ora di andarla a prendere. Prima mi ha scritto che qualche sua compagna le ha detto una cosa del tipo "non ti meriti uno come lui" o una cosa del genere. Mi ha detto di non essersela presa sul personale, ma so che ci è rimasta piuttosto male.

Nonostante cerchi sempre di mostrare sicurezza, so che ha tanta paura. Soprattutto del giudizio degli altri. La cosa positiva è che quando si trasferirà a Milano potrà buttarsi alle spalle tutte queste ragazzine invidiose. Ma adesso voglio fare qualcosa per lei.

Parto dieci minuti prima, così passo da un fioraio e prendo un mazzo di tulipani. Quando arrivo davanti alla sua scuola le mando un messaggio, e poco dopo la vedo uscire. E' palesemente a disagio mentre esce dal portone. Decido di andare incontro e appena mi vede cambia espressione.

Io: < Sei sopravvissuta al rientro vedo >

Chiara: < Diciamo che poteva andare meglio, ma poteva anche andare peggio > 

Io: < Allora mi sa che ho una cosa che ti migliorerà la giornata > dico, tirando fuori il mazzo di fiori. La vedo mentre le si illuminano gli occhi.

Chiara: < Daniel > mi dice, guardandomi. La prendo per i fianchi avvicinandola a me, lasciandole un bacio a stampo.

Chiara: < Grazie >

Io: < Per i fiori o per il bacio? >

Chiara: < Per tutto >

Ci avviamo verso la macchina, non dando peso a tutte le persone che ci stanno guardando.

Chiara's pov

Awed: < Allora piccre', com'è andato il primo giorno? >

Io: < All'inizio non molto bene, poi è migliorato tutto in una volta > dico, guardando Daniel che mi strige la mano.

Io: < Ragazzi dopo volete venire in palestra con me? >

Entrambi annuiscono, così ci cambiamo e usciamo dall'albergo. Per fortuna mi ero portata avanti con lo studio, così questi giorni posso godermeli senza essere preoccupata.

Metto una maglia termica nera e un paio di leggins viola, che mi fanno risaltare le gambe e il fondoschiena. Sento una mano scorrere sulla mia spina dorsale: faccio un passo indietro, scontrandomi con il suo petto.

Stringimi anche se non puoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora