Accampamento

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Il vento fischia tra gli alberi, portando con sé il freddo gelido della notte. Siamo sulla montagna, lontani dal campo di battaglia che domani sarà il teatro dello scontro tra i Ciancio, i Quileute e l'esercito di Martina. La tensione nell'aria è palpabile, quasi più fredda dell'aria che ci circonda. Il cielo è scuro, pieno di nuvole minacciose che sembrano rispecchiare il tumulto dentro di me.

Sto seduta accanto ad Angela e Holy, i tre di noi accampati insieme come una squadra, ma in realtà c'è una divisione sottile tra di noi, una frattura che non riesco a ignorare. Da un lato c'è Angela, la mia compagna, l'amore della mia vita, con cui ho promesso di condividere l'eternità. Dall'altro, c'è Holy, il mio amico più caro, che ha sempre fatto parte della mia vita e che ora mi guarda con una tenerezza che mi confonde.

La notte è fredda, molto più fredda di quanto mi aspettassi. Nonostante le tende rigide, il gelo si infila sotto i miei vestiti, facendomi rabbrividire. Angela, accanto a me, è silenziosissima, ma so che dentro di lei si agita un mare di emozioni. La conosco troppo bene per non notarlo. Ogni volta che Holy si avvicina a me, ogni volta che parliamo, vedo il modo in cui stringe appena le labbra o abbassa lo sguardo per un secondo di troppo.

"Ti va una coperta in più?" mi chiede Holy, rompendo il silenzio. Il suo tono è calmo, ma posso sentire la preoccupazione nella sua voce.

Scrollo la testa, anche se sto tremando. "Sto bene" mento. Non voglio causare problemi. Non voglio che Angela pensi che io abbia bisogno di qualcosa che solo Holy può offrire. Ma lui non si lascia ingannare.

"Sarah, smettila di essere testarda" dice Holy, alzandosi e mettendosi vicino a me. Prima che io possa protestare, si siede accanto e mi avvolge con un braccio. La sua pelle è calda, quasi bruciante, come sempre. Il calore del suo corpo è immediato, e il freddo che mi aveva paralizzata fino a quel momento si scioglie istantaneamente. È come un sollievo che mi travolge, e non posso fare a meno di rilassarmi leggermente contro di lui.

Accanto a noi, vedo Angela irrigidirsi, ma rimane lo stesso in silenzio. Sta cercando di mantenere il controllo, come sempre, ma so che tutto questo la ferisce. Non lo dice, ma posso percepirlo. È come una crepa nella nostra relazione, piccola e impercettibile all'inizio, ma che si allarga sempre di più.

"Angela..." sussurro, girandomi verso di lei, ma lei scuote la testa.

"Va tutto bene, Sarah" risponde, anche se so che non è vero. "L'importante è che tu stia bene."

Il senso di colpa mi schiaccia il petto. È una sensazione opprimente, che mi fa male. Voglio stare con Angela, voglio che lei sappia quanto la amo, ma in questo momento, il mio corpo sta rispondendo al calore di Holy, e non so come far combaciare le due cose. Mi sento in bilico, come se fossi sul bordo di un precipizio e da un lato ci fosse Angela e dall'altro Holy.

Il silenzio tra noi diventa insopportabile.

Holy, accanto a me, sembra quasi rilassato, come se la sua vicinanza mi stesse dando esattamente ciò di cui avevo bisogno, ma io non sono tranquilla. Il mio cuore è diviso, e non so come metterlo a posto.

"È strano, vero?" dice Holy, rompendo il silenzio. "Domani, mentre loro combattono...noi siamo qui, nascosti."

La sua voce è calma, ma percepisco la tensione sotto la superficie. Holy non vuole essere qui, non vuole nascondersi. Lo so. Lui vorrebbe essere sul campo di battaglia con il suo branco, proteggendo le persone che ama, ma invece è qui, con me.

"Non siamo nascosti" rispondo, la mia voce tremante sia per il freddo che per la confusione. "Siamo qui per essere sicuri che nessuno ci trovi."

Holy scuote la testa, guardando il fuoco con uno sguardo distante. "Ma lo sai che è solo una scusa. Loro combattono e noi stiamo al sicuro. Non sembra giusto."

Sento un nodo in gola. Anche io mi sento così, ma non posso permettermi di ammetterlo ad alta voce. Angela sta già combattendo una battaglia interiore solo per essere qui con noi. Non posso aggiungere altro al suo peso.

"Ciò che conta è che stiamo insieme" dice Angela, la sua voce ferma. "Martina non si fermerà davanti a nulla pur di raggiungere Sarah. È nostro dovere proteggerla, anche se significa starle lontano in questo momento."

C'è una determinazione in lei che ammiro. Angela è forte, molto più forte di quanto io potrei mai essere. Ma so che anche la sua forza ha un limite, e ho paura che questo limite stia per essere raggiunto.

Il vento soffia più forte, e sento Holy stringere un po' di più il suo braccio intorno a me. Mi volto verso di lui, cercando di capire cosa stia pensando, ma il suo volto è nascosto nell'ombra. C'è qualcosa di diverso in lui stasera, una tensione che non riesco a decifrare.

"Sarah..." inizia Holy, la sua voce un sussurro. "Se domani succede qualcosa a me o a Angela...voglio che tu sappia una cosa."

Mi irrigidisco, non volendo sentire quello che sta per dire. "Non succederà niente" lo interrompo, ma lui scuote la testa.

"Devi ascoltarmi," insiste. "So che ami Angela, ma voglio che tu sappia che ci sarò sempre, anche dopo tutto questo..."

La mia mente si svuota. Le sue parole sono come un pugno allo stomaco, e non so cosa rispondere. Accanto a me, sento Angela trattenere il respiro, ma non dice nulla.

"Holy, io..." cerco di trovare le parole, ma non riesco. Il mio cuore batte all'impazzata, la mia mente è un vortice di emozioni contrastanti. Angela è tutto per me, lo so, ma c'è una parte di me che non riesce a lasciar andare Holy, e questo mi spaventa.

Holy mi guarda negli occhi, e c'è una sincerità nel suo sguardo che mi fa male. "Non devi rispondere" dice infine. "Volevo solo che lo sapessi. Anche se penso di averlo dimostrato già diverse volte..."

Il silenzio tra noi è pesante, pieno di parole non dette, di sentimenti che non so come affrontare. Mi sento come se il mondo stesse crollando intorno a me, e io fossi incapace di fare qualcosa per fermarlo.

Angela si alza in piedi, rompendo la tensione. "Vado a controllare i dintorni" dice, con la voce più fredda del solito. "Non ci dovrebbero essere pericoli, ma voglio essere sicura."

La guardo allontanarsi, sentendo un vuoto nel petto. So che è arrabbiata, e so che è colpa mia.

"Holy, non so cosa fare" ammetto infine, abbassando lo sguardo.

"Non devi fare niente, Sarah" risponde lui, ma la sua voce è triste. "Basta che tu sappia che sono qui, e lo sarò sempre."

Ci sdraiamo in silenzio per quello che sembra un'eternità. La notte è fredda, ma il calore del corpo di Holy mi tiene al sicuro. Eppure, c'è un gelo dentro di me che non riesco a dissipare. So che sto per fare una scelta, una decisione che cambierà tutto, e non so se sono pronta a farla.

E mentre la notte avanza, e il vento continua a soffiare tra gli alberi, so che domani sarà il giorno in cui tutto cambierà.


BITE ME - SajolieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora