"Non è la sua ombra a sfuggirti, ma il gioco di luci che hai creato intorno a lui."
Mi restano solo due giorni prima di dover inviare l'intervista completa ad Axel ed avere il permesso di farla poi revisionare al professor Collin e non so dove mettere le mani.
A parte nei capelli.
È la decima volta che riascolto la registrazione e le sue parole sono leggere, la voce sensuale sembra mi accarezzi. Un brivido scende lungo la schiena pensando ai suoi occhi addosso quando ho lasciato il suo ufficio.
Ed in un baleno rivivo la serata di ieri, quando per una volta mi sono concessa un momento di spensieratezza finito in una rissa. Quando il pomeriggio prima Sam mi ha detto che c'era una serata anni '90, sono saltata giù dal letto e mi sono preparata come se ne valesse della mia vita, anche se in realtà avevo un outfit molto semplice e siamo corsi al locale The Map, dove andiamo spesso per bere un drink, mentre ci lamentiamo delle nostre vite al campus.
La musica scorreva, la playlist di Jake, il proprietario del locale, sembrava esattamente la mia, perciò conoscevo tutte le parole delle canzoni e ho cantato, cantato a squarciagola fino a che la gola non ha iniziato a pizzicarmi, ma non importava.
Ho convinto gli altri a ballare e li ho trascinati in pista dove saltavo come una matta, gli occhi a volte chiusi per godermi l'atmosfera ed i miei piedi che non la smettevano di girare per la pista. Poi un idiota mi ha preso per i fianchi e tirato a sé contro il suo petto, strusciandosi e tenendomi stretta.
«Ma che fai» ho urlato e lui con un sorrisino malizioso mi ha sussurrato all'orecchio «Stasera sei mia baby»
Ma chi cazzo sei? Sono tua solo se ti chiami Damon Salvatore, coglione.
E mentre cercavo di divincolarmi, gli arriva un pugno sullo zigomo, perdendo l'equilibrio, senza cadere. In un attimo mi volto e vedo i suoi occhi verdi, le nocche rosse per il colpo e il respiro affannoso. Le iridi scure sembravano in preda ad una rabbia cieca. Il coglione risponde con un pugno finché non li separano.
Faccio per avvicinarmi e ringraziarlo, ma si volta senza degnarmi più di uno sguardo e velocemente lascia il locale. Resto lì inerme e confusa finché le mie amiche mi portano al tavolo, dove restiamo a parlare dell'accaduto.
Ho pensato e ripensato tutta la notte alla possibilità di scrivergli un grazie, ma non ho il numero ed ora che ci penso l'email verrebbe letta prima dalle assistenti, insomma meglio non creare nessun problema.
Basta, mettiti a lavoro Rebeca!
Prendo un sorso di caffè e riascolto per l'ultima volta la registrazione e nel frattempo scrivo, cercando ispirazione anche dalle precedenti interviste.
Tutte molto banali, devo dire. Dev'essere stato noiosissimo rispondere alle solite domande sul padre e sulla sua vita da donnaiolo di San Francisco, così faccio uno sforzo, scrivo l'ultima parte e rileggo ad alta voce.
"Intervista al rampollo e nuovo dirigente della Hill's Technology: Axel Hill
San Francisco è davvero all'avanguardia se si tratta di tecnologia, innovazione ed aziende milionarie ed oggi sotto i nostri riflettori, abbiamo l'onore di avere Axel Hill.
Conosciuto per la sua vita mondana e i suoi numerosi flirt, il bel giovanotto 27 enne, classificatosi l'anno scorso al 1 posto tra i più attraenti under 30 della costa, è ora alla guida di una delle aziende più influenti della Silicon Valley. Ma cosa c'è dietro l'immagine di playboy? Scopriamolo insieme."
Le domande sono circa una 15ina a cui Axel ha risposto in modo calmo, gentile, a volte dilungandosi. Rileggo la domanda personale sulla sua vita amorosa e arrossisco.
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Before your touch
Mystery / Thriller«Non voglio trascinarti nel mio oblio» «Finché saremo l'uno con l'altro, che importa se è buio?» Rebeca è una ragazza di 25 anni con un grande segreto: il suo tocco può mettere fine ad una vita. La sua è una vera maledizione che ha a che fare con Do...