Holden's pov.
La prima volta che la vidi, non mi aspettavo nulla di speciale. Solo un'altra umana, come tutte le altre. Debole, insignificante, fragile. Ma non appena i miei occhi si posarono su di lei, sentii qualcosa cambiare dentro di me, come un filo invisibile che si tendeva. C'era qualcosa in quella ragazza, qualcosa di inebriante.
Il suo odore.
Non era solo il solito, dolce aroma del sangue umano che ho imparato a ignorare nel corso dei secoli. No, il suo era diverso. Più intenso. Più puro. Come una promessa. Come se fosse destinata a me. A me soltanto.
La vidi camminare attraverso il parcheggio della scuola, i suoi occhi chiari vagamente persi nei pensieri, inconsapevole della bestia che le stava osservando da lontano. Non avevo bisogno di avvicinarmi troppo per sentire il suo cuore battere, quel ritmo affannato e regolare che quasi mi faceva sorridere. C'era qualcosa di irresistibile nel guardare una creatura così fragile, così inconsapevole della propria mortalità.
Ma lei-lei era più di questo.
C'era qualcos'altro che mi attirava verso di lei, qualcosa che andava oltre il sangue. Era come una fiamma, e io ero il falco che volteggiava intorno, aspettando il momento giusto per affondare gli artigli.
Il suo nome era Sarah. Lo sentii dai pensieri confusi dei suoi compagni di scuola, dai sussurri timidi dei ragazzi che la guardavano con occhi pieni di desiderio e curiosità. Ma nessuno di loro poteva vedere quello che vedevo io. Nessuno di loro sapeva quanto fosse unica.
Quanto vorrei che fosse mia.Mentre la osservavo da lontano, sentii crescere in me un'ossessione. Ogni passo che faceva, ogni respiro che prendeva, era come una calamita. E ogni istante che passava, la mia sete cresceva. Non solo sete di sangue. No, era sete di possesso.
Sarah non era come le altre.
E per questo, sarebbe stata la mia preda perfetta.
Quando arrivai a Forks, non avevo intenzione di fermarmi. Non era nei miei piani. Di solito, io e i miei compagni – Kumo e Martina – ci spostavamo da un luogo all'altro senza lasciare tracce. Era un gioco, una caccia costante, e niente di più. Ma Forks... Forks era diversa.
Non tanto per la città, che era come tutte le altre, piccola e insignificante. Era Sarah a rendere tutto diverso.
Sapevo che c'erano altri vampiri in zona. I Ciancio, li chiamavano. Un gruppo che fingeva di essere civilizzato, che viveva con regole e moralità. Patetici. Si erano messi in testa di vivere come "vegetariani", nutrendosi solo di animali, come se questo li rendesse migliori di noi. Ma non erano altro luridi ipocriti. Rinnegare la propria natura da vampiro non gioverà una buona reputazione.
Avevo già incrociato il loro cammino in passato, ma non c'era mai stato alcun vero scontro. Non valeva la pena perdere tempo con loro. Ma adesso c'era Sarah. E loro erano diventati un ostacolo.
Non mi importava cosa pensassero di me o delle mie intenzioni. Sarah sarebbe stata mia, e loro non avrebbero potuto fermarmi.
Angela's pov.
Avevo sempre saputo che questo momento sarebbe arrivato. Non importa quanto mi fossi illusa di poter proteggere Sarah dal mondo a cui appartenevo, c'era una parte di me che aveva sempre sentito quella paura crescere silenziosamente, come un'ombra alle mie spalle. E ora quell'ombra stava per avvolgerci entrambe.
I nomadi erano arrivati a Forks.
Lo percepii prima ancora di vederli. C'era un cambiamento nell'aria, una tensione, una sorta di segnale invisibile che solo noi vampiri potevamo cogliere. Era come un rumore di fondo, un lieve ronzio che cresceva sempre più forte, preannunciando l'arrivo di qualcosa di pericoloso. Quel giorno, quando tornai a casa, trovai Rosalie, Jasper e Edward già riuniti nel grande soggiorno. Le loro espressioni tese mi dissero tutto ciò che avevo bisogno di sapere.
«Abbiamo un problema» disse Edward, la sua voce tesa.
Non ci fu bisogno di spiegazioni. Non c'erano molte cose che potevano agitare la nostra famiglia così tanto, e sapevo che l'arrivo di nuovi vampiri nomadi era uno di quei pericoli che nessuno di noi poteva ignorare. «Chi sono?» chiesi, cercando di mantenere la calma.
«Holden, Kumo e Martina,» rispose Jasper, la sua voce bassa e seria. «Sono in città da qualche giorno, ma sembra che abbiano iniziato a mostrare interesse per il nostro territorio.»
