Oscurità

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Tornare a Forks non mi ha dato la pace che speravo.

Dopo l'esperienza travolgente in Italia con i Volturi, tutto sembrava confuso, caotico, e il peso delle decisioni che dovrò prendere si fa sentire ogni giorno di più. Il matrimonio con Angela si avvicina, così come il diploma, che segnerà l'inizio di un nuovo capitolo della mia vita — o forse la fine. Ogni cosa che faccio, ogni pensiero che affiora nella mia mente è avvolto da un senso di inevitabilità, come se il destino avesse già scritto ogni passo, e io potessi solo seguirlo.

Ma c'è Holy.

Holy è il mio rifugio, un ancoraggio al mondo umano che non sono sicura di voler lasciare. Ogni volta che sono con lui, è come se potessi ancora respirare, come se potessi rimandare la scelta definitiva. Con lui, non sono "la futura sposa di Angela," né "la futura vampira." Sono solo Sarah. Ma ogni volta che penso a quanto lui significhi per me, sento subito il dolore di Angela, anche se lei non dice nulla. E io non posso sopportare di farle del male.

Oggi ci troviamo in una radura non lontana da casa, dove il cielo grigio di Forks incombe sopra di noi. Il sole è appena un ricordo lontano, nascosto dietro strati di nuvole pesanti. La mia mano stringe quella di Angela mentre camminiamo, ma la sua è fredda come sempre, una differenza che non potrò mai ignorare. Holy cammina un po' avanti a noi, le mani infilate nelle tasche del suo giubbotto. È irrequieto, lo so. Il suo silenzio dice tutto. Mi è chiaro che c'è tensione tra lui e Angela, anche se nessuno dei due lo dice apertamente.

Sento Angela irrigidirsi accanto a me, e so che sta cercando di trattenere i suoi sentimenti. È la sua forza, la sua dedizione, che mi colpisce ogni giorno, ma in questi momenti vorrei solo poterla proteggere da tutto, anche da me stessa.

"Stai bene?" le chiedo, cercando di rompere il ghiaccio che percepisco tra noi.

"Sto bene," risponde, ma c'è qualcosa di stonato nella sua voce. La guardo, e lei mi sorride, ma i suoi occhi non riescono a nascondere quello che prova veramente. So che non sopporta Holy. Lo tollera per me, per il mio bene, ma ogni volta che siamo insieme, percepisco la sua gelosia come una presenza viva tra di noi.

Holy si volta verso di noi e sospira. "Devi davvero andare a cacciare oggi?" chiede ad Angela, il tono della sua voce freddo ma non apertamente ostile.

Angela lo guarda, i suoi occhi brillano di quella calma glaciale che usa quando cerca di contenersi. "Devo nutrirmi, Holy. Non è una scelta."

"Già, non è mai una scelta," ribatte lui, senza guardarla direttamente. "Tutto questo...tutta questa vita. Sembra che nessuno abbia scelta."

Lo sento, il peso delle sue parole che grava su di me come una coperta bagnata. Mi fermo, lasciando scivolare la mano da quella di Angela. "Holy, smettila" dico, cercando di mantenere la voce calma. "Non voglio che litighiate."

"Non stiamo litigando," ribatte lui, ma il modo in cui si stringe nelle spalle e si allontana un po' mi dice il contrario.

Angela resta in silenzio, ma posso quasi sentire i suoi pensieri. Non voglio che questo diventi un altro scontro tra loro. Li amo entrambi, in modi così diversi, e la possibilità di perderne uno è una cosa che non sono pronta ad affrontare.

Ma c'è di più in gioco adesso. Non posso fare finta di niente. Da quando siamo tornati, gli articoli sui giornali locali sono diventati sempre più inquietanti. Prima, erano solo notizie di cronaca nera, sparizioni occasionali, ma ora parlano di efferati delitti, corpi trovati mutilati, e la sensazione che qualcosa di oscuro si stia avvicinando è innegabile. Angela e la sua famiglia sospettano che dietro questi crimini ci sia Martina, la vampira nomade. Martina, la cui sete di vendetta per la morte di Holden non è mai stata placata.

