Capitolo 2

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Questa mattina ho fatto un giro al mare, poi sono tornata a casa e ho preparato il pranzo. Non sono riuscita a togliermi dalla testa Daniel e oggi devo capire quali sono le sue intenzioni, perchè ho tralasciato il dettaglio "minorenne" che forse non è così tanto un dettaglio. 

Si sono fatte le 17 perciò decido di scrivergli: "Ciao Dani, sono Chiara la ragazza di ieri. Puoi passare a prendermi tra una mezz'oretta. Grazie " 

Dadda: " Va bene, a dopo "

Nell'attesa finisco di vestirmi: indosso un paio di culotte nere e un top bianco, e dopo un po' sento il campanello suonare. Mi guardo velocemente allo specchio cercando di sistemarmi, poi scendo. Lui è sempre bellissimo: una canotta bianca e pantaloncini neri, oggi ha anche il cappellino al contrario.

Dadda: < Ci siamo vestiti coordinati anche senza saperlo >

Io: < Vedi, questa è telepatia >

Apro il cancello e lo saluto con un rapido abbraccio, e stranamente non mi provoca nessun imbarazzo. Quando inizi a vederti con qualcuno si crea sempre abbastanza disagio quando ci si deve salutare, mentre lui fa sembrare tutto così naturale. Saliamo in macchina e ci dirigiamo in palestra.

Arrivati lì scambiamo qualche parola ma sono particolarmente concentrata, perciò non sono più di tanto di compagnia. Finiamo praticamente insieme, e ci dirigiamo verso l'uscita dopo aver salutato Alessandro. 

Io: < Scusa se non sono stata di tante parole ma durante gli allenamenti tendo ad essere poco socievole >

Dadda: < Non ti preoccupare, ho visto che eri nella tua bolla e non volevo disturbarti >

Io: < Alla fine non ti ho fatto neanche assistenza alla panca, dovrò sdebitarmi più avanti. Mi sa che ti toccherà un altro allenamento insieme > gli dico scherzando, ma dentro so di averlo detto perchè spero di rivederlo.

Dadda: < Oppure potresti sdebitarti in altro modo. Questa sera Riccardo ha organizzato una cena con  Jasmin, perciò io pensavo di andare a ballare da qualche parte dato che sono solo. Potresti portarmici tu, che te ne pare? >

Se prima avevo qualche dubbio sulle sue intenzioni, ora è tutto molto chiaro. E' palese che ci sia un interesse: nonostante non abbiamo parlato in palestra, riuscivo a percepire il suo continuo sguardo su di me e dopo questa proposta i pochi dubbi che avevo sono svaniti. "Ma perchè non gli ho detto dell'età" penso, Questo complica tutto, e il momento in cui glielo dirò farà scemare la cosa, come sempre.

< Va bene > in cosa ti stai infilando Chiara?

< Andata, mi affido completamente a te, mi raccomando. Ci sentiamo dopo allora. Ciao Chiari > si avvicina a me e mi lascia un bacio sulla guancia, il secondo nel giro di 24 ore. Poi salgo in bici, e mi dirigo verso casa.

Sono già le 19, perciò volo in doccia e nel frattempo inizio a capire dove portare Daniel. Potremmo andare in un chiringuito sulla spiaggia, molto tranquillo, senza troppa gente. Faccio un trucco veloce e decido di mettere un body bianco con la schiena nuda e una scollatura molto profonda, e un paio di jeans corti e metto un paio di texani neri. Lo chiamo.

Dadda: < Ei Chiari, dimmi tutto >

Io: < Allora Dani, avevo pensato di andare ad un chiringuito qua vicino, poi potremmo fare due passi al mare. Quindi quando vuoi puoi venire da me che poi andiamo a piedi che ci mettiamo cinque minuti. Va bene? >

Dadda: < Va benissimo. Arrivo tra un quarto d'ora >

Io: < Perfetto, a tra poco >

Chiudo la chiamata e faccio un respiro profondo. Mi guardo allo specchio e noto che il body è così trasparente da far intravedere i piercing ai capezzoli. Sorrido pensando alla reazione che Daniel potrebbe avere. Spero che il fattore età non cambi le cose, ma dentro di me so già che finita la serata, sarà finito anche il resto. 

Stringimi anche se non puoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora