24 - Non sono quella che credi

42 6 2
                                    

"L'abisso tra ciò che vedi e ciò che sono. Ciò che credi io sia davvero."

ERIC'S POV

Mi sveglio di soprassalto, sudato, con le coperte ormai agli angoli del letto.

Non può essere vero.

Mi dico mentre cerco di regolarizzare i battiti del mio cuore eppure...

Eppure Donn era nel mio sogno.

Cosa cazzo sta succedendo? Non era mai accaduto, mai un segnale, un segno della sua presenza ed ora mi ritrovo un volto d'angelo che mi prende per mano e mi porta tra le fiamme dell'inferno.

"Oh, Eric, mio caro, ho sentito tanto parlare di te. Seguimi, voglio mostrarti un posto." ha detto senza troppi giri di parole.

In pochi secondi sono al centro di una stanza vuota, Donn indossa un mantello nero che gli copre l'intera figura, lasciando solo il viso ben in vista.

Mi tende la mano, liscia, bianchissima e se non fosse per il ghigno quasi maligno, non avrei mai creduto fosse proprio lui.

"Dove stiamo andando?" le sensazioni sono vivide, come se stessi realmente vivendo quella scena e la sua mano fredda incontra la mia facendomi trasalire. "Tra le fiamme dell'inferno" una risata fastidiosa arieggia tra noi, mentre comincia a montare in me una sensazione di pericolo.

"Guarda" sussurra orgoglioso mentre mi catapulta in mezzo ad una sala enorme, scurissima, con le pareti nere come la pece. Al centro dell'enorme spazio c'è un trono poggiato su un groviglio di spine che fanno da scale.

Si mette subito comodo, lasciandomi lì impalato che fremo dalla curiosità, ma anche dal timore. "Vedo che ti piace" sogghigna mentre osserva il mio guardo che vaga e scruta i dettagli.

"Perché sono qui?" Mi decido a chiedere, mostrando una finta sicurezza "Mio caro, sei decisamente uno dei miei migliori seguaci. Il tuo carisma ti porterà lontano... o molto vicino, dipende dai punti di vista" schiocca la lingua sotto al palato, divertito.

"Vuoi chiedermi qualcosa" abbasso lo sguardo "Sei sveglio. Voglio che quella Rebeca smetta di negarsi a me"

Resto impietrito appena sento il suo nome e stringo i pugni in una morsa quasi dolorosa "Rebeca sa che non deve opporsi" l'ho avvisata, l'ho quasi pregata di non scavare troppo a fondo.

"Non prendermi in giro" urla Donn e delle lingue di fuoco s'incendiano intorno a me, mi avvolgono del tutto.

Ho paura? No, sono eccitato. È una sensazione inspiegabile, affascinante, unica, anche se quasi vado a fuoco per l'enorme calore che emanano le fiamme.

"Non so cosa riuscirò a fare, lei è testarda, innamorata di uno stupido mortale. È troppo legata alla sua vita da normale 25enne per rinunciare a tutto" dico d'un fiato senza poter controllare le mie parole, come se la mia mente fosse completamente a disposizione del Dio dei morti.

Sgrano gli occhi rendendomi conto di ciò che ho appena ammesso e del fatto di averla messa davvero in pericolo.

Lui ha capito. Lui sa.

"Bene, bene, questo umano deve sparire, ma è ancora troppo presto. Sarà la nostra cara signorina James a tornare sui suoi passi" e detto questo, con uno schiocco di dita, mi sveglio.

Cazzo!

Mi metto seduto al centro del letto, con le mani sul viso e mille pensieri che mi frullano in testa. Rebeca si è messa nei guai, come previsto, anche se l'avevo pregata di non sfidarlo. Chiudo gli occhi nervosamente ed inspiro un boccone d'aria come se fossi già da troppo tempo in apnea. Ora che faccio? Se le dico la verità, Donn potrebbe farci fuori entrambi, ma se le mento potrei metterla davvero in pericolo.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: 4 days ago ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Before your touchDove le storie prendono vita. Scoprilo ora