Dadda's pov
Mi sveglio a causa dell'aria fredda. Nonostante sia luglio in questi giorni ha rinfrescato molto e l'aria che passa dalla finestra a quest'ora è gelida. Mi rimetto nel letto, mentre lei si posiziona tra le mie braccia. E' così bella anche mentre dorme.
Oggi dovrò parlare a Simo e Richi della questione "età". Da una parte mi sento tranquillo: sanno quanto io stia bene con lei, e alla fine tra un mese farà diciotto anni. Il problema più grande è la differenza d'età in sè per sè. Io vorrei una famiglia, lei deve ancora diplomarsi. Sto pensando a queste cose, ma in questo momento stare con lei mi sembra l'unica cosa giusta da fare. Mi fa sentire bene. Il suo essere così genuina mi fa credere davvero in questa relazione.
Mi alzo dal letto, cercando di far meno rumore possibile. Lascio un biglietto sul comodino, con su scritto: "Vado a registrare, torno per pranzo" con un cuoricino affianco. Non sono mai stato troppo sdolcinato, le ragazze mi hanno sempre fatto sentire troppo appiccicoso. Con lei invece posso mostrare questo mio lato, mi sento me stesso quando stiamo insieme.
Arrivo in studio dieci minuti dopo.
Richi: < Vara il braccio più tamarro della Lombardia > mi saluta Riccardo, subito seguito da Awed.
Awed: < Allora Daddetton, tutto a posto? Dicci un po', come procede con la Chiare' >
Prendo un respiro. E' il momento giusto per dirglielo.
Dadda: < Molto bene, davvero tanto. Ma c'è una cosa che vi devo dire, e magari mi saprete anche dare un parere >
Richi: < Certo Dadda, dicci pure >
Dadda: < Come vi ho raccontato ci siamo conosciuti in palestra e quello stesso giorno siamo andati a prendere un caffè. Non so come sia stato possibile, ma ci siamo veramente subito trovati in sintonia. Nei giorni seguenti abbiamo continuato a vederci, poi una sera siamo andati a ballare. E lì ci siamo baciati per la prima volta >
Awed: < E fin qui tutto bene direi >
Dadda: < Esatto, adesso viene la parte che non vi ho raccontato. Quella stessa sera, prima che andassimo oltre, mi disse che c'era qualcosa che non mi aveva detto. Io non gliel'avevo mai chiesto, perchè non pensavo che fosse possibile. Avevo capito che era giovane, ma le avrei dato una ventina di anni, anche qualcosa in più. Voi l'avete vista: sia a livello fisico, ma anche a livello mentale, sembra più grande >
Awed: < Sì si vede che è una ragazza molto matura, anche se avevo intuito che fosse abbastanza piccola. Non c'è niente di male a uscire con una ventenne Dadda. Certo quindici anni iniziano ad essere tanti, ma alla fine finchè non sono minorenni va bene tutto > mi rassicura Simo, cercando di allentare le tensioni.
Dadda: < Il problema è questo. Pensavo che avesse vent'anni. Ma quella sera mi disse che ne aveva diciassette >
Richi: < Dadda che cazzo dici! >
Awed: < Non ci posso credere >
Dadda: < Fatemi finire poi mi dite cosa ne pensate. Da quella sera non abbiamo più fatto niente, ma sentivo di provare qualcosa di molto intenso per lei. All'inizio abbiamo continuato a vederci in amicizia. Poi un giorno ho visto un ragazzo provarci con lei in palestra, e non ci ho capito più niente. Mi sono completamente distaccato, perchè stavo iniziando a capire quanto ero preso. E' stato strano perchè comunque l'avevo appena conosciuta, eppure mi era entrata dentro come nessuna aveva fatto prima.
Il giorno dopo, quando tu Richi sei tornato qua a Milano, sono andato a bere e mentre ero su una panchina l'ho incontrata. Devo ammettere che non ero nelle migliori condizioni, e così le ho chiesto di venire a casa con me. All'inizio non voleva, perchè pensava che lo volessi solo a causa dell'alcool. Alla fine però ha accettato. Io mi sono ripreso e abbiamo parlato tutta la sera. Mi sono scusato per quel distacco che avevo preso e le ho detto quello che provavo. A quel punto mi ha detto di provare le stesse cose. Sarebbe stato un peccato buttare via quegli ultimi giorni che ero là, perciò è venuta a stare lì da me dato che suo babbo era via.
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Stringimi anche se non puoi
FanfictionCredo che esista veramente un filo invisibile che lega alcune persone. Due come Chiara e Daniel, apparentemente con nulla in comune. Lei giovanissima, lui già nella fase successiva della vita: due persone completamente diverse per mille motivi. Ma...