BITE ME - Sajolie

Volturi

Angela's pov.

Quando Sarah mi apparve viva, lì davanti a me, nella grande sala dei Volturi, il mondo sembrò fermarsi. Ogni pensiero, ogni emozione si sciolse in un'unica incredulità. L'avevo creduta morta, convinta che la mia scelta di lasciarla fosse stata il suo tormento finale. La sua presenza mi colpì come un colpo al cuore. Per un attimo, l'istinto di correre da lei e stringerla a me, di lasciarmi andare al sollievo, fu quasi schiacciante. Ma non eravamo soli.

Aro era lì, la sua figura aggraziata e inquietante al centro della sala. I suoi occhi, profondi come pozzi neri, si posarono su di noi con una curiosità quasi infantile, come se la scena che si stava svolgendo davanti a lui fosse un gioco di cui aveva il controllo totale. Avvertii la tensione crescere nella stanza, i suoi fratelli, Caius e Marcus, immobili e impenetrabili ai lati. Ogni passo, ogni sguardo, era calcolato, e Aro stava aspettando.

«Ah, che sorpresa meravigliosa!» esclamò Aro, allargando le braccia come per accogliere un dono inatteso. «La dolce Sarah, ancora viva! Angela, mia cara, ti vedo...così tormentata.»

La sua voce era suadente, come miele avvelenato. Sapevo cosa stava per fare. Lo avevo visto in troppe occasioni: Aro amava giocare con le emozioni delle persone, estraendo da loro ogni reazione per suo puro divertimento. Mi morsi l'interno della guancia per non rispondere.

Non potevo permettermi di cadere nella sua trappola emotiva. Non con Sarah lì, così vulnerabile.

Sarah mi guardava, confusa e spaventata, ma anche incredibilmente forte. Nonostante tutto ciò che aveva attraversato, era lì, al mio fianco. Il suo cuore battente era una testimonianza del suo coraggio, ma anche un segno della sua fragilità in un mondo come questo.

«Sapevo che la tua umana fosse speciale,» continuò Aro, facendo qualche passo avanti. «Ma non avevo idea di quanto affascinante sarebbe stato il suo ruolo in tutto questo. Vedi, Sarah, sei venuta a conoscenza di troppe verità. E per una creatura fragile come te, mortale e deperibile, questo è... pericoloso.»

Il mio corpo si irrigidì. Sapevo dove voleva andare a parare. Aro non avrebbe permesso che un'umana, che sapeva così tanto del nostro mondo, camminasse libera. Se non fosse stata trasformata, sarebbe stata un rischio. La sentenza era chiara.

«Dobbiamo trovare una soluzione, non credi, Angela?» Aro mi guardò con quegli occhi vispi, sapendo bene che ogni parola che stava per dire sarebbe stata una spada sul mio non cuore. «Non possiamo semplicemente lasciare che questa adorabile ragazza umana cammini nel nostro mondo senza... essere una di noi. Non sarebbe prudente. Le nostre leggi sono severe, come ben sai.»

Il gelo si diffuse nel mio petto. La scelta che avevo cercato di evitare per così tanto tempo mi si presentava adesso come un'inevitabile realtà. Aro non avrebbe mai permesso a Sarah di vivere come un'umana sapendo quello che sapeva. O sarebbe stata trasformata, o... sarebbe stata uccisa.

Guardai Sarah, il suo viso pieno di paura, ma anche di speranza. Il pensiero di vederla privata della sua vita umana, della sua essenza, mi devastava. Ma il pensiero di perderla del tutto mi faceva impazzire. Non sapevo cosa fare. Sentivo la morsa stringersi sempre di più intorno al mio viso, la pressione di una scelta che avrebbe cambiato tutto.

«No,» sussurrai, quasi senza rendermene conto. «Non posso...»

Aro mi fissò, il suo sorriso ormai privo di ogni pretesa di calore. «Ma, Angela...non vorrai che la tua cara Sarah incontri la sua fine per mano nostra, vero?»

Sentii l'ansia accrescere nel mio petto. Ogni fibra del mio essere voleva proteggere Sarah, ma non potevo proteggerla da questo. Era la nostra legge. E la legge dei Volturi non lasciava spazio a compromessi. O trasformavo Sarah, o l'avrei persa.