Rosalie fece un cenno con il capo, incrociando le braccia sul petto in modo difensivo. «E non sono interessati solo al nostro territorio. Holden ha notato Sarah, l'ho visto nelle mie previsioni, è stato terribile.»
Il sangue si gelò nelle mie vene. Sarah. Immediatamente, un'ondata di panico mi travolse, e sentii il mio cuore—o almeno, ciò che ne rimaneva—spezzarsi all'idea che lei potesse essere in pericolo. «Cosa intendi con 'ha notato'?»
Edward mi guardò, il suo volto impassibile ma carico di preoccupazione. «L'ha vista. Non so come, non so dove, ma è ossessionato da lei, dal suo odore, dal suo sangue. Non posso sentire chiaramente tutti i suoi pensieri, ma è Sarah che lo attira. E sappiamo tutti quanto possa essere pericoloso.»
Holden.
Anche solo il suo nome evocava una sensazione di inquietudine. Era una delle creature più spietate e senza scrupoli che avessimo mai incontrato. Un vampiro senza alcun rispetto per la vita umana, senza regole né morale. Se Holden aveva messo gli occhi su Sarah, sapevo che il pericolo era più grande di quanto potessi immaginare. Non era solo la sua ossessione a spaventarmi; era la sua fame di potere, di controllo, di distruzione.Mi alzai in piedi, il cuore che batteva furiosamente nel petto. «Dobbiamo portare Sarah via da qui,» dissi immediatamente. «Non può restare in città con loro qui.»
Jasper annuì, ma Edward mi guardò con una certa esitazione. «Angela, portarla via non risolverà il problema. Holden è uno dei migliori cacciatori che abbia mai visto. Se ha deciso che vuole Sarah, non smetterà di cercarla finché non l'avrà trovata.»
Il panico si insinuò ancora più profondamente dentro di me, e l'istinto primordiale di proteggere Sarah prese il sopravvento. «Non glielo permetterò,» sibilai, sentendo la rabbia crescere. «Non gli lascerò nemmeno avvicinarsi a lei.»
Rosalie mi fissò con uno sguardo duro ma comprensivo. «Lo sappiamo, Angela. Ma dobbiamo essere intelligenti riguardo a questo. Holden non è stupido. Se reagiamo d'impulso, metteremo solo Sarah in maggiore pericolo.»
Il silenzio calò tra di noi, e nella mia mente passavano mille scenari. Potevo sentire il mio corpo teso, ogni muscolo pronto a scattare in azione. Ma sapevo che Rosalie aveva ragione. L'impulsività non ci avrebbe salvati.
Jasper prese la parola, la sua voce calma ma carica di determinazione. «Dobbiamo trovare un modo per distrarre Holden, per fargli perdere le tracce di Sarah. Forse possiamo attirarlo fuori città, lontano da lei.»
Edward annuì. «Esattamente. Holden può essere manipolato, ma dobbiamo fare attenzione. Non possiamo lasciarci sfuggire nessun dettaglio. Se c'è un punto debole che possiamo sfruttare, dobbiamo trovarlo.»
Mi passai una mano tra i capelli, cercando di ragionare nonostante la confusione e la paura che mi avvolgevano. Dovevo mantenere la calma, dovevo essere forte. Per Sarah.
Dopo aver discusso il piano per ore, decidemmo di procedere con cautela. Non potevo dire nulla a Sarah, non ancora. Non volevo spaventarla, non volevo farle capire quanto la situazione fosse grave. Ero già stata la causa del suo coinvolgimento in questo mondo oscuro e pericoloso. L'ultima cosa che volevo era renderla ancora più vulnerabile.
Ma quella notte, mentre la guardavo dormire nel suo letto, il volto pacifico e ignaro del pericolo che si avvicinava, il peso di ciò che stava accadendo mi colpì come un pugno nello stomaco. Lei era in pericolo per colpa mia. E io dovevo proteggerla, a qualunque costo.
Le ombre si allungavano sul muro della sua stanza, e il suono della pioggia che batteva contro le finestre era l'unica compagnia in quella notte silenziosa. Non avevo bisogno di dormire, e passai ore a vegliare su di lei, a cercare di trovare una soluzione, un modo per salvarla da Holden. Ma dentro di me sapevo che, nonostante tutti i nostri piani, non sarebbe stato facile.
Holden era spietato, e non si sarebbe fermato davanti a nulla.
STAI LEGGENDO
BITE ME - Sajolie
FantasyLa storia è interamente ispirata a Twilight, ma le protagoniste sono proprio Sarah e Angela.