"Per ognuno di noi, il dolore degli altri, è un dolore a metà."
Mi sveglio con un gran mal di testa, come se avessi sbattuto più volte la testa contro il muro e forse dovrei davvero visto com'è andata la serata di ieri.
Non reggo ufficialmente niente che riguardi l'alcol e ieri ero decisamente brilla, ma ricordo tutto ciò che è successo.
Perfetto, good job Rebeca.
Che sto combinando? Pfff. Mi rotolo ancora nelle lenzuola calde e me le tiro sul volto, come per nascondermi dal mondo intero. «Sei tornata tardi ieri?» Emma mi fa sobbalzare «Oddio, mi farai venire un infarto prima o poi!» tiro la testa fuori dalle lenzuola, guardandola. Lei alza lo sguardo in maniera melodrammatica «Ei, ti sei svegliata già col piede storto» ed alza le mani in segno di resa.
«No scusa, ho mal di testa» e mi guarda ancora un po' come a dire "eddai, raccontami qualcosa".
«Okay, okay, non fissarmi così. Sono uscita con un ragazzo. Ma tu invece devi ancora dirmi a chi eri avvinghiata ieri quando ho aperto la porta» mi siedo al centro del letto come una bambina curiosa e cercando di allontanare le attenzioni dal mio appuntamento. «E va bene, comincerò io, ma poi voglio sapere chi è che ha finalmente convinto Rebeca James a mettere quei tacchi altissimi» dice indicando le scarpe lasciate a terra qualche ora fa.
E passiamo almeno un'ora a spettegolare sul ragazzo con cui l'ho beccata a baciarsi, sperando che potesse aver almeno fatto del buon sesso, visto che Emma è tanto carina, quanto rigida riguardo le avventure amorose.
«Quindi gliel'hai data?»
«Rebeca!»
«Ho passato due ore, di sera, fuori dalla mia camera per poi ritrovarti ancora in astinenza?» sbuffo incrociando le braccia al petto, indignata.
Quindi niente da fare! Ma mollala Emma, prima che si facciano le ragnatele.
Vorrei dirglielo, ma evito, si imbarazza troppo facilmente quando si parla di sesso. Io invece la trovo una cosa normalissima. Almeno ha evitato di farmi altre domande sulla mia serata, per ora.
Devo fare in fretta e scappare a lezione; non tollero che il professor Collin mi faccia l'ennesima ramanzina per i miei ritardi. Infilo una felpa oversize, dei jeans morbidi, strappati sulle ginocchia e a vita bassa e delle converse bianche.
Proprio uguale a com'ero conciata ieri.
Se solo mia madre mi avesse vista... avrebbe cominciato ad urlare come un'adolescente dicendomi di smetterla di sembrare una sciattona ed invece iniziare a vestirmi così, in maniera più elegante. In effetti mi piaceva molto il vestito, ovviamente era di Nora, non avrei mai comprato un abito del genere per poi farlo ammuffire nell'armadio, con ancora il cartellino.
In un attimo ricordo lo sguardo di Axel quando mi ha vista arrivare all'uscita ieri sera. Sembrava sorpreso forse di poter vedere una come me, così preparata. E quando mi ha teso la mano per aiutarmi a raggiungere l'auto ho temuto che... insomma sappiamo cosa succede quando tocco qualcuno, no? Axel è giovane, in salute, ma tutti possiamo essere vittime della morte, perciò quando ho toccato la sua mano freddissima e non ho sentito assolutamente nulla, ho tirato un sospiro di sollievo grande quanto gli Stati Uniti.
È stata una serata... strana e per poco non gli sono saltata addosso a causa del vino, già.
Oddio che vergogna, mi copro la faccia con le mani, come se potessi cancellare le scene di ieri, però in realtà ho apprezzato che non si sia approfittato della situazione. O forse semplicemente non gli piaccio visto che è abituato alle modelle alte 1.80m e col fisico perfetto.
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Before your touch
Mystery / Thriller«Non voglio trascinarti nel mio oblio» «Finché saremo l'uno con l'altro, che importa se è buio?» Rebeca è una ragazza di 25 anni con un grande segreto: il suo tocco può mettere fine ad una vita. La sua è una vera maledizione che ha a che fare con Do...