"Ho sempre pensato che i mostri s'aggirassero solo intorno, poi mi sono resa conto più che mai che essi dimorano anche dentro di me."
Ho passato la giornata in solitaria nel mio secondo posto preferito dopo il mare: la biblioteca. C'era più silenzio del solito e, poiché per ora il master di editoria è a un punto morto - che per me è un classico - mi sono dedicata ad altro.
Era da qualche settimana che non riprendevo le ricerche sulle leggende celtiche che mi aiutano, anche se poco, a comprendere meglio la maledizione della seconda vista. Eric e gli altri del cerchio non sembrano molto interessati alla parte storica della faccenda ed infatti ogni volta che ci vediamo - questa è già la terza volta che partecipo ai loro incontri - preferiscono parlare delle esperienze personali.
Ma io sono una curiosa patologica, amo studiare e ricercare e ho bisogno di sapere. L'unico che ha saputo darmi qualche notizia in più è stato Mark, un uomo sulla 40ina che fa parte del cerchio da almeno 10 anni, da come ha raccontato e che, vedendomi più confusa del solito, mi ha lasciato i nomi di alcuni libri sulle tradizioni irlandesi.
"Lebor Gabála Érenn - Le invasioni irlandesi" è tutto ciò che mi ha scritto su un foglietto e quindi presumo che oggi partirò da lì. Ormai sono anni che incastro piccoli pezzi del mio puzzle incasinato, ma a volte mi sembra tutto ancora così surreale che non riesco a farmene completamente una ragione.
Prendo una tisana al distributore e comincio a sfogliare questo enorme manoscritto antico. È bellissimo, la copertina è quasi nera con decorazioni in oro che si intrecciano in vari punti. Il titolo è in rilievo con una scrittura calligrafica piena di fronzoli, è una vera reliquia.
Resto per un po' incantata e chiudo persino gli occhi, percorrendo le linee con l'indice.
Che meraviglia i libri.
Se non ci fossero io non sarei la persona che sono.
Non sarei niente senza di loro e questa è una delle poche certezze della mia vita.
Finalmente mi decido ad aprirlo e scorro l'indice del manoscritto per avere una panoramica veloce degli argomenti, visto che ci sono più di 2000 pagine.
1. I Partholoni
2. I Nemediani
3. Io sono un Fir Bolg
4. I Tuatha Dé Danann
5. I Milesi
Sarà una lunga ricerca, ma tanto ho tutto il tempo per impazzire e sperare di capirci qualcosa di nuovo.
Dopo circa un'ora, una tisana, due caffè e un pacchetto di cracker, forse ho trovato qualche informazione nell'ultimo capitolo: I Milesi. La situazione è alquanto intrecciata e complicata perché a quanto pare questo popolo, i Milesi appunto, non originari dell'Irlanda, bensì della Penisola Iberica, furono uno degli ultimi a colonizzare questo Paese.
A quel punto dovevano esser stati affascinati dalle leggende celtiche perché, ossessionati dal legame tra vivi e morti, hanno finito per far diventare Donn, il dio dei morti, una vera celebrità - più di Beyonce, un vero affronto.
Insomma a quanto pare, grazie ai Milesi che adoravano la morte, si è creata una vera e propria mitologia a riguardo.
Sembra un po' di stare dal parrucchiere e sentire tutte le 50enni che parlano male delle loro amiche.
Ecco.
Ma tornando a noi, il nostro caro Donn, signore dell'aldilà, viene descritto come un guerriero affascinante, dalla forza sovrumana ma dal grande onore, che combatteva ed uccideva per esigenza, mai per divertimento ed è per questo che è diventato il simbolo della morte vista come qualcosa di necessario, ma non di terribile, come molti pensano.
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Before your touch
Mystery / ThrillerRebeca è una ragazza di 25 anni con un grande segreto: il suo tocco può mettere fine ad una vita. La sua è una vera maledizione che ha a che fare con Donn, il dio dei morti. Un giorno, in uno dei tanti funerali delle sue vittime, al quale Rebeca pa...