Sento un brivido attraversarmi la schiena ogni volta che leggo quelle notizie. Anche se Angela non me ne ha parlato apertamente, so che la famiglia Ciancio è preoccupata. E so che, in fondo, lo è anche Angela. Siamo sempre un passo avanti al pericolo, eppure questa volta sembra diverso. Più personale.

"Sarah, stasera sarà meglio stare in casa," mi dice Angela a bassa voce, mentre Holy si allontana qualche metro da noi, forse per lasciarci parlare in privato. "Ho sentito Carlisle parlare con Alice. C'è la possibilità che Martina si stia avvicinando."

Il suo tono è cauto, come se non volesse spaventarmi. Ma io non sono più la ragazza ingenua che era spaventata dall'ombra di un vampiro. So cosa significa questo. Significa che, da un momento all'altro, la nostra vita potrebbe essere nuovamente messa in pericolo.

"Credi che sia lei, vero?" chiedo, senza riuscire a nascondere la preoccupazione nella mia voce.

Angela mi guarda, i suoi occhi dorati sono seri. "Sì. Credo che ci stia cercando. E se dovesse trovarti, non si fermerà fino a quando non avrà ottenuto ciò che vuole."

Un nodo si forma nella mia gola. "E se...e se non potessi restare con te?" Non so da dove venga questa paura, ma la sento crescere dentro di me, come un'ombra che si allarga e mi avvolge.

Angela mi prende per le spalle, il suo tocco freddo, ma rassicurante. "Non ti lascerò mai, Sarah. Non importa cosa succeda."

Quelle parole dovrebbero confortarmi, ma non riescono a scacciare l'oscurità che sento incombere su di noi.

***

Più tardi quella sera, sono seduta sul letto, fissando lo schermo del mio laptop. Ho aperto la pagina del giornale locale, e gli articoli sui delitti a Seattle sembrano gridare dalla schermata. "Altri corpi trovati mutilati" dice l'ultimo titolo. Ogni parola è come un pugno. La mia mente corre alle notti trascorse con Angela e alla calma che provo quando sono tra le sue braccia, ma questa calma è sempre più difficile da mantenere, quando il pericolo sembra stringersi attorno a noi.

Holy mi manda un messaggio, chiedendomi di incontrarlo. Sento il cuore battere più forte, perché so che Angela non approverebbe, ma allo stesso tempo so che devo parlare con lui. Devo chiarire i miei sentimenti, capire cosa voglio davvero.

Quando arrivo al nostro solito posto, una piccola radura nascosta nel bosco, Holy è già lì, seduto su un tronco caduto. Mi guarda con quegli occhi scuri e profondi, che sembrano sempre saper leggere nel mio animo. C'è qualcosa di più tra noi, ma è una cosa che non posso permettermi di esplorare.

"Non dovresti essere qui, lo sai" dico, cercando di mantenere un tono neutro.

Lui si alza, avvicinandosi lentamente. "Non riesco a stare lontano da te, Sarah. Lo sai anche tu."

Le sue parole mi colpiscono, ma mi costringo a restare ferma. "Holy, io amo Angela. E anche questo lo sai..."

"Lo so," risponde, ma c'è qualcosa di non detto dietro quel "lo so". Qualcosa che rimane sospeso tra noi, come un segreto che entrambi temiamo di svelare.

Mi stringo le braccia attorno al corpo, cercando di scacciare il freddo che sento dentro. Ma non è solo il freddo di Forks. È il freddo della paura. Della confusione. Dei dubbi.

Holy mi guarda con intensità. "Sarah, non puoi lasciarti alle spalle tutto questo. Sei ancora tu. Sei ancora umana. Non buttare via tutto per diventare qualcosa che non sei."

Le sue parole si insinuano nella mia mente, mescolandosi ai miei pensieri confusi. "Non è così semplice," sussurro, senza trovare il coraggio di guardarlo negli occhi.

Ma dentro di me, so che ha ragione.

BITE ME - SajolieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora